Rossella Nocca
Scritto il 19 Lug 2019 in Approfondimenti
buone opportunità Gruppo EY studenti università e lavoro
Diventare “ambassador”, ovvero voce e volto di una delle più note società di consulenza del mondo in università, e ottenere un accesso privilegiato a network, eventi e formazione. È l’opportunità offerta per il secondo anno da EY Italia attraverso il Campus Ambassador Program. «Il programma è stato pensato per avvicinarci sempre di più al mondo degli studenti» spiega alla Repubblica degli Stagisti Riccardo Quaglia, Employer branding manager di EY Italia e responsabile del progetto «che ancora non sono prettamente in target di assunzione».
La selezione è rivolta agli studenti della triennale e del primo anno della specialistica iscritti alle università coinvolte nel progetto, tra cui i Politecnici di Milano, Torino e Bari e poi Bocconi, Bicocca, Cattolica, Luiss, Sapienza, Federico II e molte altre. Sono ammessi gli studenti di tutti i corsi di laurea, con una preferenza per materie Stem, economia e giurisprudenza. Per candidarsi basta registrarsi sul portale dedicato e compilare l'apposita domanda. Le candidature resteranno aperte fino a fine luglio.
«Per diventare B.EY non sono richieste competenze specifiche, ma solo il mettersi in gioco con la propria persona e avere una buona capacità relazionale, perché... si parla tanto!» spiega Domenico Marra, Ambassador e studente al primo anno di magistrale in ingegneria gestionale al Politecnico di Torino: «Lo consiglio, soprattutto tra il terzo anno di triennale e il primo di magistrale, per fare network e aprirsi nuove opportunità post laurea. Anche perché è un’attività che non toglie troppo tempo, in azienda a Milano siamo andati non più di due-tre volte».
Il compito di un B.EY è quello di promuovere EY e il suo brand, farne conoscere i valori e la cultura, partecipare al campus insieme ai recruiters e ai consulenti EY.
Tra le opportunità offerte dal programma ci sono eventi dedicati, networking con consulenti EY e i clienti (People of EY, SL Events, Stairway To Your Future), fast track per tesi e stage, sessioni di training dedicate, company visit. Attraverso queste attività, gli studenti hanno modo di capire cosa significa vivere e lavorare in EY.
«Il mio ruolo è stato quello di fare promozione all’azienda a livello di network» spiega Tony Angellotti, Ambassador e studente al secondo anno del corso di laurea in International economics and finance alla Bocconi «attraverso le associazioni universitarie e di organizzare company visit e presentazioni durante conferenze universitarie».
La durata è di circa un anno, compreso lo stage finale di due mesi. In più, un gruppo di studenti verrà selezionato per partecipare alla International Internship Leadership Conference di Orlando, occasione di confronto con il mondo EY a livello globale. I nuovi ambassador cominceranno invece la loro esperienza a settembre.
«La prima edizione del Campus Ambassador Program ha coinvolto 112 ambassador» spiega Quaglia «di cui il 70 per cento proveniva dall’università Bocconi, che ha saputo veicolare il progetto con un sistema di comunicazione particolarmente efficace».
C'è ancora un po' di squilibrio tra uomini e donne: 65 per cento contro 35 per cento. «Stiamo cercando di avere il giusto balance, già finora tra le nuove candidature idonee il 53 per cento sono uomini e il 47 per cento donne».
I ragazzi sono stati divisi in sette gruppi, bilanciati per gender e appartenenza universitaria e sono stati sottoposti a una serie di task per individuare il gruppo migliore. Tra questi, attività di promozione online attraverso i social media, e in particolare una pagina Instagram dedicata per ogni gruppo, e attività di promozione offline come iniziative EY dentro l’ateneo o individuazione di target di persone da invitare agli eventi. Il gruppo vincitore sarà premiato nel mese di settembre e avrà la possibilità di essere affiancato ai consulenti EY per una giornata.
Una decina di ambassador, tra i 45 che hanno dato la propria disponibilità, sono stati selezionati mediante assessment per un periodo di stage di due mesi presso l’azienda, che è iniziato a maggio e terminerà ai primi di agosto, con un rimborso spese di 500 euro più buoni pasto. Tra le aree in cui sono impiegati, citiamo transaction advisory services, advisory, business development, studio legale tributario.
Il messaggio che EY vuole lanciare è che le opportunità in azienda oggi sono sempre più ampie. «Oggi ci sono linee che prima non erano nel core business» sottolinea il responsabile del progetto «che vogliamo far conoscere come innovazione, intelligenza artificiale e blockchain».
«L’obiettivo del programma è di non perdere gli ambassador» conclude Quaglia «ma di coinvolgerli in iniziative presenti e future ed eventualmente di ricontattarli una volta che avranno concluso il percorso universitario. In tal caso avranno l’opportunità di un accesso privilegiato, soprattutto se hanno svolto un’esperienza di stage». Insomma, per chi è interessato a questo sbocco diventare ambassador può essere una preziosa occasione per il futuro.
Rossella Nocca
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