Una giurista nell'ufficio risorse umane: il percorso di Mariangela in Parmalat

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 15 Lug 2012 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Mariangela Leone, assunta a tempo determinato nell'amministrazione del personale di Parmalat, a Collecchio.

Mi chiamo Mariangela e ho 26 anni. Sono originaria di un paesino della Basilicata, nell'Irpinia, ma vivo in Emilia dal 2004 quando, dopo il diploma in ragioneria, mi sono iscritta
a Scienze giuridiche a Parma.
Il mio è stato un percorso di studi piuttosto lineare, almeno fino
all'ultimo anno della triennale. A settembre 2007 infatti ho iniziato a lavorare in un ufficio di marketing in outsourcing - un impiego a cui sono arrivata tramite un semplice annuncio online e due colloqui - dove mi occupavo di individuare un target di aziende, contattarle e porre domande sull'andamento dell'attività, per poi redigere una relazione finale. Per un impegno part time percepivo 550 euro mensili, con un contratto a progetto. Dopo cinque mesi però ho lasciato, più che altro perché volevo concludere la triennale rispettando i requisiti dell'azienda per il diritto il studio per continuare a beneficiare della borsa di studio, 5mila euro netti, che insieme all'esonero della tasse mi facevano comodo.
Dopo la laurea triennale, conseguita a inizio 2008, mi sono subito iscritta alla specialistica in Giurisprudenza, sempre a Parma. Ero ormai una laureanda quando, a marzo 2011, ho ricevuto una chiamata importante, da Parmalat, che mi invitava a fare un colloquio conoscitivo con possibilità di iniziare uno stage trimestrale nell'amministrazione del personale. Un'opportunità nata grazie ad un annuncio dell'ufficio tirocini dell'ateneo, a cui mi ero candidata qualche tempo prima. E l'opportunità è diventata subito concreta: dopo due colloqui e poche settimane dalla candidatura sono entrata in ufficio, con un rimborso di  700 euro mensili più mensa aziendale. Ero molto contenta: la passione per il mondo delle risorse umane c'è sempre stata, rafforzandosi con lo studio di alcuni esami come Diritto del Lavoro; ho anche frequentato dei corsi sui contratti ex lege e diversi seminari organizzati dall'Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia di Parma.
Dopo i primi tre mesi di stage, ci siamo accordati per una proroga di altri sei mesi, che ho concluso giusto a ridosso della mia laurea specialistica, nel luglio 2011. Per la mia tesi ho scelto un tem
a a me vicino: il ruolo della Protezione civile durante il terremoto che colpì l'Irpinia nel 1980. È stata un po' la prosecuzione dell'elaborato di primo livello, per il quale ho svolto una dettagliata disamina dei cosiddetti «
provvedimenti contingibili ed urgenti» presi all'epoca dagli enti locali. L'obiettivo in sostanza è stato quello di rendere un po' più chiare tematiche che di chiaro, purtroppo, legislativamente hanno ben poco, in quanto lasciano ampi poteri discrezionali a soggetti coinvolti. Chi l'avrebbe mai detto che il terremoto mi avrebbe seguita anche in Emilia! Qui le scosse del maggio scorso per fortuna si sono fatte sentire in maniera decisa solo un paio di volte e, a parte la paura, che non va ancora via, non si percepisce troppo allarmismo. La sede Parmalat di Collecchio per altro non ha subito alcun danno; solo in due circostanze abbiamo evacuato gli uffici per precauzione.
Nel frattempo infatti gli uffici di Collecchio sono diventati il mio luogo di lavoro. Al rientro dai giorni di permesso per la laurea sono stata convocata per un colloquio con il responsabile della gestione del personale, che mi annunciava la volontà di assumermi a supporto dell'HR manager e del responsabile delle Relazioni sindacali e contenzioso.  Avrei svolto compiti di redazione e mantenimento di report per valutazioni e decisioni strategiche nella gestione delle risorse umane. Ed eccomi assunta a tempo determinato, fino a fine luglio, presso una delle aziende che ha fatto la storia italiana e che, oltre ad essersi risollevata da una grave condizione finanziaria, oggi assicura anche ai giovani, come la sottoscritta, la possibilità di iniziare a lavorare e crescere professionalmente. La mia Ral ammonta - come da contratto nazionale alimentaristi - a poco più di 23mila euro all'anno. È un impiego a tempo - è anzi in scadenza - e questo non mi permette di fare progetti a lungo termine, ma per il momento sono soddisfatta di quello che ho imparato e in generale della mia vita. In Basilicata i miei amici, come tutti, per lo più sono alla ricerca di un lavoro che dia le sicurezze sperate, ma è molto difficile. Io mi sono trasferita a Parma e alla fine sono rimasta qui. Mi ritengo fortunata ad aver fatto esperienza in Parmalat. Del resto è in Italia che mi piacerebbe acquisire le giuste competenze, motivo per cui non ho mai pensato di mandare il mio curriculum all'estero. Ci vado solo in vacanza!

Testo raccolto da Annalisa Di Palo

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