L'exponential recruting arriva all'università di Palermo: il racconto di due giovani che così sono entrati in Bip

Scritto il 25 Ott 2016 in Notizie

BIP - Business Integration Partners buone opportunità Politecnico di Milano recruiting università di Palermo università e lavoro

Un modo completamente nuovo di fare un colloquio di lavoro: una procedura iper-accelerata che porta i candidati a passare un'intera giornata con i selezionatori, impegnandosi in attività di gruppo eclettiche. La Repubblica degli Stagisti aveva raccontato questa novità inventata dalla società di consulenza Bip sulla base del “design thinking”, chiamata “exponential recruiting”, già lo scorso giugno, in occasione del primo evento sperimentale di questo tipo all'università di Trento. Da allora c'è stata un'altra tappa, a metà settembre al Politecnico di Milano (da cui è stato tratto anche un bel video), e una terza avrà luogo a Palermo proprio oggi, martedì 25 ottobre: su una settantina di candidati, sono stati selezionati 24 profili a cui verrà data la possibilità di partecipare.
 
Ma com'è vivere quest'esperienza dal di dentro? La Repubblica degli Stagisti lo ha chiesto a due ragazzi per i quali la tappa milanese di “exponential recruiting” ha rappresentato l'occasione di entrare in Bip - una delle aziende che fanno parte dell'RdS network, assicurando ottime condizioni di stage e abbracciando una filosofia che pone la responsabilità sociale al centro della costruzione del rapporto con stagisti e giovani dipendenti.
 
«Mi ero candidato con l’aspettativa di entrare in una società di consulenza, un’ottima palestra per la carriera lavorativa» racconta Stefano Viganò, 26enne ingegnere gestionale di Renate, in provincia di Monza-Brianza: «La giornata di exponential recruiting è stata molto bella e interessante: una forma di selezione che non avevo mai provato e che mi ha coinvolto parecchio».
 
Stefano è arrivato di fronte ai recruiter di Bip con una buona conoscenza del portoghese (grazie a un Erasmus di sei mesi a Coimbra, in Portogallo) e una piccola ma significativa esperienza lavorativa, uno stage di sei mesi svolto tra la fine della triennale e l'inizio della specialistica presso Brooks Brothers. Ma nell'exponential recruiting, ancor più che il curriculum, valgono le doti relazionali, le risposte a stimoli imprevisti, la capacità di far emergere all'interno del team le proprie doti. Un impatto nuovo.
 
«Mi sono candidata all’opportunità di Bip tramite il Career Service, il nostro canale di contatto con le aziende. Avevo letto sul portale di questa opportunità e l’ho colta» racconta Gloria Perrini: «Speravo di essere scelta: in fondo è stata pur sempre una competizione in cui mi sono messa in gioco».
 
25 anni, originaria di Taranto e cresciuta in Sicilia, a 18 anni Gloria ha fatto fagotto ed è salita a Milano, si è iscritta al Politecnico e qui ha fatto triennale e specialistica, intervallando allo studio alcuni periodi all'estero - in Inghilterra e Olanda - per imparare bene le lingue. Anche lei aveva già all'attivo uno stage - in GDF Suez, oggi Engie - che le è servito per raccogliere materiale per la sua tesi di laurea specialistica, dedicata ai modelli di business nella generazione distribuita di energia approfondendo il caso dello Shared Solar.
 
Ma in cosa si differenzia l'exponential recruiting da una serie di colloqui tradizionali? Avendo già sostenuto colloqui di selezione in passato, Stefano ha potuto confrontare i metodi: lui per esempio aveva già svolto «lavori di gruppo con discussioni» in precedenti colloqui, ma le «richieste improvvise durante i lavori di gruppo da risolvere in poco tempo» sono state una novità assoluta.
 
«Mi hanno colpito in particolare la presenza degli antropologi, il clima sereno
» dice Gloria: «l’organizzazione delle attività e le empathy card» che vengono usate per approfondire la conoscenza dei candidati dal punto di vista personale, per indagare cosa è importante per loro nella vita di tutti i giorni. «Dei selezionatori di Bip ricordo sopratutto il sorriso. Penso che anche solo la mimica facciale aiuti a mettere a proprio agio le persone e a motivarle; allo stesso tempo con le informazioni che ci fornivano sui lavori di gruppo, sullo scopo della giornata e sull’azienda trasmettevano un’ottima energia, per spingere a dare il massimo».
 
Il Politecnico, nell'aprire il bando per le candidature, aveva mantenuto il riserbo sulle modalità di svolgimento dell'exponential recruiting; così per i ragazzi tutta la giornata è stata un susseguirsi di sorprese. «Le uniche informazioni che avevo erano che sarebbe stato un assessment dalle 9 alle 17» conferma Gloria: «Il giorno prima dell’evento però ho letto sulla Repubblica degli Stagisti un articolo sull’Exponential avvenuto a Trento. L’articolo non specificava le attività, ovviamente, però sottolineava la particolarità di questa tipologia di colloquio e che i ragazzi scelti avevano ottenuto e firmato il contratto in giornata».
 
Un effetto sorpresa in grado di scatenare effetti positivi: «Nel mio gruppo di lavoro c’era collaborazione: secondo me il fatto di non essere preparati alle attività della giornata» riflette Gloria «fa sì che si crei un clima di empatia tra i partecipanti».
 
Alla fine della giornata tutti hanno ricevuto un sms con l'esito della selezione. «Fare il colloquio e la sera poter dire ai tuoi genitori, che ti hanno supportato moralmente ed economicamente durante il percorso universitario fuori sede, di avere un contratto in mano è davvero molto emozionante e soddisfacente. Ed efficiente!» nota Gloria.
 
Lei e Stefano hanno iniziato il 10 ottobre il loro stage in Bip, insieme ad altri giovani: «Siamo stati accolti dalla recruiter che ci ha dato tutte le informazioni necessarie per iniziare» ricorda Gloria: «Ed è venuto a darci il benvenuto uno dei tre co-fondatori dell’azienda: un gesto inaspettato che ho apprezzato molto».
 
«Nei primi giorni in sede mi hanno mandato del materiale da leggere relativo al progetto dove sarei stato inserito» racconta Stefano: «Sono ancora nella fase iniziale in cui sto capendo di che lavoro si tratta. In questi giorni sono stato a fianco ad alcune persone e ho visto quello che stanno facendo, in modo da farmi un’idea dei progetti che Bip sta svolgendo presso il cliente. Ho iniziato a fare i primi lavori con Excel e PowerPoint. Il mio referente lo vedo tutto il giorno… e alcune volte sono seduto vicino a lui!»
 
«Nella mia giornata tipo per ora comincio con un incontro mattutino con il mio referente di progetto, per definire gli obiettivi e le attività da fare durante il giorno. Poi partecipo a riunioni con il cliente, preparo documenti, e faccio un training con i colleghi» aggiunge Gloria: «Quella dell'exponential recruiting è stata un’esperienza divertente, il tempo è volato. È una simulazione a tutti gli effetti di un ambiente di lavoro: dovrebbero farla tutti i neolaureati».
 
Tutti tutti ancora no, ma certamente per i 24 dell'università di Palermo che lo faranno oggi sarà un'occasione del tutto particolare.

Community