Marianna Lepore
Scritto il 04 Nov 2024 in Notizie
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Mille e quattrocento euro al mese. È il compenso previsto per gli stage all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO, che sta per World Trade Organization). Possono sembrare molti, ma in realtà sono uno dei rimborsi più bassi, nell’ambito delle organizzazioni internazionali, specialmente considerando che la sede dell’ente – nato nel 1994 con lo scopo di siglare accordi commerciali vincolanti per gli Stati membri relativi al commercio di beni, servizi e proprietà intellettuale – è in Svizzera, dove il costo della vita è circa il triplo che in Italia.
Per chi comunque fosse interessato, è utile sapere che esistono tre tipi di percorso: il WTO Internship Programme, il China WTO Accession Internship Programme e il WTO Support Programme for Doctoral Studies. A differenziarli sono sostanzialmente i destinatari: il primo è aperto agli studenti laureati provenienti da paesi membri dell’Organizzazione (quindi anche l’Italia), mentre gli altri due sono riservati a studenti post-laurea provenienti da paesi in via di sviluppo o meno sviluppati.
«Il programma di stage è aperto tutto l’anno. Apriamo un bando per un anno alla volta e il numero di tirocinanti selezionati dipende da vari fattori, tra cui le esigenze dei vari dipartimenti» spiega alla Repubblica degli Stagisti Hye-Seung Lee, responsabile del personale e del reclutamento: «In base a queste richieste e alla disponibilità di risorse, l’Organizzazione mondiale del commercio assume gli stagisti nel corso dell’anno».
Per il tirocinio è previsto un rimborso spese giornaliero pari a 60 franchi svizzeri, compresi i fine settimana e le festività ufficiali che rientrano nel periodo selezionato.
Questo significa che in un mese lo stagista riceverà circa 1.400 euro (franchi ed euro al momento valgono più o meno lo stesso), una cifra alta per un tirocinio se parametrata con le indennità italiane, ma come si diceva assolutamente inadeguata considerando il costo della vita a Ginevra. Stando al sito ErasmusPlay per affittare una stanza a Ginevra la forchetta dei prezzi va da 740 ad addirittura 1600 franchi al mese. Bisogna peraltro evidenziare che il rimborso spese previsto dal WTO è rimasto invariato nel corso degli anni: già nel 2010 era pari a 60 franchi svizzeri giornalieri. A differenza di pressoché tutte le organizzazioni simili che nell’ultimo decennio hanno, invece, ritoccato al rialzo le indennità previste a favore dei tirocinanti.
A carico dei tirocinanti ci sono poi le spese di viaggio da e per il paese di provenienza, il vitto e alloggio, oltre all’assicurazione medica. In Svizzera, infatti, «è obbligatoria e gli stagisti sono responsabili di attivarne una prima di iniziare il tirocinio all’Organizzazione mondiale del commercio». Gli aspiranti stagisti italiani, però, almeno su questo possono stare tranquilli perché la Tessera europea di assicurazione malattia (TEAM), ovvero la nostra tessera sanitaria, grazie ad accordi tra i servizi sanitari europei può essere utilizzata anche in Svizzera, con un evidente risparmio delle spese.
Per fare domanda per lo stage, che può durare fino a sei mesi, bisogna prima di tutto controllare di avere tutti i requisiti: avere la nazionalità di un paese membro dell’Organizzazione mondiale della sanità, aver concluso gli studi universitari in una disciplina pertinente e aver terminato almeno un anno di studio post-laurea, avere un’età compresa tra i 21 e i 30 anni per tutta la durata dello stage. Se si hanno i requisiti, si può inoltrare la propria candidatura attraverso la piattaforma del WTO dedicata alle offerte di lavoro. Un elenco dei candidati idonei viene mantenuto per un anno, ma solo quelli selezionati vengono contattati.
Non esiste, e lo specifica il sito dell’Organizzazione mondiale del commercio, un periodo di reclutamento definito, quindi, l’ammissione al programma di stage è su base continuativa. Possono, però, esserci degli avvisi di posti vacanti specifici per posizioni di tirocinio che richiedono delle competenze particolari, pubblicate sul sito di reclutamento dell’organizzazione: per questo motivo conviene controllarlo periodicamente.
Visto che non esiste un unico giorno di inizio stage, «l’ufficio risorse umane organizza ogni mese un’introduzione dedicata ai tirocinanti», spiega Hye-Sung Lee: «Non c’è alcuna garanzia che uno stage porti a un altro contratto al termine del tirocinio. Tuttavia, abbiamo avuto alcuni stagisti che sono stati in seguito assunti con contratti temporanei». Secondo la funzionaria, «uno stage presso il WTO è importante perché offre l’opportunità di acquisire esperienza in un’organizzazione internazionale che si occupa del sistema commerciale multilaterale e anche perché la sede è a Ginevra, in Svizzera, dove ci sono molte altre organizzazioni internazionali: un grande vantaggio per espandere la propria rete».
Impara l’arte e mettila da parte, insomma: quel che si impara come stagisti può essere rilevante per una successiva domanda di assunzione a tempo determinato presso il Segretariato dell’Organizzazione mondiale del commercio o presso altre organizzazioni internazionali anche se, informazione evidenziata anche sul sito, «lo stage non dà diritto a un posto in altre sedi della Segreteria».
Al momento, nel corso del 2024, «abbiamo selezionato un po’ meno di 100 stagisti», dice Hye-Sung Lee senza però purtroppo fornire il numero di domande totali ricevute. Un po’ meglio di quanto succedeva una quindicina di anni fa quando, come raccontava la Repubblica degli Stagisti, i giovani selezionati erano stati solo 75, nel 2009, e addirittura meno, 63, nel 2008. Tutto, però, in linea con la pianificazione dell’Organizzazione che, infatti, nelle Faq dedicate al programma specifica che il numero dei selezionati varia di anno in anno ma che in media sono un’ottantina. All’interno delle stesse faq si legge anche che i tirocinanti hanno diritto a 2,5 giorni di assenza al mese, ma la richiesta deve essere prima approvata dal supervisore.
Tutti gli incarichi che saranno assegnati ai tirocinanti «hanno lo scopo di migliorare la comprensione individuale dell’Organizzazione e della politica commerciale più in generale. La divisione a cui è assegnato il tirocinante determina la natura precisa del lavoro da svolgere». A questo punto per capire quali sono le possibilità conviene dare un’occhiata all’elenco dei vari dipartimenti, disponibile qui: sono 19 e si va dalla divisione Ricerca economica e statistica, che fornisce analisi economiche e ricerche a sostegno delle attività dell’OMC, alle Risorse umane, responsabile della gestione di oltre 700 tra dipendenti regolari e a contratto, dalla divisione Lingue, documentazione e gestione delle informazioni, che fornisce servizi di interpretariato e di traduzione, a Informazioni e relazioni esterne, che si occupa di comunicare le informazioni dell’Organizzazione a un vasto pubblico attraverso il sito web o le pubblicazioni o le riunioni con un pubblico selezionato.
Se contattati per iniziare lo stage, all’arrivo in Svizzera bisogna poi registrare la propria posizione all’ufficio cantonale delle imposte, anche nel caso in cui non si intenda divenire effettivamente contribuenti in terra elvetica: è comunque necessario «contribuire alla previdenza sociale». Maggiori informazioni sono disponibili su questo sito.
Marianna Lepore
Foto di apertura: di Nicolas Nova da Flickr in modalità creative commons
Foto in alto a destra: di World Trade Organization da Flickr in modalità creative commons
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