Job Marathon: appuntamento a Milano sabato 6 giugno per costruire un mosaico di parole sul tema del lavoro

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 05 Giu 2009 in Notizie

Una maratona di lettura dedicata a un tema di questi tempi – o meglio, in ogni tempo – molto sentito: il lavoro. L’idea della Job Marathon è di Rosanna Santonocito (nella foto), giornalista da vent’anni in forza al Sole 24 Ore e infaticabile animatrice di JobTalk, il blog di Job24. «In realtà sono stata ispirata da Paola Calvetti, scrittrice bravissima, autrice di Noi due come un romanzo. Lo scorso San Valentino lei aveva presentato il suo romanzo con una formula originale: alla presentazione aveva invitato tutti a leggere le pagine dei libri a cui erano più affezionati, che parlassero d’amore. Ne era venuto fuori un evento talmente bello che abbiamo deciso di ripetere l’operazione, mettendo il lavoro al posto dell’amore. Del resto, parafrasando Raymond Carver, l’amore e il lavoro sono due argomenti su cui tutti hanno qualcosa da dire e da raccontare».
Insomma, tutti in fila a leggere qualche pagina del libro preferito, che sia romanzo o saggio, poesia o addirittura testo di una canzone: l’importante è che affronti, da qualsiasi punto di vista, il tema del lavoro. Due – tre minuti a testa, l’equivalente di un paio di pagine: «Ma l’importante non è tanto venire a leggere la propria storia» sottolinea Santonocito «quanto a sentire gli altri. L’obiettivo è contribuire a costruire un mosaico di flash sul lavoro».
Già oltre cento persone hanno confermato che ci saranno: scrittori, studenti, avvocati, precari, giornalisti, tutti insieme per mettere il proprio tassello nel mosaico. Se si digita
«Job Marathon Sole 24 Ore» su Google, oggi, escono quasi 5mila risultati: «Una bella soddisfazione» sorride la giornalista: «Internet è stato un alleato prezioso per l’organizzazione di questa iniziativa: con Facebook, Twitter, i blog queste cose prendono vita immediatamente».
Tra i partecipanti anche il giuslavorista Pietro Ichino (nella foto a destra), senatore del Partito democratico, che alla Repubblica degli Stagisti svela: «Leggerò due brani tratti da La chiave a stella; uno, molto breve, in cui Primo Levi parla del lavoro come fonte principale della felicità della persona umana; un altro, di tre minuti, in cui pone a confronto il lavoro dell’operaio impiantista con quello dello scrittore. Perché? Perché sono tra le cose più belle che io abbia mai letto sul lavoro umano; e perché vorrei richiamare e rendere omaggio al mondo di valori di cui Primo Levi è un grande simbolo».
E poi tanti altri nomi noti e meno noti: a meno che il brano non sia extrafamoso, ciascuno dovrà fare una piccola introduzione per spiegare la scelta e contestualizzare il testo che si appresta a leggere. «Il bello starà proprio nella varietà» incalza Santonocito «l’argomento "lavoro" verrà presentato nel modo più vario, con tanti stili, linguaggi, ambientazioni diverse».
Gli scrittori avranno diritto al "doppio turno", cioè potranno leggere sia un brano tratto da un loro libro sia qualcos’altro. Così per esempio  Fabrizio Buratto proporrà il suo Curriculum atipico di un trentenne tipico e poi La giornata di uno scrutatore di Italo Calvino, Luigi Furini andrà dritto al centro del tema con Volevo solo lavorare e proseguirà con Il lavoro non è una merce di Luciano Gallino,
Antonio Rimassa leggerà Generazione 1000 euro scritto un paio d'anni fa insieme ad Antonio Incorvaia e poi probabilmente Lavorare piace di Alain De Botton, uscito da pochi giorni in libreria. E se due persone si dovessero presentare con lo stesso libro? «In quel caso chiederò semplicemente che leggano due brani diversi!».
A fare gli onori di casa una società di consulenza, PricewaterhouseCoopers, che con il Sole 24 Ore condivide la sede (un palazzo progettato da Renzo Piano) e con la Repubblica degli Stagisti il progetto del Bollino OK Stage (è stata una delle prime ad aderire all’iniziativa, sottoscrivendo la Carta dei diritti dello stagista).
Maestro di cerimonie, ovviamente, Rosanna Santonocito, che svela solo una delle letture che ha in mente di proporre: Stupore e tremori di Amélie Nothomb. «Il mio libro preferito sul lavoro, molto dark: mette a fuoco il rapporto di odio-amore tra una giovane donna disastrosa, anoressica, con la sua capa che invece è perfetta»

L’appuntamento è sabato 6 giugno a partire dalle 15:00 a Milano, in via Monte Rosa 91 (la fermata più vicina della metropolitana è Lotto, sulla linea rossa). La Repubblica degli Stagisti ci sarà, e voi?
Per preannunciare la vostra presenza basta mandare una email all’indirizzo jobtalk@ilsole24ore.com oppure JobMarathon@it.pwc.com

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