Le agenzie dell’Unione Europea, decentralizzate in moltissimi paesi dell’Ue, si occupano delle materie più disparate – dalla pesca a alle comunicazioni elettroniche; e offrono spesso possibilità di tirocinio. Le ultime opportunità, aperte per luglio, sono per alcune posizioni all’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, e all’Esa, l’ente aerospaziale europeo. Il primo ente offre un tirocinio generale legato alle competenze dell’agenzia (la sicurezza nel campo alimentare) per cui si può candidare fino a fine mese, il secondo per una posizione collegata alla comunicazione presso l’ente spaziale, candidature aperte fino ad agosto.
Per l'Efsa chi è interessato ha tempo fino al 31 di luglio a mezzanotte per inoltrare la propria candidatura. Le posizioni aperte - di cui non viene specificato il numero - non sono collegate a una specifica area di competenza interna all’ente ma a varie aree di competenza: rischio ambientale, benessere animale, rischi biologici, nutrizione, analisi dei dati, relazioni con i media, ufficio legale e risorse umane.
Di cosa si tratta? Una esperienza in un agenzia scientifica europea, contribuirà alla stesura di documenti ufficiali della propria unità di riferimento e parteciperà attivamente alle attività del suo dipartimento. Inoltre gli verrà offerto un rimborso di 1.115 euro mensili (più un contributo per le spese di viaggio verso l’ente di importo differente in base alla distanza da Parma). Il tirocinio dura dai 5 ai 12 mesi e non possono essere prorogati, informa il bando, he offre anche una panoramica dei requisiti e della proceduta di selezione.
I requisiti principali sono quattro: essere cittadini di uno stato membro, essere laureati prima del 31 luglio, avere le competenze linguistiche per partecipare all’attività dell’ente (livello B2 di Inglese e una conoscenza soddisfacente di un’altra lingua dell’Unione). Prima di completare la propria candidatura è consigliata in ogni caso la lettura delle FAQ sul tirocinio.
La call spiega la procedura: la candidatura va completata online, una volta concluso il periodo le candidature vengono aggiunte al database dell’ente, da cui vengono selezionati i candidati principali. Dopo un colloquio telefonico (o un’intervista online) in cui si discute con l’ente il possibile ruolo e una possibile data, chi viene selezionato riceverà prima un’offerta di tirocinio e dovrà, in un secondo momento fornire i documenti necessari (copia del certificato di laurea, prova di assicurazione sanitaria, casellario giudiziale etc).
«L’ambiente lavorativo dell’Efsa è semplicemente straordinario» spiega Giorgio Sperandio, un trainee italiano, sul sito dell’organizzazione: «Ho la possibilità di interagire e lavorare con scienziati e esperti da tutta l’Europa, allargare la mia conoscenza scientifica e essere coinvolto attivamente sulle tematiche più recenti. Lavorare all’Efsa è difficile ed eccitante, e mi ha aiutato a uscire dalla mia confort zone”. La Repubblica degli Stagisti aveva raccolto tempo fa un’altra esperienza di tirocinio all’Esa.
La posizione all’Esa è invece una sola e differente: qui, secondo l’annuncio pubblicato dall’ente di Parigi sul proprio sito, si cerca uno studente laureato in discipline collegate alla comunicazione (pubbliche relazioni, giornalismo, scienze della comunicazione o lingue), capace di produrre e editare testi e con esperienza nella comunicazione online e nei social media. Il tirocinio si terrà a Colonia in Germania e il tirocinante avrà un compito eccezionale: farà parte del team che si occupa di seguire la missione spaziale “Proxima” del astronauta francese Thomas Pesquet. La candidatura è per un ruolo importante e ha molti requisiti: il candidato ideale parla Inglese e Francese (e possibilmente anche tedesco), non si ha un salario ma un rimborso spese (non viene specificato l’ammontare) e si ha tempo fino a fine agosto per inoltrare la propria candidatura.
Anche l’Esa sembra una bella esperienza, come racconta Chiara Forin, prima in stage curricolare grazie a un master e poi come Young Graduate Trainee: «Lavorare all' Esa – io nello specifico ero a Esrin, a Frascati – è tra le cose più soddisfacenti e soprattutto divertenti che abbia fatto». Nonostante il divertimento però lo stage non è stato facile, anzi: «Complicato. Perché pur avendo l'etichetta dello "stagista" il lavoro è a tempo pieno e le responsabilità pure! L'ambiente aiuta molto: io ho trovato colleghi disponibili ad aiutarmi durante e anche dopo il tirocinio e con molti di loro sono ancora amica». Ma non solo amici, anche un’esperienza unica: «Poi è arrivata quella che nei film è "l'occasione della vita" e mi sono ritrovata a impostare, gestire e mandare avanti Avamposto42. La parte migliore è stata seguire tutto dall'inizio del progetto, dalla versione beta del sito al primo tweet, fino al ritorno sulla Terra di Samantha Cristoforetti e alla chiusura del progetto. Sono convinta che il tirocinio all'Esa, oltre ad avermi insegnato molto dal punto di vista lavorativo abbia, per così dire, "caricato la molla" dell'orologio per quanto mi riguarda!».
Un’esperienza che Chiara Forin caldeggia senza esitazioni: «Sicuramente lo consiglierei a chiunque per l'opportunità di lavorare in un ambiente europeo e stimolante; non tanto sul lungo termine ma è una di quelle occasioni sulle quali vale investire personalmente e metterci "del proprio" in tutti i termini: perché non capita spesso».
Matteo Moschella
Immagine di copertina via Flickr
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