Antonio Piemontese
Scritto il 17 Feb 2020 in Notizie
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Come si scala un “ottomila” senza bombole? Dedizione, sacrificio, e due gambe d’acciaio. Quando i dottori gli hanno amputato le dita dei piedi, per Marco Confortola la montagna sembrava un capitolo. «Invece sono tornato». Ma su quella cima lo scalatore valtellinese non ha perso solo le dita. Il dolore più forte, quello che ha bruciato più a lungo, è stato un altro.
Nella maledetta spedizione sul K2 morirono undici persone. Undici compagni di cordata. Lui si salvò. «E' stata una tragedia. Ci ho messo un anno a imparare di nuovo a camminare» racconta l'alpinista, con gli occhi lucidi «I medici dicevano che non ce l'avrei fatta. Ma lo sport, soprattutto quello estremo, ti insegna a perdere e a ricominciare». Dopo l'incidente, è tornato in vetta altre cinque volte. Oggi racconta la propria esperienza nelle scuole.
Confortola è uno dei super-mentori raccolti attorno al progetto “Allenarsi per il futuro” di Bosch e Randstad. Giunto alla quinta edizione, l’idea è portare in azienda i ragazzi degli ultimi anni delle superiori per due settimane di tirocinio. O, per dirla con la terminologia ministeriale, quindici giorni di Pi-ci-ti-o (Pcto, Percorsi per le Competenze Trasversali Orientamento). A seguirli, oltre ai dipendenti, un gruppo di atleti di primo piano. Perché costanza, determinazione, umiltà sono carte valide anche nel mondo del lavoro.
Due aziende affermate scommettono sui teenager. Ma come vedono, i giovani d'oggi, i campioni del passato? «Spesso non capiscono che il dizionario è l’unico posto dove la parola ‘successo’ viene prima di ‘sudore’» riflette Moreno Torricelli, ex terzino della Juve di Lippi, una squadra capace di vincere tutto negli anni Novanta. «Venivo dalla provincia, e grazie alla fiducia di Trapattoni sono arrivato a Torino nella massima serie che avevo già superato i vent'anni da un pezzo» ricorda «Poi c'è stata anche la Nazionale. Ma i grandissimi giocatori, quelli che hanno davvero qualcosa in più, sono pochi. Per tutti gli altri, per quelli normali come lo ero io, ci sono solo la corsa, gli allenamenti e la fatica». I risultati sono arrivati.
Con il business che è entrato di prepotenza in campo, tra marketing, promozioni e social media, la fatica pesa forse più che in passato. «Il fatto è che negli anni Ottanta nascere con le qualità giuste poteva ancora bastare, almeno, se eri un fuoriclasse. Oggi, per raggiungere certi livelli, non c’è altra strada che il sacrificio». A parlare è Mara Santangelo, occhi di ghiaccio, volontà di ferro, un dolore congenito al piede che l’ha tormentata lungo tutto il corso di una straordinaria carriera. Nonostante ciò, la tennista della Val di Fiemme è stata la prima italiana a vincere un torneo del Grande Slam nel 2007, in doppio. Un trionfo arrivato dopo anni di travaglio, fisico e interiore.
I numeri di Allenarsi per il Futuro raccontano la storia di un successo. In cinque anni ben 350mila studenti incontrati e 1.754 istituti visitati, per un totale di 4.850 tirocini attivati (1.438 solo nell’ultimo anno). «Siamo andati molto oltre le previsioni» commentano Francesca Bosco, HR Employment Specialist di Bosch ed Elisa Zonca, project manager per Randstad, durante la presentazione dell'edizione 2020 del progetto.
«Nel corso delle due settimane con noi» spiegano le manager «i giovani imparano dal vivo quali sono le caratteristiche necessarie per lavorare in un contesto aziendale». Abilità trasversali e senza data di scadenza come la capacità di gestire i rapporti con i colleghi, il valore della cooperazione e dell’assertività. Il risultato? Dai sondaggi somministrati ai ragazzi, in gran parte di quarta superiore, emerge che l’esperienza è stata positiva per il 94% dei futuri diplomati. Per il 2020 gli obiettivi sono ancora più alti.
Nei giorni scorsi è partito anche il progetto “Tutti ai fornelli”, che coinvolgerà sei istituti alberghieri di Piemonte, Lombardia, Marche, Lazio, Puglia e Sicilia, mentre “Guida il tuo futuro” porterà il pilota Gian Maria Gabbiani in dieci istituti lombardi per insegnare come mettersi al volante in sicurezza.
Infine, Bosch ha lanciato durante il Milano Social Innovation Campus un hackaton rivolto agli universitari. Con la partnership di Wind e Reply Concept, il 22 e il 23 aprile decine di ragazzi si confronteranno su 5G, IoT e Smart Mobility nella cornice della Social Innovation Academy di Fondazione Triulza. Ai vincitori, la possibilità di svolgere uno stage in azienda. Porte aperte a tutte le facoltà: per trovare soluzioni brillanti ai problemi di domani - hanno spiegato gli organizzatori durante la presentazione - la filosofia può essere utile quanto la matematica. A volte, persino di più.
Antonio Piemontese
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