Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Florentina Ponzi, Sales Manager in apprendistato per Infocert, a Roma.
Se nella vita di ciascuno esistesse un momento preciso a cui attribuire un effettivo cambiamento, una variazione di rotta, per me sarebbe il 20 marzo intorno alle 15: la fine del mio percorso universitario. Ricordo ancora le emozioni ed il senso di libertà. Fin lì era stato come aver corso per anni, riuscendo a battere dei record, ma perdendo molto del rapporto con le persone… Poi, nel preciso momento della proclamazione, l'orologio ha rallentato, e ho iniziato ad avanzare con più serenità.
Mi chiamo Florentina, ho 26 anni e sono cresciuta a Frosinone, dove nel 2007 mi sono diplomata al liceo scientifico. Un'estate e qualche falò dopo, eccomi a decidere non solo qualche materia approfondire, ma il mio intero futuro. Non avevo affatto le idee chiare su cosa volessi diventare, se non una giocatrice di basket, dopo 17 anni passati sul campo di gioco; ma, complice la mia statura, avevo chiuso a malincuore quel sogno nel cassetto. Questo non mi ha impedito di segnare comunque almeno altri due tiri vincenti sulla sirena. Il primo quando ho superato il test di Economia alla Luiss. Mi sono trasferita a Roma, nella casa di famiglia in cui da allora abito con mio fratello, e ho cominciato ad organizzare le mie giornate in autonomia, con lo studio ad occupare gran parte del mio tempo. Tre anni dopo ho conseguito la laurea di primo livello in Economia aziendale, indirizzo Management Internazionale; poi nel 2013 quella magistrale in Economia e direzione delle imprese con 110/110, e con all'attivo un Erasmus di sei mesi a San Sebastian, una delle città più belle dei Paesi baschi.
Il secondo tiro a segno? Non si è nemmeno sentito il rumore gentile della rete che sbuffa al passaggio della palla: un centro perfetto, con una mail che diceva «la contatto per comunicarle che è stata scelta per lo stage in Sales Management...». Il mittente era la divisione HR di Infocert, società di servizi informatici presso cui mi ero candidata ad aprile 2014, giusto dieci giorni dopo il mio 25esimo compleanno. Ho iniziato i miei sei mesi in azienda ad inizio giugno, con un rimborso di 500 euro mensili e generosi ticket restaurant e, terminato lo stage, sono stata confermata nella direzione commerciale con un contratto di apprendistato triennale e uno stipendio di 1.200 euro netti, più buoni pasto da 9 euro.
Oggi svolgo mansioni varie, molte delle quali apprese sin dai primi giorni dello stage, con un po' di difficoltà e insicurezza, ma in affiancamento continuo al mio responsabile. All'inizio è fondamentale uscire il prima possibile dalla propria comfort zone, buttarsi anche senza avere tutti gli strumenti, con la fiducia che il tempo che ci è concesso basterà a farsi trovare pronti. Da un anno e mezzo dunque in Infocert cerco di capire il processo decisionale dei clienti, le loro esigenze, e le rendo condivisibili tra gli attori aziendali coinvolti - linea prodotto, marketing, supporto tecnico - per trovare la soluzione migliore. Una volta trovata, redigo proposta economica e documentazione a corredo. Nel tempo le mie responsabilità sono aumentate, assumendo maggiore autonomia e cominciando a gestire clienti per il raggiungimento di obiettivi di fatturato. Sono stata inserita in una realtà estremamente operativa e oggi sono sicuramente maturata, ho imparato a gestire meglio l'ansia da performance, ad acquisire giorno dopo giorno maggiore sicurezza e a guardare con meno paura al futuro.
L'azienda opera per digitalizzare i processi di documentazione cartacea - un motivo in più per cui non mi mai stato chiesto di fare una fotocopia in stage - ma ammetto che fatico a non stampare qualsiasi cosa possa essermi utile per imparare, approfondire, aggiornarmi, avendo un supporto teorico quanto più simile ad un libro. Non posso che giudicare positivamente la mia prima ed unica esperienza di stage. Se guardo indietro vedo seduta sui divanetti dell'ufficio una ragazza spaurita che aspetta di essere ricevuta a colloquio da colui che poi sarà non solo il suo responsabile, ma anche una guida preziosa, un esempio di dedizione e un punto di riferimento sempre pronto all'ascolto. Oggi la stessa ragazza passa davanti quei divanetti con un passo decisamente più sicuro. È possibile che segnerò altri canestri vincenti sul suono sirena, o altri meno emozionanti; ma anche che sbaglierò tiri, perderò partite, che mi affideranno il tiro decisivo e lo sbaglierò… Ma sarò sempre lì, pronta a tirare di nuovo!
Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo
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