«Giovani e lavoro, il mercato oggi cerca profili tecnici e commerciali»: intervista a Laura Cassetta, project manager di Fiera Incontro

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 03 Dic 2009 in Interviste

Laura Cassetta, padovana, ha 31 anni e una laurea in Conservazione dei beni culturali all'università Ca' Foscari di Venezia. Dal 2006 è project manager di Incontro, la fiera del lavoro in questi giorni in corso a Vicenza. Un ruolo le ha permesso un contatto diretto e quotidiano con giovani e imprese: la Repubblica degli Stagisti le ha chiesto di dare qualche consiglio a tutti coloro che in questo periodo si mettono alla ricerca di un lavoro, magari partecipando proprio ad una fiera per lasciare il proprio curriculum e sperare che il contatto si trasformi in un colloquio e poi in una proposta.

Alla vostra fiera partecipano sia aziende private sia enti pubblici: c'è differenza nell'offerta occupazionale di queste realtà?

Attualmente anche gli enti pubblici del Veneto soffrono il blocco delle assunzioni imposto dai provvedimenti dell’esecutivo nazionale e dai tagli di bilancio; dall’altro lato, è tutt’ora in corso un lento processo di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato impiegati negli anni scorsi. Per cui, in definitiva, la domanda di lavoro espressa dalla pubblica amministrazione è davvero residuale. Anche le imprese purtroppo soffrono la crisi: la domanda di lavoro oggi si concentra su ingegneri, fisici, laureati in materie economiche e scientifiche, periti industriali, profili professionali tecnici e commerciali. C'è una buona richiesta poi anche nel settore dei servizi alla persona, come per esempio
infermieri e operatori socio sanitari.
Come sta reagendo il nordest alla crisi?
Si è momentaneamente arrestata la dinamica occupazionale che aveva caratterizzato il nordest dalla seconda metà degli anni novanta  al primo semestre del 2008. La regione nordestina però sta “resistendo”, utilizzando al meglio gli ammortizzatori sociali e tentando di mantenere il proprio patrimonio di risorse umane. Dall’altro lato, è alla ricerca di nuovi prodotti e nuovi mercati.
Come possono affrontare la crisi i giovani in cerca di lavoro?
Tenendo conto della prevalente domanda di lavoro del mercato e adeguando le proprie competenze professionali. Ma anche con un notevole spirito di adattamento... almeno in questa fase.
Un consiglio ai giovani che devono scegliere a quale scuola o università iscriversi.
Sapere coniugare la propria vocazione con le dinamiche e le tendenze del mercato del lavoro. Impegnarsi sulla conoscenza delle lingue, la capacità e lo spirito di relazione e comunicazione, la disponibilità  a imparare, cercando di fare più esperienze - con un'attenzione particolare alle professioni tecniche e commerciali. E per completare il quadro, io consiglierei a tutti di usare al meglio i siti di recruitment e orientamento e le fiere di settore.
Un suggerimento invece a chi il percorso formativo l'ha già terminato, e si affaccia al mondo del lavoro.
Per loro è utile condurre un'analisi sul mercato del lavoro della propria regione e individuare quelle aziende e quelle realtà imprenditoriali o professionali che possono costituire uno sbocco
coerente rispetto al proprio corso di studi. Bisogna sempre vagliare più proposte ed essere disponibili a fare più esperienze, anche di stage, ma con la determinazione e la volontà di sfruttarle per orientarsi e formarsi in un contesto lavorativo utile.

Eleonora Voltolina


Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
- Fiera Incontro a Vicenza giovedì 3 e venerdì 4 dicembre: la Repubblica degli Stagisti al convegno «I contratti del primo lavoro di neodiplomati e neolaureati»

Community