Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa del Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Laura Giupponi, 26 anni, oggi assunta a tempo indeterminato nel Risorse umane di Philips Italia, a Milano.
Sono di San Pellegrino Terme, un piccolo paese in provincia di Bergamo, e ho 26 anni. Ho frequentato il liceo scientifico, in virtù della formazione trasversale che offriva, ma quando nel 2007 mi sono diplomata non avevo idea di quale strada intraprendere all'università. L'indecisione è stata fortissima. Ragionandoci un bel po', ho poi identificato una strada precisa: le risorse umane. Mia madre è psicologa e mio padre è medico: l'attenzione verso le persone credo di avercela nel sangue. Essendo molto interessata al contesto aziendale, e piuttosto razionale, sentivo però che una facoltà come psicologia mi sarebbe stata stretta. Il giusto compromesso è stato scegliere un percorso di Economia con focus sulle risorse umane, e in particolare quello offerto dalla Bocconi.
Pur non essendo troppo lontana da Milano e potendo fare la pendolare, mi sono comunque trasferita per vivere a pieno l'esperienza universitaria. Per coprire le spese minori - e mettermi alla prova - ho fatto lavoretti vari: babysitter, hostess, e per un paio d'anni, nel weekend, cassiera in una pizzeria d'asporto, esperienza che mi ha insegnato anche relazionarmi meglio con persone molto diverse da me. Il percorso universitario è andato avanti senza intoppi e dopo la laurea triennale ho deciso di proseguire anche con il biennio specialistico. È in questa fase che sono approdata al mio primo stage, peraltro all'estero.
Tramite il Jobgate della Bocconi, la piattaforma online di incontro tra domanda e offerta riservata agli studenti dell'ateneo. Meta del mio stage: una piccola azienda di Ginevra che quota la sostenibilità ambientale e sociale di varie aziende. Qui da ottobre 2012, per tre mesi e mezzo, mi sono occupata di analisi dati, senza alcun rimborso; né i tutor avevano molto tempo per formare gli stagisti, più orientati com'erano al peer coaching. Si trattava però di un tirocinio curriculare, e mi è servito anche per scrivere la tesi. Ginevra poi è meravigliosa, un'esperienza in questa città è impagabile - per quanto trovare un alloggio è stato un incubo!
Il Jobgate ha funzionato anche per il mio secondo stage, quando ormai avevo finito l'università. Inviata la candidatura a ridosso della laurea magistrale, a settembre 2013, dopo qualche settimana sono stata invitata da Philips ad un assessment di gruppo, poi a colloquio con due manager, infine con gli altri membri del management HR. Ho superato tutte le fasi e a novembre sono stata accolta nel team Risorse umane per Italia, Grecia e Israele, area Talent Acquisition e Learning, dove dopo qualche settimana di mansioni junior ho iniziato a lavorare alla selezione dei nuovi stagisti e all'organizzazione dei training. Per me un'esperienza formativa al 100%, che mi garantiva anche un rimborso di 800 euro netti al mese.
A marzo 2014 poi, due mesi prima della fine pattuita dello stage, mi è stato proposto un contratto di apprendistato di due anni, che dopo un solo anno si è trasformato a sua volta in tempo indeterminato. Quando sono entrata in Philips per la prima volta non avevo molte aspettative per il mio futuro, ma solo tanta voglia di imparare e di confrontarmi con il mondo del lavoro. Oggi invece, a 26 anni, le fiere del lavoro organizzate dalla Bocconi le vivo lato azienda! Lavoro in un settore che mi piace, in una divisione aziendale affascinante e innovativa - quella Lighting - e mi mantengo da sola a Bergamo, con uno stipendio annuo lordo di circa 30mila euro all'anno. Il mondo HR poi è in continuo movimento e mutazione, è molto interessante, anche se non escludo che mi piacerebbe testarmi in altre funzioni.
Mi ritengo molto fortunata ad essere dove sono. È innegabile che un po' di fortuna serve, ma vorrei far arrivare ai miei coetanei il messaggio che chi vale prima o poi emerge, se ha umiltà e fiducia nelle proprie capacità.
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