Ilaria Mariotti
Scritto il 26 Gen 2018 in Notizie
buone opportunità stage all'estero Stage in istituzioni europee
Bisogna sbrigarsi: fino a mercoledì 31 gennaio c'è tempo per partecipare alla nuova edizione del programma di tirocini dello European center for disease prevention and control, l'organizzazione europea con sede a Stoccolma che si occupa di «identificare, gestire e comunicare le minacce attuali e emergenti alla salute umana causate da patologie infettive» secondo quanto precisato sul sito. In breve, il centro europeo dedicato al controllo e alla prevenzione delle malattie, che ha pubblicato il primo bando per reclutare stagisti nel 2008. La sezione dedicata al recruitment è molto dettagliata su ogni questione relativa allo stage, dunque è bene documentarsi prima di procedere con la candidatura.
L'Ecdc ha aperto le candidature a dicembre, rivolgendosi a chi possiede i requisiti. Innanzi tutto la nazionalità: essere cittadini di uno Stato membro dell'Unione, oppure di Norvegia, Islanda o Liechtenstein. È necessaria una ottima conoscenza dell'inglese, la lingua in cui si svolgono le attività dell'agenzia, e sapere una seconda lingua europea è un requisito preferenziale. Bisogna poi essere dei debuttanti in fatto di tirocini o impieghi in ambito europeo: non è ammesso chi abbia avuto in passato altre esperienze di tirocinio, borse di studio o lavori veri e propri con qualsiasi istituzione della Ue. E quanto ai titoli di studi si deve aver concluso un ciclo di studi universitari entro la data della chiusura delle candidature (per l'Italia almeno una triennale), in qualunque disciplina purché attinente in qualche modo alle attività dell'Ecdc. Ed è anche indispensabile allegarne il certificato al momento dell'application form.
Non sono ammessi studenti dunque, il che spiega forse la cospicua indennità: ben 1505,17 al mese (per i disabili il 50% in più) – anche se va sempre messa in conto la possibilità che vengano detratte quote Irpef a seconda della propria dichiarazione dei redditi annuale. Sul regolamento è anche spiegato che in caso il tirocinio si protragga oltre i sei mesi lo stagista deve versare il dovuto pure al fisco svedese. All'importo va aggiunto il rimborso delle spese di viaggio (per stage che vadano oltre i tre mesi), concesso solo chi al momento della candidatura risieda in una località distante oltre 150 chilometri da Stoccolma. Non sono necessari giustificativi di alcun tipo e il rimborso – che arriverà a fine tirocinio - vale sia per il viaggio di andata che per il ritorno. La 'travel allowance' vai dai 70 ai 600 euro a seconda della distanza, come spiegato nell'allegato al regolamento.
La durata del tirocinio varia dai tre ai nove mesi, e anche le proroghe – qualora vi fossero dietro l'approvazione del tutor e dell'ufficio risorse umane, oltre che consentite dal budget – non potranno andare oltre. Attenzione ai casi di interruzione anticipata di stage: nel caso si tratti di una decisione dello stagista, la richiesta va fatta per iscritto tre settimane prima ed è soggetta a approvazione. La conclusione deve inoltre cadere nei giorni uno o 16 del mese (a meno che non vi sia qualche emergenza che non lo permetta). «Se ritenuto opportuno verrà versato il rimborso corrispondente» conferma il regolamento. Potrebbe invece verificarsi solo una sospensione del tirocinio, e lo stagista potrebbe in quel caso essere reinserito in un secondo momento «ma solo per circostanze eccezionali». E naturalmente qui non si avrebbe diritto al rimborso delle spese di viaggio.
In caso di malattia l'Ecdc non fornisce copertura assicurativa, che va invece stipulata prima di partire. L'ente copre invece gli eventuali incidenti capitati nel corso del tirocinio. Più in generale, per le assenze, la policy è quella di concedere due giorni al mese di vacanza da sottoporre comunque all'ok del tutor (a parte sono considerate invece le giornate necessarie per esami o concorsi di ogni tipo). L'assenza per malattia che superi la settimana va giustificata con certificato medico, e – al pari di altre assenze giustificate – viene regolarmente pagata. Meglio però non saltare neanche un giorno, considerato che sono previsti controlli a domicilio in caso di malattia e che per le assenze immotivate può arrivare perfino la richiesta di restituire una parte del 'grant'.
Come funziona la selezione? Va premesso che non esiste un numero fisso di ammessi per edizione, ma che la quota cambia a seconda delle esigenze del momento delle diverse unità. Non bisogna aspettarsi grandi infornate di stagisti, qualche decina per volta più o meno, considerando che l'organico dell'agenzia è piuttosto contenuto (si può visualizzarne la composizione qui). In particolare, «per quest'anno sono dodici le posizioni vacanti» fanno sapere dall'ufficio stampa, «e le candidature arrivate fino alla scorsa settimana sono 560». Peraltro non è detto neppure che tutti i posti vengano occupati, nel senso che - specificano sempre dall'ufficio stampa - «quei dodici posti sono da intendersi come un tetto massimo di stagisti che possono essere presi».
Ci si candida compilando in inglese l'application form, specificando a quale settore si preferisce essere abbinati (ufficio scientifico, direzione, Itc etc.), il proprio curriculum e una lettera motivazionale. Il tutto va spedito allegando la copia del diploma per mail a questo indirizzo: traineeship [chiocciola] ecdc.europa.eu. Anche in questo caso va letto accuratamente il regolamento per non sbagliare la modalità di invio (nel dettaglio qui). Il numero delle application è piuttosto elevato, dunque i selezionatori si impegnano a rispondere solo a chi passa la selezione: con questi combineranno un appuntamento per un colloquio telefonico. Se non si passa la prova si finisce in una lista di riserva. Ma tranquilli: in caso di non ammissione è possibile ricandidarsi.
Ilaria Mariotti
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