Il servizio civile in biblioteca all'università: un'esperienza forte «a livello lavorativo e umano»

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 11 Feb 2024 in Storie

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C’è tempo fino al 15 febbraio per candidarsi alla nuova edizione del Servizio civile universale. La Repubblica degli Stagisti ha raccolto la storia di Enrico Palma, 27 anni, che sta svolgendo il servizio civile presso la biblioteca dell'università Parthenope di Napoli.

Sono di Napoli, del quartiere Soccavo. Qui ho frequentato le scuole fino al liceo linguistico, diplomandomi nel 2016. Ho sempre avuto una forte passione per lo sport, che è da sempre presente nella mia vita, in tutto quello che faccio. Consapevole dei benefici che produce l'ho sempre praticato: calcio, pallavolo, judo. Per questo la scelta post diploma è caduta su Scienze motorie, presso l’università Parthenope di Napoli. Nel corso della triennale ho avuto la mia prima esperienza di tirocinio extracurricolare, 
partecipando proprio all’evento sportivo Napoli 2019 Universiade, da maggio a luglio del 2019. Ho fatto parte del comitato organizzatore, nello specifico del team che gestiva i servizi per gli arbitri e giudici internazionali della competizione. Arbitro sono in realtà tuttora perché faccio parte dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Questa esperienza mi ha dato molto. Mi sono formato, sono maturato, e ho imparato a prendere decisioni importanti in brevissimo tempo. 

I miei studi sono proseguiti anche dopo la triennale. Nel 2021 mi sono iscritto alla magistrale in Scienze e Management dello sport e delle attività motorie, sempre presso la Parthenope. Ho completato il percorso a dicembre 2023, con 110 e lode con una tesi dal titolo “Il processo evolutivo del modello organizzativo per i mega eventi sportivi: da Barcellona 1992 a Londra 2012”. L’argomento mi ha permesso di approfondire come funziona l’organizzazione dei grandi eventi sportivi, e come si è evoluta nel tempo. È su questo ambito, quello degli eventi sportivi appunto, che mi sono focalizzato perché è il settore di cui vorrei entrare a fare parte. Nel corso dell’università ho avuto ancora un'occasione: quella di partecipare come volontario agli europei di calcio EURO 2020 (tenutisi nel 2021 causa Covid, ndr), e al gran premio di Formula E nel 2023, in entrambi i casi a Roma.

Per il servizio civile mi sono candidato ancora da studente universitario, a gennaio del 2023, ed era un po’ che avevo questa idea per la testa. Non ci ero mai riuscito perché preso da altri impegni lavorativi. La premessa infatti è che ho sempre lavorato, dalla fine degli studi liceali in poi. Ho iniziato a giugno come promoter: distribuivo un settimanale gratuito, e imparavo il contatto con la gente. Ho smesso a dicembre 2019. Un mese dopo firmavo un contratto full time come assicuratore. Per quanto possa sembrare una professione lontana dal mio percorso, in realtà è così che ho acquisito capacità di ragionamento che fino a quel momento non avevo e che mi sono ritrovato dopo. 

Un nuovo lavoro è arrivato a maggio 2021. Avevo nostalgia del mondo sportivo e mi sono proposto da Decathlon come sales assistant. Ho firmato un contratto part time, e poi ho continuato nelle vendite con JD e OVS. Una fase che si è chiusa a ottobre 2022, quando mi sono preso una pausa per dedicare tempo a me stesso, studiare nuove cose e soprattutto ultimare nel miglior modo possibile i miei studi. Con le vendite ho capito come ragionano le grandi aziende, ognuna in modo diverso dall’altra, e ho appreso tantissimo.

Questo spiega perché non ero mai riuscito a candidarmi al servizio civile prima di questa edizione. Già dallo svolgimento del colloquio mi sono sentito subito a mio agio. Conoscevo l’ente ospitante in quanto si tratta dell’università che ho frequentato, la Parthenope. È stato perciò molto facile. Sono stato assegnato alla biblioteca centrale della sede. Sono di supporto al personale della biblioteca, mi occupo di catalogazione di libri e riviste, compilazione delle carte d’ingresso, di aiuti di vario tipo agli studenti che accedono alla biblioteca o alla sala lettura. Il servizio dura un anno. Generalmente i progetti iniziano il 19 settembre – come nel mio caso – e terminano esattamente un anno dopo. Il rapporto col mio OLP (tutor) è stato dal primo momento molto costruttivo poiché si è dimostrato subito disponibile, dandomi ogni tipo di chiarimento ogni volta che ne avessi bisogno. 

Auguro a chiunque di vivere questa esperienza come la sto vivendo io. Mi sta aiutando ad aggiungere altri tasselli importanti sia a livello lavorativo, ma soprattutto a livello umano. E questo grazie ai colleghi con i quali coltivo ormai un rapporto ogni giorno.

Sembra scontato da dire, ma è vero che tutte le esperienze fatte hanno contribuito a definire il mio percorso e a darmi le skills che ho acquisito. A partire dagli studi universitari, che hanno spaziato dalla pedagogia all’economia, passando dalla scienza, per finire agli ambiti sportivi. Ed è li che immagino il mio futuro. Anche se non è facile poiché nel comparto è richiesta tanta esperienza, e Napoli non è una città che ne organizza molti. 


Ho sempre in testa il pensiero di Socrate “so di non sapere”; sono curioso di imparare cose nuove e accumulare esperienze. Credo che mi sentirò così anche quando andrò in pensione. Ai giovani come me do il consiglio di curare i dettagli, perché sono quelli che fanno la differenza. Ci sono due mantra che mi accompagnano: il primo è mens sana in corpore sano poiché reputo fondamentale la connessione fra mente e corpo attraverso la conoscenza e l’attività motoria in qualsiasi sua forma. Il secondo è “l’ossessione batte il talento”: sono costanza e sacrifici che fanno arrivare ai risultati desiderati. 

Testo raccolto da Ilaria Mariotti 

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