Apprendistato all'aroma di caffè: Alice Pozzetti racconta come uno stage le ha aperto le porte nel marketing Nestlé

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 30 Lug 2011 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di  Alice Pozzetti oggi assistant brand manager in Nestlé a Milano.


Ho  26 anni e sono di Cernusco sul Naviglio, provincia di Milano. Dopo il diploma di maturità classica nel 2003 ho cambiato rotta e mi sono iscritta ad Economia alla Bocconi: una
scelta combattuta, ma volevo dedicarmi a qualcosa di più attuale e concreto. I primi tre anni sono stati belli e intensi, anche se il tempo non bastava mai. Da pendolare, viaggiavo ogni giorno per più di due ore e mezza e ho anche sempre fatto dei lavoretti almeno per pagarmi le vacanze e le spese personali: ripetizioni, commessa all'Ikea, hostess, operatrice di call center.
Nel settembre 2006 mi sono laureata alla triennale e ho continuato con la specialistica in General management, sempre alla Bocconi, trascorrendo però l'ultimo semestre alla Corvinus University di Budapest, Ungheria. Non un Erasmus, ma parte del master di secondo livello in International Management del Cems, Community of European Management Schools, a cui mi ero iscritta con una tassa di poco inferiore ai mille euro: il resto è stato pagato da aziende sponsor. Un programma particolare, che permetteva di portare avanti i due corsi di studio contemporaneamente - con alcuni esami in comune per altro. In quei mesi ho anche collaborato ad un business project sulla gestione del rischio operativo nelle società di servizi finanziari, prendendo parte ad un team internazionale di studenti co
ordinato dalla società di consulenza Deloitte. Per dodici ore settimanali ho ricevuto un compenso che mi ha permesso di pagare l'affitto a Budapest - 400 euro mensili per un piccolo appartamento tutto per me - e qualche viaggio aereo. Fortunatamente lì il costo della vita è basso e con 500 euro al mese si vive abbastanza bene.
Rientrata in Italia a fine maggio 2008, ho subito cercato uno stage all'estero, come richiesto dal progetto formativo de
l Cems, e il mese dopo ho iniziato uno stage trimestrale nel settore commerciale della tour operator Magic Travel di Lugano, con un rimborso mensile di mille euro al mese. Un'esperienza molto interessante, che mi  permesso di conoscere un settore del quale sapevo poco. Il mio tutor era una quasi coetanea - aveva 28 anni - sempre disponibile e sorridente, ed è anche nato anche un bel rapporto di amicizia. Certo è stato stancante, soprattutto perché per contenere i costi facevo la pendolare da Milano. Poi a fine stage ho preso un po' di tempo per dedicarmi completamente alla tesi specialistica, valida anche per il conseguimento del master, e finalmente a marzo 2009 la laurea.
E quindi ho iniziato a cercare lavoro.
Ho risposto ad un annuncio su un quotidiano nazionale per uno stage retribuito in Nestlé [a fianco, la pagina web della sezione "Lavora con noi"] e sono stata contattata per i tre colloqui di selezione - colloquio di gruppo, con il responsabile recruiting e con il mio futuro responsabile. Alla fine mi è stato proposto uno stage semestrale nelle vendite della Divisione alimentari a Milano, in affiancamento alla national key account per Esselunga, con un rimborso mensile di 700 euro netti più mensa gratuita e accesso alla palestra. Ho imparato molto, entrando nelle logiche di una grande multinazionale e dell'ambito commerciale, anche se poi alla fine dei sei mesi non c'erano posizioni aperte e il rapporto di si è interrotto con la promessa di essere ricontattata non appena possibile. Ed è successo solo due settimane dopo! Nestlé non è di quelle azienda che preferiscono avere un alto turnover di stagisti, più economici di qualunque dipendente, piuttosto che assumere un giovane al termine dello stage. Nel gennaio 2010 quindi ho iniziato a lavorare come assistant brand manager Nescafé con un contratto di apprendistato della durata di 24 mesi, con uno stipendio annuale lordo di circa 25mila euro.
È un lavoro molto vario, non ci si annoia mai, e il marketing è un ambito molto affascinante. Certo all'inizio bisogna puntare più sulla formazione che sulla gratificazione economica, impegnarsi al massimo con umiltà e determinazione, ma con le basi buone si può aspirare a una carriera brillante. Il mio stipendio ad esempio non mi permette di prendere un appartamento da sola a Milano, e per ora sono in condivisione con altri due ragazzi. Per il futuro spero che Nestlé mi dia la possibilità di fare esperienza all'estero. I miei ex colleghi di università lavorano quasi tutti fuori Italia, molti in Inghilterra e Irlanda, e tra quelli che sono rimasti alcuni a due anni dalla laurea sono ancora in cerca di impiego.

Testo raccolto da Annalisa Di Palo


Leggi qui tutte le altre testimonianze degli Stagisti col Bollino

Scopri a questo link quali sono le aziende che hanno aderito al Bollino OK Stage, sottoscrivendo la Carta dei diritti dello Stagista

Vai alla sezione Annunci per vedere se qualcuna di queste aziende sta cercando uno stagista!



Community