Bosch cerca 15 “ambasciatori dell’Industry 4.0” per contratti di alta formazione, candidature aperte fino al 4 febbraio

Rossella Nocca

Rossella Nocca

Scritto il 16 Gen 2019 in Notizie

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Dopo il successo della prima edizione, che si chiuderà ad aprile 2019, sono ripartite le selezioni per il Bosch Industry 4.0 Talent Program, il programma di apprendistato di alta formazione biennale volto all’inserimento di quindici giovani ingegneri esperti di Industry 4.0 all’interno del gruppo Bosch, che fa parte dell’Rds network. L’obiettivo è quello di formare e di assorbire figure che siano in grado di sviluppare soluzioni pratiche per migliorare le performance aziendali attraverso la digitalizzazione delle macchine e l’IoT, l’Internet delle cose, e di seguire progetti trasversali in ambito produttivo e commerciale.

«Da quasi tutti i manager e i plant coinvolti è arrivata la richiesta di ospitare ulteriori ragazzi. Si è creato un volano produttivo sia di dimensione locale che nazionale» commenta Simona Erba, responsabile recruiting di Bosch «per l’implementazione dell’Industry 4.0 all’interno del gruppo, che oggi ha un ruolo privilegiato in questo campo, sia come utilizzatore che come provider di tecnologia».   

Le sedi di destinazione – sia sedi commerciali sia stabilimenti di produzione – sono Bari, Brembate, Offanengo, Nonantola, Milano e Villasanta. Il programma è frutto della collaborazione tra Cefriel, un centro di innovazione digitale fondato nel 1988 dal Politecnico di Milano che crea prodotti digitali e sviluppa le competenze e la cultura digitale (ed è parte anch'esso del network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti!) e Tec, la scuola di formazione del gruppo Bosch in Italia.

«I ragazzi sono assunti per 24 mesi con un contratto di alto apprendistato» spiega alla Repubblica degli Stagisti Luca Assi, responsabile del progetto per Cefriel «in cui alternano il lavoro a una settimana al mese di formazione, tra Politecnico e Tec».

La parte formativa consiste in un master in alto apprendistato erogato dal Cefriel, dal titolo “The Future of Engineering and Manifacturing: Industry 4.0”, dedicato all’approfondimento di temi quali IoT, big data, simulazione dei sistemi meccatronici, robotica etc. A cura della scuola di formazione Bosch è invece la formazione di stampo manageriale e gestionale su temi quali business model innovation e project management nonché sulle soft skills come capacità comunicative e gestione dello stress.

Il master è un punto di forza del programma, avendo formato dal 2006 circa trecento studenti per altrettanti contratti di apprendistato con una settantina di aziende. «Il 95% dei giovani che l’hanno frequentato sono rimasti a lavorare presso l’azienda, ma nonostante ciò il tasso di abbandono sta aumentando, in virtù della crescente offerta di lavoro per gli ingegneri informatici e le figure affini a system integrator e società di consulenza, contesti dove il turn over è particolarmente alto» spiega Assi.

Altro valore aggiunto del programma è il periodo di formazione di sei mesi in Germania, presso uno dei plant di eccellenza dell’Industry 4.0, dove si possono confrontare con il cuore del mondo Bosch. «I ragazzi diventano ambasciatori e divulgatori dell’Industry 4.0 in casa madre, e allo stesso tempo importano l’esempio tedesco in Italia», sottolinea Simona Erba. 

Per provare a candidarsi è necessario possedere una laurea magistrale in ingegneria informatica (la più ricercata), meccanica, elettronica, dell’automazione, meccatronica, elettrica o matematica.

I candidati dovranno inoltre dimostrare doti di leadership, orientamento al risultato, spirito di gruppo, iniziativa, flessibilità, apertura mentale, passione per la tecnologia, curiosità per il mondo manifatturiero nonché, naturalmente, forte interesse per i temi IoT e Industry 4.0. E ancora, sono richieste buone conoscenze informatiche e dei principali linguaggi di programmazione, la disponibilità alla mobilità nazionale e internazionale e un’ottima conoscenza della lingua inglese.  

Da gennaio fino alla prima settimana di febbraio Bosch girerà l’Italia da Nord a Sud per il recruiting, che si svolgerà attraverso assetment di gruppo e colloqui individuali, fino all’ultima prova di selezione che consisterà in un hackathon per testare le capacità informatiche, di programmazione e sviluppo software dei candidati. 

«Ci appelliamo in particolare alle donne» aggiunge Simona Erba «visto che nella scorsa edizione abbiamo avuto un'unica partecipante donna, non per nostra scelta ovviamente, ma perché il bacino d'utenza femminile in area Stem è piuttosto ristretto». L'auspicio è che questa volta il gap possa essere decisamente meno evidente.  


Le candidature resteranno aperte fino a lunedì 4 febbraio 2019. È possibile presentare domanda direttamente attraverso il sito ufficiale di Bosch o l’offerta di lavoro su LinkedIn

Rossella Nocca

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