Nato, sessanta tirocini da mille euro al mese: il bando è in scadenza

Chiara Del Priore

Chiara Del Priore

Scritto il 30 Apr 2021 in Notizie

Nato tirocinio

Domenica 2 maggio è l’ultimo giorno utile per provare a partecipare alla 19ma edizione dei tirocini banditi dalla NATO presso la sede di Bruxelles. Destinatari giovani di età superiore a 21 anni che hanno frequentato almeno due anni di università o laureati al massimo da un anno, appartenenti a uno degli Stati membri dell’organizzazione e con una buona conoscenza di inglese e francese, lingue ufficiali della Nato.

Il tirocinio ha durata di sei mesi con partenze a marzo e settembre
e può essere svolto in tre sedi: presso il quartier generale di Bruxelles, a L'Aja in Olanda e a Oeiras in Portogallo. Il rimborso medio è pari a mille euro: nel dettaglio 1192 euro in Olanda, 1088 in Belgio e 944 in Portogallo. In tutti e tre i casi gli stagisti avranno attività per 38 ore alla settimana. In più è prevista la possibilità di ricevere fino a mille euro per le spese di viaggio.

La candidatura si può inoltrare online dal portale dell’organizzazione. Gli ambiti di impiego spaziano dall’assistenza nella redazione e preparazione dei documenti ufficiali alla la ricerca, dall’analisi dei media ai servizi di supporto tecnico e amministrativo.

Tutti i candidati saranno contattati per la preselezione nel mese di giugno, mentre tra luglio e settembre sono previste le selezioni finali, la prima tranche di tirocini è in partenza per marzo 2022, la seconda a settembre, sono circa 60 gli stage messi a bando ogni anno.

Ogni anno, dice alla Repubblica degli Stagisti l'ufficio stampa dell’Organizzazione, arrivano circa 3/4mila candidature, di cui il 20% dall’Italia. «Non c’è un dato medio su quante candidature arrivano da uomini e quante da donne, i numeri variano da un’area di lavoro all’altra, ovviamente la nostra selezione si basa su capacità, competenza ed esperienza. La Nato attribuisce grande importanza all’equilibrio di genere e all’uguaglianza e le presta la dovuta attenzione come parte del suo processo di reclutamento, anche per il programma di tirocinio».

Gli obiettivi principali dello stage sono quello di «fornire ai tirocinanti l’opportunità di imparare dalla comunità della Nato e ottenere una migliore comprensione dell’Organizzazione e ampliare la comprensione della Nato nei paesi dell’Alleanza». Tra i documenti necessari per lo stage l’assicurazione sanitaria e un permesso per i non residenti nel Paese, fondamentale per poter iniziare il tirocinio.

Cosa succede dopo lo stage? Nonostante il tirocinio non assicuri certamente un successivo contratto presso l’Organizzazione, rappresenta comunque un’ottima opportunità per concrete possibilità professionali anche presso altre realtà internazionali. «Dopo il tirocinio – spiegano dall’ufficio stampa – i tirocinanti intraprendono una varietà di percorsi, tra cui la permanenza con un contratto di lavoro temporaneo o a tempo indeterminato oppure l’assunzione presso altre organizzazioni internazionali o amministrazioni nazionali.

Sul sito della Nato sono raccolte anche alcune testimonianze di ex stagisti: «La Nato non è solo un'organizzazione militare, lavorarci è un'esperienza eccezionale», afferma Alessandro in un video realizzato insieme ad altri tirocinanti provenienti da tutto il mondo. Bodine, collega olandese di Alessandro ha lavorato in un team «composto da sole donne», in un contesto che le ha permesso di «avere tanti nuovi amici».

Nell'organizzazione, insomma, sono tutti parte di una grande squadra che travalica i confini nazionali: «We Are Nato», affermano nel cartello finale.

Chiara Del Priore

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