Ilaria Mariotti
Scritto il 16 Apr 2019 in Notizie
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Giovani viziati, scansafatiche. La verità è invece che i ragazzi hanno spesso idee da mettere in pratica, ma a mancare sono i mezzi. Quest'anno la Legge di bilancio ha aumentato i fondi da distribuire per le loro iniziative: «venti milioni in più, che stiamo cercando di incrementare» ha fatto sapere Vincenzo Spadafora, sottosegretario con delega ai giovani, all'evento di presentazione dei nuovi bandi europei gestiti dall'Agenzia nazionale giovani, a fine marzo, nei teatri di Cinecittà a Roma. Una vera e propria festa, con atmosfera da discoteca, spettacoli circensi e band sul palcoscenico, in diretta anche sui social con l'hashtag #oggiprotagonisti. Presenti Domenico De Maio, direttore Ang, il vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio e Spadafora, che ai seicento ragazzi provenienti da tutta Italia hanno illustrato i dettagli delle nuove opportunità per il 2019 promosse dal Dipartimento per le politiche giovanili.
Lo hanno fatto da una consolle radio, aiutati dalle speaker della nuova emittente Ang radio partita proprio per l'occasione - «avevamo un ufficio dismesso con un'attrezzatura radiofonica e l'abbiamo fatta ripartire», ha raccontato De Maio. «Sono due i progetti europei a cui partecipare» ha spiegato il direttore Ang. Il primo è Erasmus+, programma europeo che fa da contenitore sia al più famoso Erasmus, sia a un altro troncone «che si differenzia per il fatto che è rivolto ai soggetti più svantaggiati, quindi a chi non frequenta l'università». A questi ultimi bandi, che sono quelli gestiti per l'Italia da Ang, possono partecipare i gruppi costituiti in associazioni «che svolgono attività di qualunque tipo, come per esempio la riqualificazione urbana». In ballo ci sono per il 2019 12 milioni di fondi, che Ang deve distribuire tra le diverse iniziative. La bellezza di questo progetto sta nel fatto che «le esperienze in questo modo si fanno in mobilità, viaggiando, ed è così che si acquisiscono nuove competenze e ci si ricalibra ripartendo da un nuovo obiettivo» ha commentato De Maio.
La seconda tranche di fondi europei confluisce invece nel Corpo europeo di solidarietà. «La caratteristica di questo bando è che possono partecipare anche gruppi informali di giovani, senza l'intermediazione di un'associazione». E di nuovo a essere ammesse sono attività di ogni genere, «dal digitale, ai laboratori artistici, alle radio» specifica De Maio. Si possono avere «fino a 10mila euro a progetto», un piccolo budget «che però può servire a portare avanti idee per esempio sul proprio territorio».
L'Agenzia giovani dà anche una mano a chi non conosce le tecniche di progettazione, o non ha le competenze per redigere un business plan: «Ci sono dei coach a disposizione, con un calendario per prendere appuntamento, perché scopo della nostra organizzazione è proprio dare concretezza ai programmi europei, avvicinandoli ai potenziali beneficiari». Renderli insomma comprensibili e aiutare i giovani a usufruirne, un passaggio non scontato e soprattutto auspicabile, considerato come ogni anno vadano disperse grandissime quote di risorse europee perché sconosciute o – appunto – perché non si sa come richiederle.
«Le prossime scadenze sono il 30 aprile e il primo ottobre». Ci si registra «come si farebbe per un social network, si invia il progetto e nel giro di tre o quattro mesi si riceve una risposta». E, assicura De Maio, «non servono raccomandazioni». Nella stessa direzione va anche il bando Fermenti indetto dal Dipartimento per le politiche giovanili, in cui sono confluiti 16 milioni del nuovo tesoretto della manovra a favore dei giovani. Possono partecipare sia gruppi informali che associazioni, unico limite è l'età 18-35 anni. Per ogni progetto «ci sono fino a 450mila euro disponibili» spiega Spadafora, che saranno erogati dal Dipartimento. L'idea «è mettere in piede dei nuovi cantieri, che noi andremo a seguire per 18 mesi, con la possibilità di aggiungere altri bonus e scongiurare i rischi corsi nel passato: quelli di progetti iniziati ma poi andati a morire». Il periodo per fare domanda è di 60 giorni, e anche per questo bando è possibile chiedere il supporto di esperti per la stesura del progetto.
Uno dei problemi è far conoscere ai giovani le opportunità che le istituzioni lanciano. Per fare qualche passo in avanti per Fermenti – ad esempio – si è organizzato un tour con un pulmino che andrà in giro per l'Italia a promuovere il bando. E ancora, all'evento hanno presenziato alcuni tra gli influencer più seguiti dai ragazzi – Angelica Massera, Goldengianpy, Leonardo De Carli – che hanno postato sui propri profili l'evento e rilanciato la notizia dei bandi. Ang da parte sua «porterà nelle scuole la testimonianza di persone che hanno usufruito dei bandi e hanno avuto esperienze all'estero, per raccontarle agli studenti così come fanno altre agenzie europee, per esempio in Germania» ha chiarito De Maio.
Le novità – e le speranze – per i giovani per quest'anno sono anche altre come assicurato dal vicepremier pentastellato: «Stiamo lavorando al salario minimo orario, che all'estero hanno ovunque, perché il problema dei ragazzi di oggi è che accettano tutto, anche senza guadagnare, pur di lavorare». Con il salario minimo «si dice che lavori se hai un salario minimo, altrimenti è sfruttamento». Ad aprile poi «apriremo un fondo di un miliardo per finanziare idee innovative, non solo digitali» è la promessa. Un po' sulla scia «di Spotify e Tesla, che sono nate con fondi pubblici, e noi ci vogliamo mettere in pari».
Questa è una generazione descritta «con il cliché dello smartphone in mano» ha aggiunto il vicepremier, «ma da quel telefono possono nascere invenzioni incredibili che sono quelle che ci stanno cambiando la vita». I giovani vanno allora assecondati per far sì che trovino una strada, «e mai chiusi in un recinto come se fossero una riserva indiana». Sono loro «a dover essere protagonisti di ogni realtà» è l’auspicio di Di Maio.
Ilaria Mariotti
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