Oltre 700mila tirocini all'anno in Italia: tutti numeri più aggiornati

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 15 Dic 2023 in Notizie

dati su stage differenza tra stage curricolari e extracurricolari durata dello stage interruzione anticipata stage monitoraggio numero degli stage rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie

Quali sono i numeri più aggiornati sugli stage in Italia? Come denunciamo da molti anni, non c'è una risposta precisa a questa domanda, perché i tirocini si dividono in due grandi segmenti: quelli curricolari, svolti mente si studia, e quelli extracurricolari. Degli extracurricolari si conosce anno dopo anno il numero preciso perché ogni attivazione deve essere formalizzata attraverso la “comunicazione obbligatoria”, una procedura che permette al ministero del Lavoro di tracciarli. Ma per i curricolari la situazione è ben più complessa e nebulosa.

L'unica rilevazione che censisce parzialmente questi tirocini è il Rapporto biennale dell'Anvur, l'agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. L'Anvur conta però solo i tirocini degli studenti universitari, e inoltre li conta un anno sì e un anno no, e per giunta li conta non seguendo l'anno solare bensì quello accademico. Infine, li conta con talmente tanta lentezza e ritardo che gli ultimi dati disponibili risalgono a quasi un decennio fa (ben prima della pandemia!).

Quindi, ecco il dato più recente: poco più di 300mila tirocini – 301.319 per la precisione – attivati nelle università italiane nell’anno accademico 2015/16.

stage lavoro ministero istruzione berniniNon vuol dire, ahinoi, molto. Nel 2023 è uscito un nuovo Rapporto biennale, che dovrebbe teoricamente contenere i dati dell'anno accademico 2017/18. Ma finora il testo integrale non è ancora stato pubblicato; sul sito dell'Anvur è presente una versione “sintesi” di 196 pagine, che però non contiene dati sui tirocini (c'è anche il video dell'evento della presentazione ufficiale, con la ministra dell'Università Anna Maria Bernini). Quindi non è detto che il Rapporto contenga ancora, come negli anni passati, una sezione dedicata ai tirocini. Peraltro, non è nemmeno chiaro se quelli censiti da Anvur siano tutti i tirocini attivati dalle università, quindi compresi anche quelli in favore di studenti di dottorato e di studenti di master universitari, oppure esclusivamente quelli in favore di studenti iscritti a percorsi triennali, specialistici e a ciclo unico. La Repubblica degli Stagisti ha chiesto alla dirigenza di Anvur questo e altri dettagli, ma non ha ancora ricevuto risposta. 

La situazione di trasparenza per quanto riguarda i tirocini curricolari è dunque molto scarsa. Non si conosce il numero delle attivazioni. Si può stimare che siano ogni anno (2020 escluso, ovviamente) circa 400mila: a quelli universitari bisogna anche aggiungere tutti quelli realizzati durante percorsi di formazione non universitari, ma formalmente riconosciuti – come per esempio gli ITS, i corsi professionalizzanti, i master non universitari. Considerando che questi tirocini sono probabilmente più di 100mila all'anno, forse 400mila è addirittura una stima prudente. Ma si tratta, appunto, di una stima.

Per il segmento dei tirocini extracurricolari per fortuna la situazione è più chiara. Secondo il Rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie del 2023, nel corso del 2022 (anche qui c'è un leggero ritardo tra il dato e la sua divulgazione, ma comunque limitato a un anno) sono stati attivati quasi 314mila percorsi: va ricordato che in questo caso ad essere censiti sono esclusivamente gli stage attivati al di fuori dei percorsi di studi, quindi svolti da persone che cercano in qualche modo di entrare nel mondo del lavoro.

Il numero, che per la precisione è 313.603, è in leggera flessione rispetto all'anno precedente (2021): circa un 5% in meno. I cali più vistosi si sono verificati in Calabria (-27% tra il 2021 e il 2022), Friuli-Venezia Giulia e Veneto (-17%), Puglia e Marche (intorno al -12%). All'estremo opposto, ai due capi dell'Italia si è verificato un aumento notevole: in Valle d’Aosta i tirocini sono aumentati del +20%, in Sicilia del 18%.

Come sempre, la parte del leone in assoluto la fa la Lombardia, con 66.360 tirocini extracurricolari attivati sul suo territorio nel corso del 2022: rappresentano il 21% di tutti gli stage d'Italia. Insomma oltre un tirocinio extracurricolare su cinque si svolge in Lombardia. A seguire il Lazio con quasi 33mila percorsi attivati, il Piemonte con oltre 29.500, il Veneto con un po' più di 29mila e la Campania con 26.500.

In particolare il Veneto aveva avuto un vero e proprio "exploit" di stage nel 2021 (oltre 35mila), molti dei quali erano probabilmente percorsi fermati dal Covid l'anno prima e "recuperati"; col 2022 il numero è tornato ai livelli abituali.

Degli stage attivati nel 2022, circa 156mila - quindi quasi il 50% del totale - sono stati attivati su persone di meno di 25 anni: una crescita di circa un punto percentuale rispetto al 2021, e di oltre tre punti percentuali rispetto all'annus horribilis 2021, dove i tirocini in favore di giovani si erano fermati sotto il 46%. In questa fascia di età i maschi sono leggermente più numerosi, 53% contro 47% di femmine – la quota di giovani donne è comunque in ripresa, dato che rappresentava solo il 44% nel 2020 e il 45% nel 2021.

Vi sono stati poi poco più di 111mila tirocini extracurricolari attivati per "giovani adulti", cioè nella fascia di età 25-34 anni; e circa 37.500 per adulti, tra i 35 e i 54 anni. In entrambi questi segmenti c'è una maggioranza di donne, 56%. Infine, quasi 9mila stage hanno coinvolto persone over 55, con il solito corollario di criticità rispetto all'inquadramento in stage di persone molto più vicine alla pensione che non all'avvio del percorso professionale.

Nel Rapporto si scopre che la maggior parte dei tirocini attivati è come al solito concentrata nel settore dei Servizi, che con 239mila attivazioni rappresenta oltre i tre quarti del totale, in gran parte all'interno dei macro-segmenti “Trasporti, comunicazioni, attività finanziarie e altri servizi alle imprese” (84.672 attivazioni) e del “Commercio e riparazioni” (72.950 attivazioni). Insieme, i due totalizzano oltre la metà del totale; entrambi i settori vedono una prevalenza di stagiste donne. Circa uno stage extracurricolare su dieci in Italia avviene in un ente pubblico (33.307 sono stati i percorsi attivati nel settore “Pubblica amministrazione, istruzione e sanità”).

stage lavoroDei tirocini extracurricolari il Rapporto del ministero del Lavoro consente anche di conoscere altri dettagli, anche se purtroppo si tratta di dati strutturati in modo da essere poco rilevanti. Per esempio, viene indagata la durata dei tirocini: ma inspiegabilmente le quattro categorie previste sono “Fino a 30 giorni” (cioè meno di un mese), poi “31- 90 giorni” (uno-tre mesi), “91- 365 giorni” (da tre mesi a... dodici!) e “366 e oltre” (cioè tirocini di durata superiore a un anno). È chiaro che l'informazione rilevante è annegata nella categoria sproporzionata 91-365, perché uno stage di quattro mesi è ben diverso da uno stage di un anno! Per questo, il fatto che nel Rapporto si legga che «la maggior parte dei tirocini ha avuto una durata da 3 a 12 mesi (73,7% del totale)» non permette di valutare in profondità questo aspetto, né di capire se gli stage di 6 mesi siano ancora lo "standard", né quanti stage si avvicinino alla durata massima prevista da quasi tutte le normative, e cioè appunto 12 mesi. Più interessante lo spacchettamento dei tirocini più brevi: solo il 6,4% dura meno di un mese, il 17,2% si colloca tra 1 e 3 mesi. I tirocini con durata superiore all’anno, che come specifica il Rapporto «sono destinati presumibilmente a disabili», rappresentano ovviamente una quota tutto sommato piccola, il 2,7% del totale.

Rispetto allo svolgimento di questi percorsi formativi “on the job”, che prevedono tutti un progetto formativo individuale e che hanno una durata prestabilita, il Rapporto indica che solo il 68% dei 314mila tirocini del 2022 si è svolto fino alla fine. Un 14,8% è stato interrotto anticipatamente per volontà del tirocinante, quindi nel 2022 oltre 46mila stagisti hanno abbandonato in corso d'opera. Solo una frazione microscopica, zero virgola quattro per cento, è stata interrotta invece per volere del soggetto ospitante: questo perché la maggior parte delle normative regionali pone molti vincoli a questa fattispecie, giustamente per evitare che gli stagisti vengano magari "liquidati" perché non molto efficienti o produttivi.

In ogni caso, una risposta esauriente alla domanda “quanti stage sono avvenuti in Italia l'anno scorso” non c'è. Possiamo dire: un po' sopra i 700mila, sommando i 314mila extracurricolari al numero indefinito di curricolari, stimato a 400mila. Ma per avere finalmente un numero preciso bisognerebbe (re)introdurre anche per i tirocini curricolari la comunicazione obbligatoria di avvio. Una procedura semplice, non costosa, veloce. Una procedura che inspiegabilmente trova forti resistenze in Parlamento, dove più volte è stata proposta e più volte è stata rigettata. Oggi più che mai, invece, ci sarebbe bisogno di trasparenza nel mercato del lavoro – e ancor più nel segmento del “mercato degli stage”, che riguarda i nostri giovani e il loro futuro.

 
Eleonora Voltolina

L'immagine a corredo dell'articolo è di Cottonbro Studio [da Pexels in modalità Creative Commons]

Community