Sindaco De Magistris, perché non risponde alle domande sugli stage al Comune di Napoli?

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 06 Mar 2012 in Notizie

Una cinquantina di brillanti laureati campani è da mesi in attesa di sapere quando e se arriveranno i 2mila euro promessi dal Comune di Napoli come rimborso spese per i tirocini di inizio 2011. La Repubblica degli Stagisti segue da tempo il caso: ha parlato con Marco Vassallo, funzionario incaricato del Servizio Lavoro e formazione professionale, ha riportato le informazioni fornite dall’assessore al bilancio Riccardo Realfonzo a due ex stagiste, ha raccontato nel dettaglio le storie di altri due partecipanti.
Ma purtroppo non è finora riuscita a parlare col diretto responsabile del Comune: il sindaco. Avere notizie dirette da Luigi de
Magistris sarebbe stato importante: per tre settimane la Repubblica degli Stagisti ha rincorso l’ex magistrato per avere delle risposte. Pur avendo dimostrato a parole massima disponibilità, la sua portavoce Marzia Bonacci non è mai riuscita a trovare un momento libero per fissare un'intervista. Eppure sono tante le domande che necessiterebbero di una risposta.
La Repubblica degli Stagisti avrebbe innanzitutto voluto chiedere al primo cittadino come mai il comune abbia presentato alla stampa il nuovo programma di tirocini formativi per l’occupazione per l’anno 2011, ma non abbia dato spiegazioni sui tempi per il rimborso spese dei tirocinanti precedenti. «Il Comune non ha la liquidità necessaria per questi rimborsi» ha confessato l’assessore al bilancio Riccardo Realfonzo a due ex stagiste che chiedevano notizie dei pagamenti. Quei 98mila euro totali però - di per sè, non certo una gran somma per un grande Comune - risultano messi a bilancio nel 2010, quindi al sindaco De Magistris la Repubblica degli Stagisti avrebbe chiesto come mai quella cifra ora è sparita: non dovevano essere soldi esistenti e vincolati? La storia di questi ex tirocinanti coinvolge, peraltro, anche altri giovani. Se agli stagisti selezionati nel 2010 (che hanno poi svolto lo stage nei primi mesi del 2011) l'emolumento previsto rischia di arrivare a un anno e mezzo di distanza dall’inizio dello stage, che garanzie ci sono per i nuovi stagisti selezionati nel 2011, che stanno svolgendo il tirocinio proprio in questi mesi? Il loro rimborso spese quando sarà erogato?
C’è poi un altro problema che accomuna gli ex tirocinanti ai nuovi: le prospettive occupazionali. Nella sessione precedente quasi nessuno è riuscito ad avere sbocchi lavorativi tramite questo stage; la Repubblica degli Stagisti avrebbe voluto chiedere a De Magistris quali strategie il Comune stia mettendo in atto per evitare gli stessi esiti nell’attuale infornata di stagisti. E se invece questi tirocini non servono a inserire i giovani nell’ente pubblico e non li aiutano a trovare lavoro, che senso ha continuare a fare altri bandi e addirittura pensare di estendere ad altri 75 giovani questo progetto, come sembra qualcuno abbia ventilato negli uffici del Comune?
Dal sindaco, che appena eletto aveva dichiarato «Non voglio vedere andare via i giovani da questa città», la Repubblica degli Stagisti avrebbe voluto sapere perché oggi un giovane napoletano dovrebbe, lavorativamente parlando, rimanere a Napoli. E soprattutto che cosa la sua amministrazione pensa di offrire alle nuove generazioni. Uno degli aspetti della “rivoluzione arancione” che l'anno scorso ha coinvolto Napoli era, infatti, l’entusiasmo dei giovani su cui De Magistris ha puntato molto durante la campagna elettorale, così come su una nuova immagine della città. In ultimo, Luigi De Magistris avrebbe potuto dare il suo parere sull’uso spesso smodato fatto in Italia dei tirocini e chiarire se in una città come Napoli possano essere un metodo valido per l’accesso al mondo del lavoro.
Per tutti i lettori della Repubblica degli Stagisti, e non solo i vecchi e nuovi tirocinanti del Comune, le risposte del sindaco sarebbero state interessanti. La speranza è che De Magistris alla fine ce la faccia a trovare il tempo nella sua agenda, e conceda questa intervista. Perché i cambiamenti in una città possono essere realizzati solo coinvolgendo i giovani e dando loro risposte sincere.


Marianna Lepore


Per saperne di più su questo argomento leggi anche:

- Stage al Comune di Napoli, ottimo per Carmine e pessimo per Assia: storie a confronto

- Comune di Napoli, l'assessore:
«I soldi per gli stagisti dell'anno scorso non ci sono» 
- Stagisti al Comune di Napoli, due anni di attesa per ricevere il rimborso spese

Community