Ilaria Mariotti
Scritto il 08 Apr 2023 in Notizie
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I programmi di tirocinio europei si contraddistinguono spesso per rimborsi spese che agli occhi di un italiano possono sembrare stipendi di tutto riguardo. È il caso anche di Eurofound, la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro con sede a Dublino, che offre ai suoi stagisti ben 1827 euro netti al mese. A cui vanno aggiunti una maggiorazione dei 50 per cento per chi è portatore di disabilità e il rimborso spese per il viaggio. «Potrebbe sembrare una cifra generosa» è la risposta alla Repubblica degli Stagisti di Aoife Caomhánach, addetta alle Risorse umane di Eurofound [nella foto a destra], «ma l'importo riflette il generale costo della vita in città e gli affitti particolarmente alti di Dublino».
Non è fisso quindi, «ma può cambiare». Questo perché «è calcolato sulla base del rimborso spese dei tirocinanti operativi presso le istituzioni Ue di Bruxelles, e poi ritarato applicando il coefficiente collegato al costo della vita di Dublino». D'altronde l'agenzia è attenta a questi temi. Il suo compito, si legge sul sito, «è studiare le esperienze pratiche e i fattori che contribuiscono al successo delle politiche sociali nei Paesi dell'Unione europea». Esiste dal 1975 e fa parte della galassia delle oltre quaranta agenzie Ue, sparse per tutta l'Unione. «Conduciamo sondaggi e forniamo informazioni in modo gratuito» specifica alla RdS Mans Martensson, communications manager di Eurofound. Si tratta di «studi comparati su mercato del lavoro, qualità della vita e servizi pubblici», e l'obiettivo è «migliorare le politiche europee in questi ambiti».
La buona notizia è che fino al 16 aprile a mezzanotte è possibile inviare la propria candidatura per partecipare a una delle posizioni di tirocinio disponibili al momento. Non sono molte, «dieci al massimo all'anno» fa sapere Caomhánach, «trattandosi di un'agenzia relativamente piccola». Gli italiani ancora una volta confermano il loro primato: «Delle 550 applications che arrivano in media ogni anno, il 60 per cento è di provenienza dall'Italia». Ma importante da sapere è che un tirocinio può aprire le porte a una vera opportunità di lavoro. A chiarirlo è Martensson: «I tirocini in Europa sono utili e spesso rappresentano una rotta verso il lavoro» commenta. Nel caso di Eurofound, «si verifica di frequente». I tirocinanti – conferma il regolamento - «possono essere assunti dopo aver completato il periodo di pratica, nel caso in cui ciò risulti conforme alle regole stabilite per quella determinata posizione».
Meglio quindi darsi da fare. I requisiti per fare domanda sono la laurea, anche solo breve, che deve però essere già stata conseguita entro la chiusura delle candidature (quindi il 16 di aprile). E poi la nazionalità di uno dei Paesi europei, la conoscenza di almeno due lingue europee, di cui una deve essere l'inglese, da dimostrare in caso di selezione attraverso diplomi o certificati, come specifica il regolamento. Non può partecipare chi abbia già avuto sei settimane di precedenti esperienze presso le istituzioni dell'Ue. Le vacancies del momento sono nove in tutto, di cui sette nell'ambito di unità di ricerca in cui ci si occuperà di studiare e raccogliere dati riguardo materie quali 'Le relazioni industriali', 'Le condizioni di lavoro e il lavoro sostenibile', 'La coesione sociale' oppure 'Le condizioni e la qualità di vita'.
Le altre due posizioni sono nel dipartimento Comunicazione e media, e nell'ufficio distaccato con sede a Bruxelles. Per ognuna ci sono specifiche richieste e mansioni. Nel caso per esempio dell'area di ricerca sul tema dell'occupazione, i requisiti sono una laurea in Economia, Sociologia o Scienze sociali, oltre a buone conoscenze informatiche e esperienze di ricerca da desk. Lo stagista dovrà, è scritto, «fornire supporto nei progetti di ricerca, specie quelli sulle piattaforme di lavoro o sulla digitalizzazione dell'occupazione». E ancora per l'unità 'Working Life' è preferibile una laurea in Sociologia, Economia o Scienze politiche e familiarità con le statistiche sul mercato del lavoro. Il lavoro in questo campo è concentrato sulla revisione e controllo di qualità sui dati ricevuti dai corrispondenti del network di Eurofound.
Ci si candida a questo link, e solo per i selezionati arriverà una richiesta di appuntamento per una intervista telefonica (da sostenere in inglese). Va sottolineato che le candidature resteranno valide per tutto il 2023, e che i candidati finalisti potranno essere contattati anche in futuro nel caso si presentasse l'esigenza di potenziare l'organico nell'arco dell'anno. L'inizio dell'esperienza per chi supera il processo di selezione dovrebbe essere a inizio giugno, ma sarà specificato solo una volta confermata l'accettazione della candidatura. I mesi di tirocinio sono sei, con possibilità di proroga fino a dodici.
Per farsi un'idea più chiara di cosa aspettarsi da un eventuale stage all'Eurofound basta leggere le esperienze degli ex pubblicate sul sito. Come quella di Elisa Staffa, laureata alla magistrale in Economia alla Sapienza e stagista all'Eurofound a novembre 2021 presso l'unità di ricerca nell'occupazione. «Ero molto interessata alla ricerca su mercati del lavoro e ristrutturazioni d'azienda, quindi il tirocinio si è rivelato perfetto per me» racconta. «Sono stata responsabile di un database contenente dati sulle riforme in atto in tutta Europa, ma ho anche partecipato a progetti e pubblicazioni su temi come lo smart working o l'impatto della trasformazione green». In più, riguardo l'atmosfera che si respira, assicura: «Pur essendo solo una stagista la mia opinione è sempre stata presa in considerazione». Lavorare nelle agenzie Ue «è un privilegio: ti senti nel cuore del processo decisionale sulle politiche sociali». E sono «molte le porte che in seguito si sono aperte», come quella dell'Economic and Social Research Institute di Dublino, dove da novembre scorso Staffa lavora come assistente alla ricerca.
Ilaria Mariotti
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