Comprare casa, quanti giovani stanno utilizzando la garanzia statale per il mutuo? Ancora non si sa

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 01 Nov 2021 in Notizie

Consap garanzia statale mutuo prima casa under 36

Una delle prime misure annunciate dal governo Draghi “a favore dei giovani” è stata il sostegno per l'acquisto della casa. Pubblicato a fine maggio sulla Gazzetta ufficiale, il decreto è entrato in vigore il 26 maggio ed è previsto che duri un anno, fino al 30 giugno del 2022.

Ma ad oggi, quattro mesi dopo, quanto è stato usato dai giovani? Non è dato saperlo.

Innanzitutto, le richieste di informazioni ai rappresentanti della categoria dei notai sono finite nel nulla. A lungo la Repubblica degli Stagisti, durante i mesi di agosto e settembre, ha chiesto informazioni al Notariato, ma per tutto quel periodo la risposta è stata che i notai brancolavano nel buio in attesa di una “circolare esplicativa” che sarebbe dovuta arrivare dall'Agenzia delle Entrate, e che tardava. Arrivata, infine, solo il 14 ottobre.


La Repubblica degli Stagisti si è rivolta allora alla Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici che esamina le richieste, chiedendo di conoscere il numero preciso di under 36 che hanno, negli ultimi quattro mesi, acceso un mutuo in banca richiedendo la famosa garanzia statale. Ma la risposta non è arrivata. La Consap non ha voluto fornire il dato rispetto al numero di richieste attualmente pervenute, limitandosi, dopo una lunga attesa, a fornire una percentuale.

Dunque, senza purtroppo numeri a supporto, si può dire solo che i giovani stanno approfittando della nuova garanzia: «il novantadue per cento dei soggetti tra i venti e i trentasei anni
» che accendono un mutuo per comprare casa «fa richiesta di questo tipo di garanzia», spiega Fiorella Carpinelli dell’ufficio stampa Consap.

Rispetto al passato la percentuale di richiedenti in quella fascia di età è quasi raddoppiata: precedentemente era solo il cinquantotto per cento ad approfittare della garanzia pubblica Consap, che si fermava però al cinquanta per cento (quella attuale legata al provvedimento voluto da Draghi arriva all'ottanta) e che è tuttora valida per le categorie non prioritarie. «Purtroppo è ancora troppo presto per avere un quadro preciso della situazione», precisa Carpinelli, perché «Il provvedimento è entrato in vigore il 26 maggio e i mesi di giugno, luglio e agosto sono andati via con le pratiche della banca quindi le richieste sono arrivate a Consap solo nel mese di settembre». In pratica è solo un mese che l'osservatorio Consap riesce a raccogliere dati al riguardo: una statistica con dati numerici (e non solo percentuali) è promessa per la fine dell’anno.

Ma sembra proprio che effettivamente gli under 36 abbiano aumentato la propria propensione all’acquisto della prima casa. Lo dimostrano i dati (non ufficiali) raccolti dall’Osservatorio MutuiSupermarket.it  motore di ricerca e comparazione mutui attivo da dieci anni.

Innanzitutto bisogna premettere che il 2021 si è aperto con una forte crescita all’acquisto, dovuta anche alla stasi pressoché totale, nel 2020, a causa della pandemia Covid.

Secondo l’Osservatorio la domanda totale di mutui per acquisto di una prima casa è cresciuta fortemente proprio nella fascia di età fino a 36 anni, passando dal 34 per cento di inizio anno fino ad arrivare al 42 nel mese di luglio.

La novità introdotta dal fondo, è bene ricordare, è la possibilità per i giovani fino a 36 anni e un Isee fino a 40mila euro di avere una garanzia statale fino all’ottanta per cento se il rapporto tra la somma finanziata dal mutuo e i costi di acquisto comprensivi degli oneri accessori – il cosiddetto loan to value – supera questa soglia. Ed è proprio su questo tipo di finanziamento che negli ultimi mesi c’è stata un’impennata di richieste, raddoppiate rispetto a inizio anno e arrivate proprio per la fascia di età sotto i 36 anni al sessantadue per cento nel mese di settembre, ultimi dati disponibili in mano a MutuiSupermarket.

Nonostante i giovani, quindi, siano propensi ad approfittare di questa possibilità c’è un altro aspetto che va sottolineato ed è la scarsa offerta fatta dalle banche per mutui di questo tipo. In teoria, infatti, aderiscono all’iniziativa tutte le banche che devono trasmettere comunque la richiesta alla Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici. Ma attenzione: poi non sono obbligate ad erogare il mutuo. E nemmeno a prevedere un prodotto di questo tipo. Spiega bene il concetto Guido Bertolino, business manager development di Mutuisupermarket: «Hanno aderito al fondo Consap 215 banche, ma l’adesione al fondo non implica che la banca sia tenuta a offrire i prodotti previsti per i beneficiari prioritari, quindi che sfruttano il tasso agevolato, come appunto gli under 36», racconta alla Repubblica degli StagistiLa garanzia Consap, infatti, «è prevista sia per i beneficiari “prioritari”, i giovani, sia per i “non prioritari” e in questo caso le condizioni sono scelte dalla banca in maniera libera. Quindi le banche aderenti possono non avere l’offerta prodotto, averla e non pubblicizzarla o averla solo per i beneficiari che non sfruttano il tasso agevolato».

I numeri delle richieste ora potrebbero aumentare anche perché proprio a metà ottobre l’Agenzia delle entrate ha finalmente pubblicato una circolare, la numero 12, tanto attesa dal mondo notarile per dare chiarimenti sull’agevolazione introdotta dal decreto Sostegni bis. Il primo chiarimento riguarda proprio l’età: nel testo si specifica che possono beneficiare dell’agevolazione solo i giovani che nell’anno solare in cui viene stipulato l’atto translativo non abbiano ancora compiuto i 36 anni. Quindi bisogna controllare la data del compleanno e quella del rogito: se si compiono i 36 anni nel 2021 e il rogito è nello stesso anno non si ha diritto all’agevolazione. Diverso, invece, se il rogito è quest’anno e solo nel 2022 si compiranno 36 anni. Altro chiarimento atteso dato dall’Agenzia entrate è quello relativo all’ipotesi di co-acquisto. Nel caso in cui due soggetti decidano di comprare casa insieme, precisa l’Agenzia delle entrate, l’agevolazione deve essere calcolata pro quota e quindi spetta solo al soggetto che può beneficiarne.

Ma come fare a districarsi in tutte le regole e capire bene cosa fare? La Repubblica degli Stagisti ha predisposto un Vademecum con tutte le domande e risposte inerenti all’agevolazione prima casa under 36 con l’ausilio del notaio Giovanni Rizzi, componente della commissione consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato. In questo articolo tutte le domande e risposte.

Marianna Lepore

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