Tirocini sospesi per Covid, indennizzo di 800 euro per 3.200 stagisti nelle Marche

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 07 Lug 2020 in Notizie

Coronavirus covid regione Marche sostegno al reddito

Si allunga la lista delle Regioni decise a farsi carico degli stagisti fermati dal Covid, e che a causa della pandemia sono rimasti a casa senza percepire il rimborso spese. L'ultima in ordine di tempo è la Regione Marche, che lo scorso 26 giugno ha pubblicato un avviso pubblico in cui dà conto dello stanziamento di oltre 2 milioni e mezzo di euro per offrire ai tirocinanti danneggiati dal Covid un'indennità una tantum dell'importo di 800 euro. Un provvedimento che rientra nell'ambito di 'Piattaforma 210', manovra che, spiega il sito ufficiale, contiene un insieme di «50 misure che attingeranno a risorse regionali per complessivi 210 milioni». Vi rientrano i settori più disparati, dall'agricoltura, all'editoria, al sociale. E per tutti i soggetti che hanno riportato danni riconducibili all'emergenza Coronavirus è previsto un qualche sostegno economico.

Tra loro dunque anche gli stagisti. «L'assessorato
ha predisposto un contributo» fa sapere in un comunicato l'assessore al Lavoro marchigiano Loretta Bravi [nella foto a destra] «per le persone inserite in tirocini extracurriculari sospesi sempre a causa del Covid-19». L'erogazione, conferma, sarà singola, dunque 'una tantum' e a favore di circa «3.200 tirocinanti per i quali si è registrata una sospensione delle attività formative dovuta a una chiusura aziendale e a causa della quale i tirocinanti non hanno potuto ricevere l'indennità mensile».

Per i pagamenti, assicurano dall'ufficio tecnico della Regione alla Repubblica degli Stagisti, «si conta di arrivare a raggiungere tutti i destinatari entro il 20 luglio». E già in settimana «è previsto il primo decreto di pagamento per i confermati e validati, ovvero circa 100 destinatari».

I requisiti per accedere sono due: il primo è quello per cui il tirocinio debba risultare attivo alla data del 13 marzo 2020, con termine (anche a seguito di proroga) a partire dal 1° aprile 2020. Ma non solo, perché non tutti i tirocini in essere in quella data accederanno alla misura. Il secondo requisito è infatti quello per cui lo stage deve essere collegato a un soggetto ospitante con sede operativa nelle Marche, e che «abbia sottoscritto con un centro per l'impiego o con un soggetto accreditato ai servizi per il lavoro un progetto formativo individualizzato».

Di mezzo in sostanza devono esserci enti promotori 'accreditati' presso la Regione, che saranno poi gli stessi «risultanti dal sistema delle comunicazioni obbligatorie» è spiegato sul sito. Come per l'Emilia Romagna, anche nelle Marche si passa insomma la palla agli enti promotori.


Ma a differenza che in Emilia Romagna, dove agli stessi soggetti promotori va un contributo per la grana di dover svolgere la pratica e in più si chiede anche di anticipare il pagamento, qui «non è previsto per loro alcun compenso» puntualizza Margherita Rinaldi dall'ufficio stampa della Regione.

Restano invece esclusi, come per tutte le misure a favore degli stage sospesi a causa del Covid, quei tirocinanti che «non hanno avuto la sospensione del tirocinio e che hanno potuto fruire della continuità della formazione in azienda, eventualmente anche con modalità a distanza» si legge nelle faq. Niente contributo insomma per chi ha continuato a percepire l'indennità mensile. E neppure per chi, è scritto ancora, «ha visto terminare il tirocinio prima del primo aprile».

Quanto ai beneficiari, l'elenco è già stato stilato dunque non saranno i diretti interessati – gli stagisti con tirocinio sospeso – a fare domanda. «Non è prevista la richiesta da parte loro» specificano ancora le faq, ma sarà l'ente promotore a sbrigare tutta la pratica. Lo stesso dovrà infatti «contattare i tirocinanti di propria competenza», a loro volta già indicati da apposite liste predisposte dalla Regione. Agli stessi «sarà inviata una comunicazione e messo a disposizione un estratto conto dei tirocini di propria competenza al fine di verificarne l’esattezza». Gli enti promotori dovranno in seguito «compilare alcuni dati relativi al tirocinio e all’azienda ospitante» proseguono le faq, e infine «caricare nel sistema informativo un'autocertificazione sottoscritta dal tirocinante insieme alla copia del suo documento di identità e all'indicazione del numero Iban» per procedere con i pagamenti. 

Agli enti promotori spetta anche il compito di accreditarsi sull'apposita piattaforma Janet, come illustrato nel manuale scaricabile online. Una volta registrati appariranno i dati dei tirocini di loro interesse, che sarà il soggetto promotore a dover confermare. A sua volta il tirocinante potrà munirsi del codice Spid, accedere alla piattaforma, e conoscere in questo modo l'evoluzione della propria pratica. Il meccanismo sembra funzionare 
perché le domande nel frattempo procedono spedite: secondo il monitoraggio pubblicato quotidianamente sul sito le richieste per 'tirocini sospesi' sono raddoppiate nel giro di cinque giorni passando da 163 (il 2 luglio) a 302 (il 6 luglio).

Ilaria Mariotti

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