Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Giulia Rabito, assunta prima con contratto a scadenza e dopo a tempo indeterminato nella direzione Acquisti di Leroy Merlin, a Milano.
Ho 25 anni e sono nata e cresciuta a Milano. La mia passione per le lingue straniere mi ha spinto a iscrivermi al liceo linguistico, dove ho studiato inglese, francese e tedesco. La mia famiglia non mi ha mai influenzata nella scelta degli studi, e anzi ha sostenuto le mie attitudini permettendomi di visitare spesso l'estero in vacanza-studio già da quando avevo 13 anni. Dopo il diploma, nel 2007, ho deciso di iscrivermi a Scienze linguistiche alla Cattolica, scegliendo il curriculum "Esperto linguistico d'impresa", in modo da acquisire anche conoscenze economiche di base, sempre utili. Il primo anno accademico ho deciso di dedicarlo esclusivamente allla preparazione degli esame, poiché ho avvertito molto la differenza nel carico di studio rispetto al liceo, ma una volta preso il ritmo mi sono dedicata anche a piccoli lavoretti di hostess e promoter in occasione di fiere ed eventi, che oltre a farmi guadagnare qualcosa mi hanno permesso di conoscere tantissima gente di nazionalità e culture diverse.
Il terzo anno di università prevedeva uno stage curriculare di 250 ore, che ho utilizzato per fare esperienza nel settore che più mi piace e dove immaginavo il mio futuro professionale, l'organizzazione di eventi. Tramite il servizio stage della Cattolica ho trovato quindi un'offerta presso Cives Universi, un'associazione milanese senza fini di lucro che organizza eventi culturali umanistici. Ho sostenuto il colloquio con il presidente e sono stata subito selezionata, iniziando poi a novembre 2009. Si è rivelata un'esperienza davvero interessante e utile, seppur senza indennità, poiché mi ha permesso di vedere le dinamiche di questo settore in modo ampio e completo, e in più l'ambito umanistico mi piace. Ho visto nascere e crescere gli eventi, dal momento della scelta del tema, allo sviluppo del programma fino alla realizzazione, passando per la promozione dell'evento. Il febbraio successivo, terminato lo stage, mi è stato proposto di continuare la collaborazione, ma ho preferito rifiutare per dedicarmi a esami e tesi triennale. E perché non era possibile ricevere un compenso.
Dopo la laurea, a dicembre 2010, ero in cerca di un'altra esperienza di stage e quindi mi sono candidata per una posizione semestrale aperta presso la direzione Acquisti di Leroy Merlin a Milano. L'annuncio descriveva la posizione di assistente prodotto, per me una figura ai tempi assolutamente sconosciuta, e ne elencava le mansioni, che per me che non avevo mai lavorato in questo settore non avevano alcun significato concreto. Però l'intuito mi diceva che valeva la pena provare e sono andata ai colloqui - uno con il capo del reparto e uno con il buyer - con tanta curiosità e voglia di mettermi in gioco. Chissà, sarà stato anche l'entusiasmo, ma dopo soli pochi giorni, sono stata selezionata e ho iniziato il mio secondo stage, a distanza di un anno dalla fine del primo. Questa volta lo stage però avevo un rimborso spese di 500 euro al mese e l'accesso alla mensa aziendale. Il mio compito era supportare il buyer e l'assistente del reparto idraulica in costruzione e revisione delle gamme, preparazione di volantini e guide tematiche, gestione del parco fornitori e relazione con in punti vendita.
È stata un'esperienza incredibilmente formativa, una vera e propria palestra. Ho avuto la fortuna di trovare persone che mi hanno presa per mano e guidata in questo mondo per me completamente nuovo, avendo la pazienza di spiegarmi tutto da zero. E io cercavo di fare tesoro di tutto.
Al termine dello stage, dopo il feedback positivo dei miei responsabili, si è cercata una collocazione stabile in azienda per me, ma non è stato possibile subito. L'opportunità però si è presentata a distanza di qualche mese, quando sono stata ricontattata per una posizione a tempo determinato di 11 mesi, con un contratto di sostituzione maternità. Ovviamente ho accettato l'offerta senza pensarci un istante: il lavoro mi piaceva, l'ambiente era stimolante e familiare e per i tre mesi successivi al termine dello stage non ero riuscita a trovare nient'altro. Con immensa felicità, a dicembre 2011, sono tornata in Leroy Merlin, sempre come assistente prodotto, e ho rivissuto la positività della prima esperienza, soprattutto grazie al supporto del mio responsabile, con cui sono entrata in perfetta sintonia e di tutti i miei colleghi. So di essere stata molto fortunata per le opportunità che ho avuto e per le persone che ho incontrato e sono riconoscente nei confronti della mia azienda, anche visto il momento storico che stiamo vivendo.
E non è tutto. Lo scorso aprile sono passata a tempo indeterminato, con uno stipendio lordo di 21mila euro annuali e posso finalmente pensare a un futuro indipendente dai miei genitori, con i quali tuttora vivo. Oggi posso dire con certezza di voler continuare la mia crescita nel settore della grande distribuzione, che trovo molto dinamico e stimolante; sono curiosa di imparare e desiderosa di nuove sfide, dimostrando a tutti che nonostante la giovane età posso dare un contributo concreto.
Testo raccolto da Annalisa Di Palo
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