Il gruppo EY, colosso del settore della consulenza, organizza due giornate dedicate ai giovani, intitolate “Meet the future”. Il 13 giugno a Milano e il 27 giugno a Roma riunirà 100 giovani, studenti e neolaureati, offrendo loro un pomeriggio di full immersion nelle attività di “advisory”.
«È la prima volta che lo facciamo» racconta Annalisa Lucarelli, responsabile Recruiting ed employer branding di EY, alla Repubblica degli Stagisti: «L'obiettivo è quello di presentare la nostra service line advisory agli studenti, che potenzialmente potrebbero essere i nostri stagisti e dipendenti di domani. Negli ultimi tempi il nostro settore Advisory ha cambiato pelle: se prima la consulenza che svolgevamo per i nostri clienti era più incentrata in ambito di processo, adesso è più strategica e in ambito digital».
EY ha infatti deciso di «cavalcare l'onda del digital: soprattutto in questo momento siamo la società di consulenza che più di tutti si sta specializzando in questo segmento».
Ma attenzione a non cadere in errore: per candidarsi per questo tipo di attività non è necessario avere una competenza specifica in informatica. «Noi non cerchiamo programmatori» conferma Lucarelli: «I progetti che seguiamo sono di consulenza strategica in ambito digital. Dunque abbiamo bisogno di ingegneri ed economisti e anche di persone con formazioni diverse, come per esempio studenti di marketing, data scientists. Digital vuol dire anche social media management, analisi di big data.
Il lavoro in advisory è molto vario: «Si può andare a fare consulenza in ambito di performance improvement, per migliorare l'efficienza delle performance aziendale» elenca Lucareli «piuttosto che in cyber security, quindi per prevenire gli attacchi hacker. La cosa importante da tenere a mente è che il digital pervade le nostre vite. Non ci riguarda solo quando guardiamo la tv satellitare: per fare un esempio, è anche l'ente sanitario che deve proteggere le analisi del sangue dei propri pazienti da attacchi di hackeraggio! Le imprese ci contattano perché li aiutiamo a digitalizzare i processi, per esempio i procedimenti paperless».
Le due giornate “Meet the future” in programma a Milano e a Roma serviranno «a farci conoscere e a incontrare gli studenti: noi abbiamo ogni anno tante posizioni aperte, ed è importante trovare modi per entrare in contatto con le persone in maniera diretta». E attenzione perché “tante posizioni aperte” non è un modo di dire: solo l'anno scorso EY ha ospitato 562 stagisti, assumendone il 71% al termine del percorso formativo, e in aggiunta a questi ha anche assunto 477 giovani senza passare attraverso lo stage.
Possono candidarsi gli studenti e i neolaureati (da meno di 12 mesi) di corsi di laurea magistrale in Economia e Ingegneria, Informatica (meglio ancora se con una tesi in ambito digital), nonché studenti di master in Digital communication, Data analytics, Sales and marketing e Data science.
Un appello speciale, da donna a donna, Annalisa Lucarelli lo rivolge alle studentesse e neolaureate: «In EY siamo molto attenti ai temi di diversity, e anche nelle nostre assunzioni cerchiamo sempre il gender balance. Ma non dobbiamo nasconderci che le ragazze sono un po' titubanti a candidarsi per posizioni ed eventi di questo tipo. Quindi il nostro consiglio è: credete in voi stesse e nelle vostre capacità, non fate l'errore di autolimitarvi. Noi siamo in cerca di voi, e vorremmo che ci fosse una folta rappresentanza femminile a questi nostri eventi: ma non potremo riuscirci se non riceveremo un congruo numero di candidature da parte di giovani donne. Fatevi sotto, non abbiate timore, e noi sapremo valorizzarvi».
Per proporre la propria candidatura per l'evento di Milano, in calendario la prossima settimana - lunedì 13 giugno - il tempo è agli sgoccioli: la deadline è fissata per domani, martedì 7 giugno. Qualche giorno in più invece per candidarsi all'evento di Roma: c'è tempo fino a mercoledì 15 giugno. Ciascuno dei due eventi durerà mezza giornata, dalle 14 alle 19, e «non sarà un convegno, ma una occasione di “lavoro” vero e proprio» assicura Annalisa Lucarelli: «Agli studenti daremo la possibilità di simulare un progetto di advisory come quelli che quotidianamente seguono i nostri consulenti. Gli eventi avranno luogo in spazi di coworking, noi valuteremo le candidature e sceglieremo per ciascuna delle giornate 100 candidati.
Durante queste cinque ore i ragazzi ascolteranno una introduzione di Andrea Paliani, partner di EY alla guida della Service line Advisory, e poi verranno divisi in squadre di circa 12 elementi ciascuna e “giocheranno” simulando la risoluzione di un caso. Ad ogni squadra sarà associato un mentor di EY.
«Non è una competizione, dunque alla fine del pomeriggio non ci sarà una squadra vincitrice» ci tiene a specificare la Lucarelli: «Tutti i team avranno l'occasione di raccontare come hanno risolto il caso e verrà fatta una sessione di debriefing insieme. L'importante per noi è che sia un momento di apprendimento per i ragazzi, vogliamo dar loro un valore aggiunto per iniziare a conoscere il mondo della consulenza. Riceveranno un ritorno su cosa hanno fatto ben ma anche eventualmente su cosa non è andato, che potrà servire loro anche per eventuali colloqui futuri».
L'evento si concluderà con un aperitivo di networking. Che aspettate a candidarvi?
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