«Un'azienda col Bollino mi ha riportato in Italia»: la storia di Silvia, ingegnere in Elica

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 22 Feb 2015 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Silvia Quattrone, disegnatrice CAD per Elica, a Fabriano, con un contratto di apprendistato.

Sono di Reggio Calabria, ho 27 anni e da due sono laureata in Ingegneria Meccanica. Ho studiato a Cosenza, scegliendo la specializzazione in Ingegneria energetica. I miei sono impiegati nel campo medico ma io ho preferito coltivare la mia passione per la fisica e la matematica. Durante l'università c'è stato anche un Erasmus, al secondo anno di specialistica, e per sei mesi ho studiato a Siviglia, anche se poi mi sono fermata due mesi in più per finire la tesi di laurea che, affiancando un docente nella centrale eolica di Huelva, ho dedicato ad uno studio sull'applicazione di materiali superconduttori alle pale.

Appena laureata, a settembre 2012, ho deciso di dedicarmi a un'altra mia passione, le lingue, e mi sono trasferita per un anno a Dublino per imparare l'inglese
. Appena arrivata mi sono iscritta ad un corso full time di un mese, poi ho privilegiato l'apprendimento informale. Mi mantenevo svolgendo lavori come cameriera, aiuto barman e commessa e credo che questo sia il metodo più veloce ed efficace per imparare una nuova lingua.


Dublino è stata esperienza fantastica, finora la più bella della mia vita:  mi ha permesso di stringere forti amicizie con gente di tutto il mondo ed è una città bellissima, molto vivibile. L'ho lasciata
solo per una ragione precisa. Tempo prima
avevo caricato il mio cv sul sito di un'agenzia per il lavoro e a settebre 2013 sono stata contattata da un addetto alle Risorse umane di Elica, azienda di Fabriano leader nella progettazione e produzione di cappe aspiranti per uso domestico. Sono stata invitata alle selezioni per uno stage pagato di sei mesi, per il quale era richiesta una conoscenza approfondita del software Pro Engineer, un modellatore CAD tridimensionale, che io avevo. Dopo una settimana ero in Italia.

A Fabriano ho sostenuto un primo colloquio conoscitivo, poi dopo una settimana un colloquio tecnico con direttore del settore Ricerche e sviluppo e direttore commerciale e, superati tutti gli step, a ottobre mi è stato offerto uno stage come progettista meccanico nella divisione Motori.  Ed è cominciata la mia avventura in Elica. Lo stage prevedeva un rimborso di 500 euro netti al mese, ma in più l'azienda ha fornito l'alloggio, anche grazie alla partecipazione al progetto Lavoro e Sviluppo 4 di Italia Lavoro, un intervento di politiche attive del lavoro per i disoccupati di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Ad aprile 2014 il mio stage era in scadenza, ma
l'azienda mi ha proposto un apprendistato triennale come CAD Designer nell'area Ricerca e sviluppo, a partire da giugno. Quello R&D è un ambiente davvero stimolante e pieno di sfide quotidiane, mi piace. E con uno stipendio di 1400 euro netti al mese sono del tutto indipendente nel pagamento di affitto, spese quotidiane, spese auto...

Soprattutto quando vivevo a Dublino, ho pensato di trovare lavoro come ingegnere all'estero, ma quando poi ho avuto la possibilità di scegliere se tornare in Italia o meno, il mio cuore mi ha riportato al mio meraviglioso Paese.
Oggi sono soddisfatta di lavorare in Elica, soprattutto perché mi dà la possibilità di crescere molto e di mettere in pratica tutto ciò per cui ho studiato. Il lavoro di progettazione meccanica è importante: è il punto di partenza nella realizzazione di un qualsiasi prodotto la cui finalità è quella di essere venduto. La mia aspirazione è quella di portare un valore aggiunto nell’azienda in cui lavoro, e nel mio piccolo so di farlo già, anche se per me questo è solo un punto d’inizio.

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo 

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