Già 3mila voci raccolte dal monitoraggio della Garanzia Giovani: questa è l'ultima settimana per partecipare

redazione

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Scritto il 24 Mar 2015 in Notizie

C'è ancora una settimana di tempo per partecipare al grande monitoraggio informale della Garanzia Giovani, che dallo scorso ottobre la Repubblica degli Stagisti porta avanti insieme all'associazione Adapt. Già oltre 3mila giovani hanno raccontato attraverso il nostro questionario online la loro esperienza, le loro aspettative, i risultati concreti, le attese, e hanno dato un voto al servizio ricevuto. Informazioni preziose per dare voce ai diretti interessati di questo grande programma di contrasto alla disoccupazione giovanile, e che presenteremo al Ministero e alle Regioni per fare in modo che la rotta venga corretta e che la Garanzia Giovani funzioni davvero.

Il monitoraggio viene sostenuto da molti partner che ci hanno aiutato e ci aiutano a passare parola, mandano newsletter ai propri iscritti, ci danno una mano a contattare i giovani under 30 potenzialmente interessati a dare la propria opinione sul programma Garanzia Giovani. Tra gli ultimi, solo in ordine di tempo, figurano Almalaurea, Jobmeeting e Tesionline. Il monitoraggio non ha a priori una connotazione positiva o negativa: i contenuti li mettono i partecipanti, ciascuno con il proprio racconto e il proprio giudizio. Noi registriamo le loro storie, diamo visibilità alle criticità evidenziate ma anche ai casi di successo e di soddisfazione. L'azione di monitoraggio è essenziale per verificare l'efficacia delle politiche del lavoro: in questo caso il nostro progetto è "informale", basato su chi volontariamente sceglie di affidarci la sua testimonianza, ma non è detto che anche il Ministero e le Regioni non decidano nei prossimi mesi di effettuarne uno più formale. Noi lo speriamo: e intanto portiamo avanti il nostro.

Tra gli ultimi a raccontare attraverso il nostro form online la sua esperienza con Garanzia Giovani c'è per esempio un giovane neolaureato campano, classe 1988, che è venuto a conoscenza di questa opportunità attraverso i media e si è iscritto a gennaio; ma lamenta, a due mesi di distanza, di non essere ancora stato contattato. Stessa critica avanzata da un altro neolaureato, stavolta un 25enne veneto, che si è iscritto addirittura a novembre 2014 e ancora non è stato convocato nemmeno per il primo colloquio conoscitivo; e da un 28enne marchigiano, che ha saputo della Garanzia Giovani grazie ai suoi genitori e ha aderito lo scorso agosto attraverso il portale regionale: ha dovuto aspettare due mesi prima di ricevere una telefonata con la conferma di iscrizione, e ancora un altro mese per essere convocato a colloquio. Che definisce «burocratico», e deludente: «Alla fine mi hanno detto che dovevo cercarmi da solo una azienda che mi ospitasse».

La palma per la pazienza va a una 25enne siciliana con laurea specialistica e già all'attivo esperienze di stage e di lavoro: «Mi sono registrata a luglio 2014 e ho fatto il colloquio il 23 e 24 febbraio 2015, dunque 7 mesi dopo la registrazione. Il primo incontro è avvenuto al centro per l'impiego, dove un impiegato ha registrato il mio cv in maniera molto superficiale, perché non si poteva personalizzare il modulo standard, che permetteva di inserire solo poche esperienze e tra l'altro senza alcuna descrizione delle mie mansioni». E già subito in quel primo colloquio racconta il sorgere di molte criticità: «L'impiegato mi ha detto che per me era tempo perso, perchè essendo laureata alla magistrale ed essendo stata impiegata al 23 febbraio 2014 mi sarebbe stata attribuita una bassa priorità». Comunque il percorso continua e la ragazza viene riconvocata per il giorno dopo: «presso un ex sportello multifunzionale. Qui ho svolto una serie di test con un'orientatrice al fine di delineare la mia personalità e la mia attitudine verso il lavoro. Immediatamente mi sono state prospettate scarse possibilità, a meno che io non fossi stata interessata ai corsi di formazione di 200 ore o di formazione all'autoimprenditorialità. L'orientatrice mi ha definito come "una persona certamente non sprovveduta" e mi ha quindi suggerito di cercare autonomamente lavoro all'estero, vista la mia esperienza e le mie competenze». Un epilogo che, dopo 7 mesi di attesa, non era certo quello sperato: «Sono stati due giorni molto tristi, vedersi riconosciuto un valore ma al tempo stesso essere invitata ad andarmene». Con un giudizio non positivo anche sulla qualità del servizio ricevuto e la professionalità degli addetti al desk: «Un ragazzo accanto a me ha fatto un colloquio con un operatore che parlava solo in siciliano. Poco professionale. Essere disoccupata e guardare gente simile che ricopre un ruolo in questo modo ti fa veramente deprimere».

Diverso, per fortuna, il racconto di una ragazza veneta: «Il signore del centro per l'impiego è stato molto gentile, ma non aveva idea di come aiutarmi concretamente e in pratica mi ha detto che sarò io a dover monitorare i loro siti e sperare in uno stage (niente lavoro) nei prossimi mesi». Ma anche qui la nota negativa sul funzionamento del meccanismo Garanzia Giovani non manca: «Tornata a casa ho contattato telefonicamente e via mail una agenzia per il lavoro abilitata a Youth corner, sempre nella mia città, per chiedere un colloquio su cui magari aiutarmi a capire se mi stavo orientando verso occupazioni poco affini al mio percorso di studio e di stage» racconta la 28enne, anche lei con laurea specialistica e già all'attivo esperienze di stage e di lavoro: «La risposta è stata: "confermiamo che la sua documentazione per l'iscrizione a Garanzia Giovani è completa. Se lei si è già rivolta al Centro per l'Impiego non c'è altro che possiamo dire o fare"»

Anche chi riesce a venir convocato in breve tempo però talvolta resta perplesso dalla (scarsa) efficienza della "macchina". Come racconta una ventinovenne lombarda, che non si sente una neet perché è attiva nella ricerca di un lavoro, e che ha aderito a Garanzia Giovani lo scorso ottobre. I primi step sono andati benissimo, tanto che è stata chiamata dopo meno di un mese a fare il colloquio e la sottoscrizione del patto di servizio. Ma poi, da novembre a oggi, tutto fermo: «Ho avuto uno bella panoramica delle possibilità offerte dal servizio» ma si rammarica: «A distanza di mesi si sono rivelate solo tante belle parole».

Una 22enne laziale, diplomata, iscritta alla Garanzia Giovani dallo scorso ottobre, racconta poi una sorta di via crucis per avviare le pratiche per poter ricevere dall'Inps il compenso previsto per gli stage: «Appena venuta a conoscenza del progetto ne ero entusiasta. Mi sono iscritta ed ho trovato un soggetto ospitante molto rapidamente. Firmo tutto, mi spiegano come funziona. Seppur poco retribuito decido di cominciare, a dicembre. A inizio febbraio, concluso il primo bimestre, invio con rapidità la documentazione richiestami dal mio centro per l impiego». E qui comincia un iter lungo e complesso, di cui la ragazza sintetizza le tappe attraverso il questionario del nostro monitoraggio: «Il 5 febbraio una mail della Regione mi spiega come inviare i documenti. Li avevo inviati il 2. Bene, ero stata informata male: un modello era da consegnare in originale». Siamo nel 2015, eppure sembra che non sia possibile espletare tutta la pratica per via telematica: «Mi reco alla sede della Regione Lazio di persona per consegnarlo; mi informano che sarà consegnato la mattina seguente (nello stesso palazzo). Aspetto, controllo sempre la buca delle lettere ma niente all'orizzonte». Passano altre due settimane: «Il 23/02 mi chiama la Regione, non ha il maledetto documento 4bis in originale, spiego di averlo portato personalmente il 9/02, con tranquillità mi dice " AH allora arriverà!". Alquanto alterata dico: come diamine fa un foglio a non riuscire a salire di pochi piani in quasi due settimane? Le salivo io quelle maledette scale per portarlo. Dal lato opposto della cornetta mi dice abbia pazienza. I giorni a seguire tempesto di chiamate la Regione per sapere se il magico foglio era sparito o no». Finché finalmente non arriva una risposta: «L'hanno trovato e hanno spedito il 26 la richiesta all'Inps di rimborso». Epilogo (per ora): «Stamani chiamo l'Inps per sapere la tempistica di attesa. Signorina guardi almeno 25 giorni! Ma chiami trascorso il periodo così verifichiamo. Ah pure! Io sono allibita dovrò aspettare ancora fine marzo per avere i primi due mesi».

Un tema ricorrente, all'interno delle risposte al monitoraggio, tra coloro a cui è stato prospettato in questi mesi un corso di formazione è poi l'insofferenza: molti infatti scrivono che si aspettavano qualcosa in più dalla Garanzia Giovani. Un'altra critica è che molto spesso il consiglio dei centri per l'impiego è di cercare da soli qualche opportunità di stage o di lavoro, e poi presentarsi allo sportello per poter avviare quello stage o quel lavoro ricevendone i benefici. Senza insomma un vero supporto attivo dei centri per l'impiego in questa attività di matching tra domanda e offerta di lavoro.

Ma ci sono anche casi positivi, come quello di una 26enne marchigiana che grazie alla Garanzia Giovani ha iniziato uno stage. Laureata e con master, iscritta a novembre, nel giro di un mese è stata ricontattata e invitata a colloquio. Stesso risultato e stesse tempistiche raccontate anche da una 28enne lombarda.

Il programma insomma procede, tra luci e ombre: progressivamente chi ha compilato il nostro monitoraggio viene ricontattato per sapere se ci sono state evoluzioni e novità, e questo ci permetterà alla fine di poter tracciare un quadro dettagliato di come i giovani stanno vivendo questa iniziativa e come la giudicano. C'è ancora una settimana per entrare a far parte del monitoraggio, venite a dirci la vostra opinione e… passate parola!

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