Ho realizzato il sogno di lavorare in Europa: la storia di Santhosh Mariappan, junior project leader in Magneti Marelli

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 31 Lug 2016 in Storie

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Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa del Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Santhosh Mariappan, 28 anni, oggi technical project leader a tempo indeterminato all'interno di Magneti Marelli.

Ho 28 anni e sono nato e cresciuto in India. Ho sempre avuto una grande passione per le macchine e il settore automobilistico. Per questo mi sono iscritto, nel giugno 2004, alla facoltà di Ingegneria meccanica presso la Anna University di Chennai, sempre in India, dove mi sono laureato nell’aprile 2008.


Poco dopo ho cominciato a lavorare in una società privata, la International centre for automotive
technology a New Delhi, come Automotive test engineer. Ero responsabile della verifica delle emissioni veicolari e dell’omologazione delle automobili. Ho lavorato lì per tre anni, fino all'agosto del 2011, acquistando conoscenza ed esperienza dell’industria automobilistica. È stata la mia prima esperienza aziendale e ho lavorato con clienti del calibro di BMW, Suzuki, Renault e Honda. Nel complesso è stata una grande opportunità e un’esperienza internazionale.  

Poi è arrivato il momento di realizzare il mio piano a lungo termine per cominciare una nuova vita in Europa. Ho deciso di lasciare il mio lavoro per studiare nel continente europeo. Così, grazie a un po’ di risparmi messi da parte e a un prestito in banca, ho cominciato a cercare un’università dove iscrivermi. Ho scelto quest’area del mondo e non, per esempio, gli Stati Uniti perché l’Europa è il più grande centro automobilistico visto che proprio qui ci sono grandi colossi in questo settore come Volkswagen, Fiat, PSA, Daimler, Bmw. Credo sia sempre meglio studiare lì dove ci sono le aziende di cui si vuol far parte fin dall’infanzia: e poi l’Europa è famosa per la sua diversità culturale, per la storia antica e le lingue diverse e tutto questo mi ha attirato di più rispetto al continente americano.

Tra i vari paesi ho deciso che la destinazione sarebbe stata l’Italia perché è uno dei centri più famosi del settore automobilistico in Europa. E per fortuna sono stato ammesso al Politecnico di Torino per seguire il corso di laurea magistrale in ingegneria dell’autoveicolo. Così ho lasciato il mio lavoro in India e mi sono trasferito in Italia nel settembre 2011. Ho studiato duramente e il mio professore mi ha dato la possibilità di svolgere la tesi in una famosa azienda di Torino, la Italdesign Giugiaro. Il tirocinio è durato sei mesi, a cavallo tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014. Purtroppo non avevo un rimborso spese, ma il rapporto con il tutor è stato buono e in generale è stata un’esperienza interessante.

Mi sono poi laureato nel marzo 2014 e dopo la laurea mi è stato offerto uno stage in un laboratorio di metrologia. Il lavoro però non mi piaceva così ho rifiutato quest’opportunità. Poco dopo la laurea, nell’aprile 2014, il Politecnico ha organizzato un career day dove ho conosciuto l’Hr director di Magneti Marelli: era interessato al mio profilo e mi ha invitato per un colloquio! Alla fine sono stato selezionato e ho cominciato il mio tirocinio il 15 giugno, con un rimborso spese di mille euro lordi al mese. Dopo sei mesi di stage ecco la bella notizia: mi è stato offerto un contratto direttamente a tempo indeterminato per la posizione di Junior project leader con una retribuzione annuale di oltre 28mila euro! 

Oggi sono il Technical project leader responsabile dello sviluppo dei sistemi di scarico per la regione APAC India per diversi produttori automobilistici. In pratica sono responsabile per il coordinamento del processo di sviluppo completo per soddisfare le richieste dei clienti, sono il punto di contatto unico per la ricerca, definisco e guido la progettazione e validazione con il supporto del team di sviluppo.

Attualmente, quindi, lavoro nel campo dello sviluppo del prodotto dei componenti e sistemi per le auto. In futuro però mi piacerebbe lavorare più nella ricerca e sviluppo, in particolare nell’acustica e sicurezza delle auto, nelle macchine ibride e nei sistemi di telaio avanzati. E magari anche sullo sviluppo di nuove piattaforme di veicoli per il trasporto futuro come le macchine automatiche, i carburanti alternativi e le tecnologie sostenibili.

Certo, l’India mi manca, ma ora mi sento europeo: ho imparato la lingua, la cultura, gli stili di vita e cominciano a piacermi! All’inizio ho avuto non pochi problemi con la lingua, in Italia. Ma adesso parlo italiano sufficientemente per comunicare. Credo però sia questo il problema dell’Europa: ogni paese ha la sua propria lingua e cultura. Impararle facilita la possibilità di trovare un lavoro ma diventa più complicato per chi viene da un altro continente. È un problema per gli studenti internazionali, ma alla fine anche questa è la bellezza dell’Europa! Per il momento io voglio rimanere in Europa e rafforzare le basi della mia carriera. 

Reputo di essere stato fortunato: i colleghi in Magneti Marelli mi hanno accolto a braccia aperte e sostenuto, in un solo mese si era già creato un ottimo rapporto con tutti. Non è così per tutti gli stagisti. In questo senso credo che quello che fa la Repubblica degli Stagisti raccontando le storie di stage sia un’ottima iniziativa per condividere le esperienze con i futuri studenti universitari e dar loro un’idea della preparazione necessaria per un futuro lavoro.

Proprio a questo proposito, ho qualche consiglio per chi vorrà intraprendere il mio stesso percorso lavorativo: innanzitutto bisogna essere in grado di gestire almeno due lingue internazionali, avere poi un’ampia conoscenza dei componenti e sistemi per auto e delle ultime tecnologie, è necessario avere buone competenze di project management e soprattutto avere fiducia in se stessi e una visione chiara dei propri obiettivi di carriera. Quelli che avevo io e che ho realizzato grazie a Magneti Marelli! 

Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

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