Il Comune di Milano invita i giovani lunedì 10 ottobre all'«Happy hour Welcome talent»: per progettare insieme nuove politiche che rendano Milano «una città per giovani»

redazione

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Scritto il 10 Ott 2011 in Notizie

Cos'ha Milano meno di Londra, Parigi, Bruxelles? Perchè l'estero esercita un fascino tanto forte sui giovani italiani? stageLe risposte sono molte: migliori opportunità, minore gerontocrazia, stipendi più alti, sistemi di welfare più inclusivo, servizi più efficienti. Per questo tanti, troppi giovani italiani una volta conclusi gli studi scelgono di fare la valigia e trasferirsi all'estero: le ultime stime parlano di almeno 50mila giovani under 40 ogni anno.
La nuova amministrazione comunale di Milano si è posta un obiettivo: lavorare per rendere la città più attraente e appetibile per i giovani talenti, specialmente per gli italiani che oggi vivono all'estero e che vorrebbero fare rientro in patria. Dotare Milano di servizi e progetti in grado di convincere anche i più scettici a scommettere su un atterraggio ai piedi della Madunina, magari sulla spinta dei vantaggi della legge Controesodo.
Come primo passo in questa direzione,
l'assessorato al Lavoro insieme alla neonata onlus Italents organizza per oggi lunedì 10 ottobre un "Happy Hour welcome talent!", con la collaborazione dell'associazione Controesodo e la partnership di Campari e di Expo 2015. Un evento all'insegna dell'informalità per raccontare e spiegare i vantaggi della legge, che prevede importanti sgravi fiscali per chi dopo un periodo all'estero decida di far rientro, ma anche - sopratutto - per ascoltare e assorbire idee, consigli, proposte da tutti i giovani che abbiano qualcosa da dire in proposito. In primis coloro che sono già rientrati, ma non solo.
stageL'assessore Cristina Tajani, 31 anni, spiega così l'urgenza della volontà di intervenire su questo tema: «Milano è la principale piattaforma di partenza dei "talenti" italiani che, a volte per scelta, più spesso per mancanza di alternative, prendono la via dell’estero». Ma in questo modo per l'Italia si realizza una perdita netta, un'emorragia di intelligenze, energie e "capitale umano" che dopo i percorsi formativi nelle nostre scuole e università vanno a portare le proprie competenze altrove. 
«Vogliamo che Milano possa essere anche una pista di atterraggio e ritorno», dice la Tajani, mettendosi alla testa di una ripartenza del sistema Italia basata su merito, trasparenza, opportunità e fiducia alle giovani generazioni. «Siamo impegnati perché l’Italia e Milano, nonostante la grave situazione di crisi, possano tornare ad essere attraenti per le professionalità del mondo»: e per farlo l'assessore chiede un contributo concreto alla «community dei "ritornati" e a chiunque voglia contribuire» per aiutare il Comune di Milano «a progettare le politiche di attrattività per il futuro».
L'appuntamento è a Milano in via Rovello 2, dall'ingtesso del Chiostro Piccolo Teatro Grassi, al primo piano in una delle sale di Expo 2015, alle 18.
All'evento saranno presenti, oltre a Cristina Tajani, anche la 36enne parlamentare Alessia Mosca, insieme a Guglielmo Vaccaro promotrice della legge Controesodo, e Alessandro Rosina, 43 anni, presidente di Italents. Ma soprattutto saranno presenti i diretti interessati - espatriati, già rientrati, in procinto di partire, in procinto di tornare - che racconteranno la propria storia di rientro e le aspettative, le richieste, le proposte che vogliono avanzare per rendere di nuovo Milano una città per giovani.
In un Paese che si lamenta quasi sempre per la distanza dei cittadini dalle istituzioni, poter parlare in una situazione informale, con un bicchiere di vino in mano, dei problemi e delle esigenze di una generazione e stimolare i rappresentanti delle istituzioni suggerendo le rotte da percorrere e gli obiettivi da perseguire è un'occasione da non farsi scappare.

 


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