La Garanzia Giovani nelle regioni più svantaggiate, un bilancio

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 12 Lug 2023 in Approfondimenti

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La disoccupazione giovanile morde ai polpacci, in Italia: ma in alcuni posti più che in altri. Per questo non tutte le Regioni sono uguali: ve ne sono alcune che sono state raggruppate in un segmento specifico, il cosiddetto Asse I bis. Si tratta delle regioni meno sviluppate – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia – e di quelle in transizione, Abruzzo, Molise e Sardegna.

E allora, adesso che l’iniziativa Garanzia Giovani sta andando a chiudersi, è importante focalizzare come sia andata in particolare in queste Regioni in cui i giovani sono particolarmente bisognosi di supporto nel trovare lavoro. Giovani in senso lato, in questo caso, si potrebbe aggiungere: perché in queste regioni dell’Asse I bis il target di età nella fase due della Garanzia Giovani era innalzato fino ai 35 anni, a fronte del limite di 29 nelle altre Regioni (e di 25 nella maggior parte degli altri Paesi europei).

Over 29 che al pari della platea più giovane potevano aderire a tutte le misure attive, ovvero accoglienza, presa in carico e orientamento, anche specialistico o di secondo livello, formazione mirata all’inserimento lavorativo, assunzione e formazione, accompagnamento al lavoro e tirocini extracurriculari.

Un’altra particolarità rispetto alle altre Regioni è che in quelle dell’Asse I bis la Garanzia Giovani si “spegne” più lentamente.

In Basilicata al momento il programma Garanzia Giovani è ancora attivo ed è quindi possibile per i giovani partecipare registrandosi sul portale cliclavoro Basilicata. Nell’anno in corso l’iniziativa ha attirato un numero molto più basso di iscritti, nel 2022, infatti, i giovani lucani registrati al programma sono stati 1.063 di cui due terzi, 707 persone, hanno poi cominciato una delle misure attive. Ad oggi, invece, i registrati sono appena 175, di cui più della metà, 95 giovani, hanno poi cominciato un percorso.
«Nell’anno in corso hanno aderito e sono stati presi in carico 42 giovani tra i 29 e i 34 anni, mentre nel 2022 sono stati 213» spiega Maria Leone, dalla Direzione generale per lo sviluppo economico della Regione Basilicata. Per quanto riguarda invece le risorse a disposizione, la Basilicata in questa fase due della Garanzia ha avuto oltre 11 milioni 559mila euro, di cui più della metà, quasi 7 milioni, dedicati all’asse I bis quindi ai giovani tra i 29 e i 34 anni. In questo settore la quota maggiore di risorse – circa 4 milioni – è stata destinata ai tirocini extracurriculari, seguiti dal servizio civile nazionale con un milione circa di investimenti. Molto lontani l’apprendistato per questa categoria “over”, sia di primo che di terzo livello, con appena 50mila e 150mila euro.

Anche in Puglia la fase due della Garanzia giovani è ancora in «piena attuazione» come conferma l’assessore al lavoro Sebastiano Leo. «Come da proroga di recente concessione, il termine di conclusione delle attività previste dalle singole misure è fissato al 30 settembre 2023. Per cui è opportuno che i giovani si registrino il prima possibile per poter avere il tempo utile di beneficiare delle politiche attive previste dal Programma». Al momento non è possibile avere il dato disagreggato del solo 2022 sul numero di giovani registrati alla Garanzia, che ammonta comunque a partire dal 2014 a circa 160mila di cui l’ottantacinque per cento è stato preso in carico. «Nel 2023 secondo dati del Sistema Puglia si sono registrati in oltre 9mila giovani, di questi quasi 6mila 300 alla formazione, più di 1.500 ai tirocini e 286 all’accompagnamento al lavoro. Alla fine del 2022 circa l’85 per cento dei giovani era stato preso in carico e per la prima fase della Garanzia l’inserimento occupazionale è stato di poco più della metà del totale giovani coinvolti in un intervento di politica attiva».
«Solo per  formazione e tirocinio si stima di poter coinvolgere circa 17mila giovani pugliesi». A metà aprile le attività del programma sono state prorogate fino a fine settembre e aperte ai giovani che non studiano e non lavorano fino a 35 anni, mentre prima era solo per gli under 30. Gli oltre 100 milioni di euro avuti in dotazione nella Fase I sono stati spesi interamente, mentre non si hanno per ora aggiornamenti sulla percentuale  di spesa dei 147milioni avuti per la Fase 2.

Garanzia giovani è ancora attiva anche in Calabria: per partecipare è necessario «iscriversi al centro per l’impiego e solo successivamente aderire al Programma attraverso il portale MyAnpal», spiega l’assessore al lavoro Giovanni Calabrese. Le politiche potranno essere erogate fino al 31 ottobre, con il vincolo che «per quegli avvisi che prevedono una durata relativamente lunga, potranno essere erogati a patto che la conclusione non vada oltre il termine di fine  ottobre».
Anche qui non c’è differenziazione anagrafica rispetto alle misure a cui poter aderire, perché «seppur con requisiti differenti, i soggetti iscritti  al programma hanno, nel complesso, le medesime necessità di inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro». Dall’inizio della Garanzia Giovani gli iscritti al programma sono circa 89mila, di cui nel 2022 poco meno di 8mila mentre per quest’anno le adesioni sono ad oggi circa 3mila 500. Il dato interessante è che tutti i giovani iscritti hanno ricevuto almeno una misura e più della metà, circa 56mila, hanno potuto usufruire di due (o più) misure.
Ma salta all’occhio un dato: la stragrande maggioranza degli aderenti appartiene alla fascia medio alta di età. L’anno scorso «i calabresi tra i 29 e i 34 anni che hanno aderito al Programma sono stati 5mila 637, mentre nei primi quattro mesi di quest’anno circa 3mila». Questo significa la quasi totalità delle adesioni nell’anno scorso e più di due terzi per l’anno precedente. Le risorse ricevute per l’intero programma, quindi sia l’asse I che l’asse I bis, sono di quasi 125 milioni di euro di cui 88 milioni a gestione diretta e ad oggi la spesa complessiva è quasi totale, di circa 80 milioni.

Anche in Sicilia la Garanzia Giovani è ancora attiva e si può partecipare registrandosi nel portale dedicato. Al momento, però, «risulta ancora possibile registrarsi per partecipare al programma  esclusivamente per essere avviati alla misura formativa dell’Avviso 2/2020, ovvero per le competenze informatiche o linguistiche» spiega l’assessora al lavoro Nuccia Albano:
«Tutte le altre misure sono state attivate e ultimate entro il 31 dicembre 2022, ad eccezione della misura dei tirocini extracurriculari che poteva essere avviata entro la stessa data e quindi alcuni tirocini sono ancora in corso con scadenza entro fine giugno, ma non ne possono essere più attivati di nuovi», precisa l’assessore.
Nel corso del 2022 si sono registrati 20mila 115 giovani e di questi hanno aderito alle misure del programma in 17mila 940, di cui però solo 10mila e mezzo sono stati effettivamente avviati alle varie misure del programma. Nell’anno in corso, invece, le  registrazioni sono state quasi nulle, poche decine. Gli over 29 precisa l’assessore, «Erano target esclusivo per l’avviso 5/2020 relativo al sostegno all’autoimpiego e autoimprenditorialità». Non è possibile al momento avere il dato disaggregato dei partecipanti over 29. Per attuare il piano sono stati stanziati complessivamente 174 milioni e 300mila euro, ma si è ancora in fase di verifica delle somme spese.

La Sardegna si trova in una posizione leggermente diversa rispetto alla Sicilia, visto che fa parte dell’Asse 1 bis, ma non come regione meno sviluppata bensì in quanto “in transizione”. Al momento sono attivi i servizi di accoglienza, presa in carico e orientamento specialistico e le attività formative e i tirocini, ma gli avvisi per questi ultimi sono chiusi quindi non è più possibile iscriversi. Per partecipare si può procedere o sul sito nazionale dell’Anpal o sul sito dedicato della Regione Sardegna. «L’adesione al programma è ancora attiva e sono sempre attivi i servizi presso i centri per l’impiego per le fasi di accoglienza, presa in carico e orientamento specialistico. Per le altre schede al momento gli avvisi sono tutti chiusi» spiega Cristiana Paolotti, per la segreteria tecnica del Programma Garanzia giovani in Sardegna.
Per quanto riguarda il caso specifico dell’Asse 1 bis, ovvero gli over 29, «è in fase di definizione la contrattazione per  la pubblicazione dell’avviso dedicato». Il totale risorse assegnate in prima e seconda fase è pari a 81 milioni e 760mila euro e di queste sono state rendicontati quasi 37 milioni, ovvero circa il quaranticinque per cento. In questa seconda fase della Garanzia Giovani sono state più di 18mila le adesioni alla misura di accompagnamento al lavoro  e sono stati sottoscritti 10mila patti di attivazione per i giovani fino a 29 anni, mentre i destinatari dell’orientamento specialistico sono stati circa 1.500. Quando invece si parla di soggetti coinvolti negli avvisi, gli ammessi ai corsi sono stati circa 800 per la formazione mirata e 347 per il reinserimento dei giovani tra i 15 e i 18 anni in percorsi formativi, mentre i destinatari dei tirocini sono stati 1.358. Prendendo invece in considerazione i dati di realizzazione dell’Asse 1 bis sempre nel 2022, sono stati sottoscritti circa 3mila patti di attivazione, quindi meno della metà delle adesioni, mentre gli ammessi ai corsi sempre tra i 29 e i 34 anni sono stati circa 1.800 per la formazione mirata all’inserimento lavorativo. Invece per l’anno in corso sono stati presi in carico 171 giovani fino a  29 anni e 155 tra i 29 e i 34. Mentre, per quanto riguarda solo gli under 30, quelli che hanno cominciato un tirocinio sono 425.

Fin qui le risposte ottenute. Non sono giunte invece conferme ufficiali da Campania, Abruzzo e Molise.

In Campania il sito dedicato alla Garanzia Giovani presenta aggiornamenti fermi a inizio 2022. Sul sistema informativo istruzione lavoro e formazione, invece, l’ultima notizia  riguarda la chiusura delle adesioni alla Misura di “accompagnamento al lavoro” lo scorso 15 maggio. Per quanto riguarda le risorse ottenute per la fase due, in Campania ammontano a 181 milioni 450mila euro, di cui la quota in assoluto più alta, 55 milioni, per tirocini extracurriculari, e di questi più della metà – 33 milioni – per gli over 29. La seconda misura con più risorse era proprio l’accompagnamento al lavoro; ora è terminata. Sul portale Cliclavoro regionale sono ancora presenti molte offerte all’interno del programma Garanzia Giovani per percorsi di apprendistato e per lavoro a tempo determinato.

Anche l’Abruzzo rientra nell’asse 1 bis per l’attuazione della Garanzia giovani come regione in transizione. Le risorse ricevute per l’attuazione del piano in questa seconda fase ammontano a 26 milioni 800mila euro di cui 12 milioni sull’asse 1 e circa 15milioni sull’asse 1 bis. Nella programmazione regionale la cifra più alta di spesa, 13 milioni, è per l’attuazione dei tirocini extracurriculari solo per l’asse 1 bis, quindi per gli over 29.  Circa un mese fa, il 30 maggio, sono stati modificati i termini per la misura della presa in carico, stabilendo la conclusione al 31 dicembre 2023.

Ultima regione di questa carrellata tra quelle rientranti nell’asse 1 bis come regione in transizione è il Molise. Le risorse totali avute per l’attuazione della fase II ammontano a circa 2milioni 400mila euro. La misura dedicata ai giovani fino ai 34 anni era la formazione mirata all’inserimento lavorativo per cui sono stati stanziati un milione di euro.

Anche in questo caso, come per le regioni "normali" bisognerà vedere a fine anno il bilancio totale tra finanziamenti ricevuti e spese sostenute per capire quanto la Garanzia Giovani abbia, nella sua seconda fase, inciso nell'accesso al mondo del lavoro. E, soprattutto, verificare quanto questa misura europea sia stata in grado di facilitare un'occupazione stabile nel medio e lungo periodo.


Marianna Lepore


Foto di apertura di
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