Stage day, mercoledì 10 ottobre il primo evento dell'università Liuc tutto dedicato allo stage

Scritto il 05 Ott 2018 in Notizie

job placement orientamento università e lavoro

Mercoledì 10 ottobre l’università Liuc organizza il suo primo “Stage Day”. Un pomeriggio dedicato all’orientamento e focalizzato a far conoscere ai giovani tutto quel che c’è da sapere sullo strumento del tirocinio. «Abbiamo fortemente voluto un’iniziativa che fosse aperta a tutti, per raggiungere il più alto numero di studenti possibile» racconta Luigi Rondanini, che dal 2011 guida l’ufficio placement dell’ateneo: «Un’occasione per condividere una riflessione su un tassello fondamentale del percorso: lo stage».

stage lavoro liucMercoledì 10 si parte con una tripletta di workshop tematici molto pratici: alle 14:15 quello sul “Personal Branding” tenuto da Cristina Rapisarda di Randstad; alle 15:15 un approfondimento su “Come trarre il massimo vantaggio dallo stage e imparare il più possibile” tenuto dalla fondatrice della Repubblica degli Stagisti, la giornalista Eleonora Voltolina; e infine alle 16:15 “Il punto di vista dell’azienda sullo stage di successo” con Ilaria Cattaneo, Hr specialist di Suominen Corporation.

Finita questa full immersion nei workshop, alle 17:30 è in programma l’assegnazione del Premio Meta – un acronomo che sta per “Miglior Esperienza di Tirocinio in Azienda” – in collaborazione con la Scuola di Ingegneria industriale, poi una tavola rotonda e per concludere un aperitivo “di networking”.

La Liuc, aperta a Castellanza nel 1991 su iniziativa dell’unione industriali di Varese, è stata una delle prime università a dotarsi di un ufficio apposito per accompagnare i giovani nella transizione dalla formazione al mondo del lavoro: il Career Service è attivo dal lontano 1995. «In questi ventitré anni molto è cambiato nel rapporto tra gli atenei e le imprese» riflette Rondanini: «Il segnale più evidente è stato l’ampliamento delle opportunità di tirocinio» – basti pensare che la prima legge specifica sul tirocini è del 1998! – «che permettono agli studenti di entrare nel mondo del lavoro già durante il percorso di studi o appena laureati. In linea generale, il dialogo è migliorato e le aziende ci percepiscono molto di più come interlocutori importanti per raggiungere in maniera efficace i giovani».

Sul portale “Stage e Carriere” del sito della Liuc, recentemente rinnovato, transitano ogni anno oltre 4mila proposte di stage e lavoro. «Le aziende possono accedere per pubblicare offerte non solo per i neolaureati, ma anche per i nostri laureati “senior”». Ci sono 6.500 aziende già convenzionate con la Liuc, ma nuove convenzioni vengono attivate continuamente: «La nostra piattaforma snellisce tempi e processi, ma non si sostituisce mai al contatto diretto dei nostri operatori con imprese e giovani».

In effetti una delle caratteristiche del modus operandi del Career Service della Liuc è proprio quella di offrire un servizio personalizzato, conoscendo uno per uno gli studenti. Certo, questo è possibile soltanto grazie alle dimensioni ridotte – 2mila studenti iscritti, 550 laureati ogni anno, di cui 300 solitamente proseguono dalla triennale alla specialistica o a percorsi di master – e al fatto di avere a disposizione risorse economiche più generose.

stage lavoro liuc luigi rondanini«Il primo step è il colloquio con lo studente che ci consente di valutare aspirazioni professionali e attitudini personali». Attenzione, questo colloquio è obbligatorio: è un passaggio imprescindibile dell’iter pre–laurea. «Successivamente “incrociamo” gli esiti del colloquio con i job profile forniti dalle aziende» continua Rondanini: «In sintesi, riusciamo ad essere particolarmente precisi grazie all’incontro diretto con gli studenti e questo giova anche alle aziende».

E appunto, dal lato delle aziende, quali sono le competenze più importanti che cercano nei candidati? «Oltre a quelle linguistiche, ormai imprescindibili, sono quelle non strettamente tecniche. In particolare c’è grande attenzione per le soft skills, quelle competenze trasversali che descrivono l’abilità di una persona nell’interagire con le altre e con il contesto». A questo proposito, gli studenti della Liuc hanno accesso a uno specifico percorso denominato “Skills & Behaviour”, oltre ai consueti workshop organizzati ormai da quasi tutti gli uffici placement universitari su come si scrive un cv, come si affronta un colloquio di lavoro e così via. Come valore aggiunto, alla Liuc questi corsi vengono costruiti focalizzando anche «la dimensione del team working, proprio per preparare al meglio gli studenti alla vita quotidiana del mondo del lavoro».

Guardando ai profili più richiesti dalle aziende «spiccano tutti quelli dell’area digital» aggiunge Rondanini: «E fatichiamo a soddisfare le richieste di ingegneri gestionali: per la loro duttilità sono richiestissimi in tutti i settori, non ne abbiamo abbastanza».

Ma dal punto di vista di un ufficio stage e placement, che ogni giorno aiuta i giovani a entrare nel mondo del lavoro – come sono, questi giovani? «Freschezza di pensiero e creatività sono i loro punti di forza» risponde Rondanini: «Per questo si stanno sviluppando sempre di più iniziative come gli Innovation Olympics, promossi da IXL Center, in cui la Liuc è coinvolta: si tratta di un progetto in cui gli studenti aiutano le aziende a sviluppare progetti di innovazione strategica». Il cliché dell’azienda gerontocratica e ostile al nuovo, dove l’anzianità conta più dell'innovazione, sta per fortuna perdendo piede. «La situazione si sta complessivamente evolvendo e molte imprese, soprattutto quelle più strutturate, hanno attivato dei graduate program per l’inserimento dei neolaureati o si sono attrezzate per proporre percorsi di carriera definiti. Questo tipo di iniziative permette loro di risultare più attrattive verso i migliori talenti».
 
L’obiettivo della Liuc con lo Stage Day di mercoledì 10 ottobre è migliorare il momento di connessione tra neolaureati e aziende. «Continueremo a rafforzare tutte le iniziative che vedono coinvolte le imprese e le università, dalla partecipazione di manager alla didattica al contributo dei recruiter per seminari e workshop» conferma Rondanini: «Ai ragazzi invece mi sento di dare un consiglio: cogliete da subito le opportunità che un career service può offrire, già durante gli studi. Non vogliamo conoscervi solo alla fine del vostro percorso, ma accompagnarvi fin dai primi anni. Perché per pensare al vostro futuro lavoro… Non è mai troppo presto!».

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