“Nessuno escluso”, in Lazio 600 euro agli stagisti fermi causa Coronavirus: domande da lunedì 4 maggio

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 03 Mag 2020 in Notizie

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Non solo Emilia Romagna, Calabria e Toscana: anche il Lazio decide di pensare a una misura dedicata agli stagisti, platea fortemente segnata dall’emergenza Coronavirus per la sospensione dei tirocini e la conseguente mancanza dell’indennità mensile. Il 30 aprile, infatti, la Regione ha pubblicato un provvedimento per andare incontro a chi dal 23 febbraio [ndr. data del primo decreto legge che introduceva misure di contenimento per l’emergenza, in Lombardia e Veneto, tra cui la sospensione della formazione universitaria] ha dovuto interrompere o sospendere lo stage. Ai tirocinanti in questione arriverà un’indennità di 600 euro: le domande si potranno presentare dalle ore 9 di lunedì 4 maggio attraverso la piattaforma generazioniemergenza.laziodisco.it.

Accanto alla proroga fino al 17 maggio del periodo di sospensione dei tirocini che non possono essere proseguiti da remoto, stabilita con la circolare numero 392106 pubblicata il 30 aprile, la Regione attiva un sussidio cercando di venire incontro a questa grande platea fino ad ora poco curata dal mondo politico nazionale e stanzia 5 milioni e 400mila euro, pari quindi a 9mila indennità. Certo una goccia nel mare rispetto ai 34.876 tirocini extracurriculari attivati nel 2018 solo nel Lazio, ma comunque un segnale importante di interesse verso i giovani.

Il bonus rientra nel progetto “Nessuno escluso” possibile grazie a fondi europei del Por Lazio 2014/2020 con l’avviso pubblico multimisura e multitarget definito “Un ponte verso il ritorno alla vita professionale e formativa: misure emergenziali di sostegno economico per i soggetti più fragili ed esposti agli effetti della pandemia”. All’interno dello stesso progetto sono previsti anche bonus per colf e badanti (con risorse pari a 4 milioni 200mila euro), per la sicurezza dei rider (un milione 600mila euro), per soggetti in stato di disoccupazione o sospensione dal lavoro (24 milioni), per facilitare la connettività di studenti universitari attraverso l’acquisto di computer, tablet, schede sim (4 milioni 800mila): tutti con date di scadenza successive. L’investimento sugli stagisti, quindi, è il secondo per importanza di risorse stanziate. Non solo, gli stagisti riceveranno l’indennità più alta al pari dei disoccupati e sospesi dal lavoro e di alcune categorie di colf e badanti. Il totale spesa ammonta quindi a 40milioni di euro a cui, a parte, si aggiungono 397mila euro dei costi di adattamento della componente informatica e di gestione dell’iniziativa a cura di Disco, ente regionale per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza che ne presidia l’attuazione.
Un provvedimento accolto positivamente da Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione della Regione Lazio, “Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio”, «per stare vicino a tutti i cittadini e le cittadine, nessuno escluso».

L’accettazione delle domande è fino ad esaurimento delle risorse finanziarie, quindi conviene non aspettare troppo per inviarle. Per avere informazioni non disponibili sul sito o chiarire dubbi, la Regione ha messo a disposizione due indirizzi mail a cui poter scrivere, nessunoescluso@laziodisco.it e assistenza@generazioniemergenza.laziodisco.it e un numero di telefono, 0649701850, a cui poter chiamare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 e nei giorni festivi dalle 9 alle 14. Oltre a una pagina con tutte le faq sul tema. A disposizione sia sul sito della Regione che su quello dedicato al progetto tutta una serie di allegati, tra cui il testo del provvedimento e il riepilogo delle informazioni necessarie in fase di candidatura.

Nel testo della determinazione si legge chiaramente che «qualora gli effetti della crisi attuale dovessero produrre effetti prolungati nel tempo, il Piano generazioni emergenza COVID-19 rientrerà nel novero della programmazione delle misure dirette e potrà altresì essere oppurtanamente integrato con ulteriori policy di intervento». Il che significa che se l’emergenza dovesse continuare, non si esclude di rinnovare un provvedimento del genere.

Per fare domanda è necessario essere in possesso di tutti questi requisiti: essere cittadino italiano, residente o domiciliato nel Lazio, non essere percettore di Naspi o Discoll, essere titolare di un conto corrente bancario o postale anche cointestato: requisito indispensabile visto che il contributo verrà erogato direttamente sul conto. Il tirocinio per cui si chiede il diritto al sostegno deve essere realizzato in una sede della Regione Lazio, avviato non oltre il 5 marzo, essere interrotto e sospeso a partire dal 23 febbraio e fino alla data di pubblicazione dell’avviso. Il che significa che quanti hanno ripreso lo stage in modalità smart internshipping resa possibile in questa regione dal 30 marzo restano esclusi dal beneficio. Il contributo non è poi cumulabile con il reddito di cittadinanza o con altri incentivi comunitari, nazionali, regionali o locali erogati per le stesse finalità. Per fare domanda, quindi, è necessario registrarsi sulla piattaforma informativa, accedere, scaricare la domanda, stamparla, firmarla e scansionarla in formato pdf, caricarla sul portale insieme alla copia del documento di identità valido e inviarla. Gli elenchi delle domande ammesse ed escluse saranno poi pubblicati sul sito della Regione, sul portale dei finanziamenti regionali ed europei e su quello dell’Ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza.

Ai tanti giovani che in queste settimane hanno richiesto informazioni su possibilità di questo tipo in Lazio, non resta che raccogliere tutta la documentazione necessaria per fare domanda e lunedì 4 maggio inviarla, con la possibilità di ricevere una parziale boccata d’ossigeno in attesa che i tirocini, tutti, possano finalmente ricominciare.

Marianna Lepore

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