Giada Scotto
Scritto il 03 Mag 2017 in Notizie
buone opportunità cercare lavoro Eures stage all'estero
Nata nel 2011 all’interno del già affermato network europeo Eures e finanziata dall’Unione Europea, la piattaforma digitale European Job Days si inserisce in maniera originale nel panorama dei servizi messi a disposizione di giovani – e meno giovani – per la ricerca di opportunità lavorative nei 28 paesi dell’Ue. A contraddistinguerla è infatti la possibilità d’iscriversi e partecipare gratuitamente a eventi di selezione e reclutamento che si tengono non soltanto “on-site” – cioè in qualche città dell’Unione – ma anche online, senza la necessità di doversi spostare, parlando con imprenditori e potenziali datori di lavoro tramite chat o seguendo l’evento in diretta grazie al livestreaming.
Gli European Job Days sono dunque vere e proprie giornate di recruiting, in cui domanda e offerta s’incontrano personalmente (on-site, appunto) o virtualmente al fine di facilitare e velocizzare, ma anche rendere più efficace, il processo di conoscenza e selezione. Le offerte sono rivolte sia a lavoratori già in possesso di una certa esperienza, sia a giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro. Le posizioni aperte riguardano infatti vere e proprie figure professionali ma anche stage e apprendistati per ragazzi alla prima esperienza, dando così la possibilità a tanti giovani di fare un percorso formativo che possa in futuro valorizzare anche il proprio CV. Per chi fosse interessato a candidarsi, la procedura è piuttosto semplice: bisogna andare sulla pagina del progetto, creare un profilo con dati personali e curriculum vitae, e selezionare poi gli eventi ai quali si intende partecipare.
Per visualizzare le prossime giornate di recruiting basta cliccare sulla sezione “events”, dove risultano al momento un online “job day” organizzato da Cork, in Irlanda, il 4 maggio, un online e onsite job day a Treviri il 4-5 maggio, un online job day organizzato dalla Camera di Commercio francese in Germania il 30-31 maggio e un online job day a tema Germania il 1° giugno.
Cliccando invece sulla casella “jobs” è possibile visionare tutte le opportunità lavorative e l’evento di recruiting corrispondente a ciascuna di esse. La stessa prassi vale per i datori di lavoro, che dovranno però chiaramente inserire, al posto del curriculum vitae, i dati e le caratteristiche della propria azienda e del candidato ricercato, e scegliere poi il prossimo evento a cui prendere parte. Compiuto questo primo step, non resta che recarsi in loco, qualora l’evento scelto si svolga solamente on-site, o collegarsi in rete, laddove vi sia la possibilità di assistere alle presentazioni e comunicare con gli eventuali datori di lavoro comodamente da casa: la piattaforma EJD ha infatti apposite chat rooms in cui datori di lavoro e lavoratori possono scrivere, porre quesiti o filmare le loro domande durante gli eventi, ricevendo risposte istantanee, un po’ come su Skype.
Ad agevolare le intermediazioni, gestendo direttamente la piattaforma e rimanendo sempre a disposizione di chiunque – imprenditore o lavoratore – necessiti di maggiori informazioni online e onsite è lo staff Eures che, pur essendo supportato e diretto a livello europeo dall’Eco (Ufficio europeo di coordinamento), si occupa di amministrare sempre più autonomamente il progetto. È infatti grazie all’interazione e alla collaborazione degli staff Eures dei vari paesi membri che gli EJD vengono continuamente organizzati e supportati in ogni loro fase.
Requisiti per partecipare? Ce n’è solo uno: essere cittadini europei. O meglio, cittadini di uno dei 28 paesi membri Ue o di Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera, che hanno potuto aderire ugualmente al progetto in quanto facenti parte dell’Efta (Associazione europea di libero scambio). A differenza del programma Il tuo primo lavoro Eures (YfEj) – disponibile per giovani dai 18 ai 35 anni – quindi gli EJD non pongono limiti di età (nel form da compilare al momento della creazione del profilo è presente anche la categoria 55+), e permettono un contatto lavorativo tra richiedente e offerente semplice e diretto.
Stando ai numeri presenti al momento sul sito, le aziende registrate sulla piattaforma sono 2.218 (di cui 96 italiane), le offerte attive 1.810 e quelle “archiviate” 9.175. La maggior parte delle opportunità riguarda i settori del turismo e dell’ospitalità, ma anche dell’ingegneristica e della sanità: si cercano cuochi, camerieri, baristi, infermieri, ingegneri, elettricisti. Insomma, ce n’è – quasi – per tutti.
Secondo i dati pubblicati sulla brochure informativa del progetto i cittadini europei che, a partire dal 2011, hanno trovato lavoro in un altro stato membro grazie a questa piattaforma sono circa 2mila. Le opportunità di lavoro all’interno dell’Ue, stando ai dati Eurostat, non mancano: ci sono circa 2-3 milioni di posti di lavoro che attendono di essere “occupati”, anche se il tasso medio di disoccupazione si attesta intorno al 10%. «Promuovere attivamente la mobilità lavorativa» si legge sulla brochure «è dunque anche un aiuto alla risoluzione dello squilibrio, nei nostri mercati di lavoro, tra domanda e offerta».
Dal report annuale sulla mobilità lavorativa all’interno dell’Ue per il 2014 emerge come in testa ai paesi più quotati tra quelli in cui cercare lavoro ci sia (com’era facilmente prevedibile) la Germania, con 2,5 milioni di lavoratori provenienti da Ue ed Efta. Al secondo posto la Gran Bretagna, con 2 milioni, seguita dal milione e mezzo della Spagna e dall’Italia che si piazza, con 1,2 milioni, al quarto posto. Un’Italia che però è, contemporaneamente, anche tra i Paesi da cui proviene la maggior parte di coloro che cercano lavoro: il 10% infatti sono italiani, superati solamente da polacchi e romeni, entrambi al 18%.
EJD si presenta però come un’iniziativa che può e deve ancora crescere, soprattutto per quanto riguarda la “pubblicizzazione” degli eventi: «In futuro dovrà esser fatto un utilizzo maggiore dei “Facebook events”, una pagina che, tra le altre cose, informi gli utenti Facebook sulle prossime occasioni e permetta a lavoratori, datori di lavoro e staff Eures di comunicare su una bacheca in cui è possibile scambiarsi messaggi» sostiene Denis Vandercruyssen, che si occupa proprio di questo all’interno dell’Eco: «Presto sarà inoltre attivata una pagina FAQ, frequently asked questions» scrivono sulla brochure «che offrirà risposte mirate a domande specifiche». Per coloro che fossero interessati, la pagina web è comunque costantemente aggiornata con i prossimi eventi di recruiting e mette a disposizione degli utenti un helpdesk per richieste e informazioni.
Giada Scotto
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