Diritti umani, otto stage da 880 euro al mese all'Istituto europeo dedicato all'uguaglianza di genere: candidature fino al 15 giugno

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 09 Giu 2020 in Notizie

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Ancora una manciata di giorni e si chiuderà la call per prendere parte al programma di tirocini dell'Eige (European Institute for Gender Equality), l'agenzia europea per l'uguaglianza di genere con sede a Vilnius, capitale della Lituania. Le candidature potranno essere inviate fino alle ore 13 di lunedì 15 giugno. Per chi volesse non c'è insomma tempo da perdere, anche perché i posti disponibili sono «solamente otto per ogni anno» fanno sapere alla Repubblica degli Stagisti dall'ufficio risorse umane. E non c'è una data prestabilita per l'inizio: «Il tirocinio può iniziare in qualunque momento a seconda della disponibilità dei vari uffici» proseguono. Da mettere in conto poi come anche, specifica invece il regolamento, «non possano essere presenti più di quattro tirocinanti al contempo».

L'Eige è infatti un piccolo istituto, con poco più di una cinquantina di dipendenti – stagisti compresi! Logico quindi che il reclutamento sia ridotto. Eppure, anche per le selezioni per così dire «minori» gli italiani primeggiano sempre per numero di candidature: «Tra il 2011 e il 2019 l'Eige ha ricevuto circa trecento application all'anno» spiegano le HR. Di queste «la media delle richieste da parte degli italiani è stata di 93 candidature all'anno», praticamente una su tre. Il totale degli stagisti italiani «è stato finora pari a 17».

Il rimborso mensile non è però dei più generosi: 880 euro al mese soggetti all'eventuale tassazione nel proprio Paese di residenza,
per una durata «di sei mesi» proseguono dall'ufficio tirocini, «che può essere prolungata per ulteriori cinque mesi massimo». A parte ci sono le spese di rimborso del viaggio, a cui possono aggiungersi «fino a 250 euro a tratta» si legge sul regolamento «nel caso di esborsi extra dovuti a bagagli aggiuntivi da imbarcare in aereo». E infine va stipulata «l'assicurazione contro gli infortuni, che è a carico dello stagista» chiarisce ancora la normativa.

Sui paletti per accedere, la prima regola è l'essere un cittadino europeo munito di titolo di laurea – anche la triennale è ammessa. Se si è ancora studenti va presentato «un certificato che indichi la media dei voti». E chi avesse in corso la preparazione della tesi di laurea, «ci sarà la possibilità di utilizzare al massimo mezza giornata a settimana per portare avanti il proprio lavoro». Serve poi una conoscenza fluente dell'inglese e di una seconda lingua europea. In più, va dimostrato un minimo di specializzazione nelle aree in cui opera l'agenzia: «è ammissibile per esempio un progetto sviluppato nel corso degli studi accademici oppure una esperienza professionale in questo campo».

L'application va formulata attraverso una mail in lingua inglese indirizzata all'ufficio risorse umane con tutti i dettagli della propria candidatura, il proprio curriculum e le motivazioni. Si procede poi con la selezione da parte di un comitato che si occuperà di scegliere i finalisti da sottoporre in ultima battuta a un colloquio. La decisione finale spetta al direttore dell'Istituto, e infine sarà l'ufficio risorse umane a contattare i selezionati. Per gli esclusi non ci sarà nessuna comunicazione, ma la possibilità di ritentare una seconda volta.

E attenzione perché, prima dell'inizio dello stage, dovrà pervenire negli uffici dell'Eige una lunga serie di documenti: il casellario giudiziale, un certificato medico di sana e robusta costituzione, certificati che indichino le proprie retribuzioni per altri lavori (in caso ve ne siano), la polizza assicurativa. E ancora i diplomi di laurea, quelli per le conoscenze delle lingue. Lo stagista sarà poi inserito nel team di riferimento, ma non sempre – redarguisce il regolamento – le richieste potranno essere assecondate. «Ci si baserà infatti sulle esigenze dei singoli uffici».

Quanto alle aree di attività per cui si potrà manifestare interesse, le principali sono l'uguaglianza di genere, la comunicazione, il management, le relazioni con gli stakeholders, la ricerca e statistiche. Una volta «arruolati» nell'istituto, un tutor prenderà lo stagista sotto la propria responsabilità e cercherà «nei limiti del possibile di coinvolgerlo nel lavoro quotidiano dell'agenzia». Per gli stagisti non ci saranno missioni «a meno di circostanze eccezionali». Ma «a seconda della disponibilità del budget, potranno esser previste visite fuori dalla capitale».

Parecchio stringenti le norme sulla riservatezza, che va mantenuta «su tutte le attività dell'agenzia per gli aspetti non di dominio pubblico anche oltre la fine dello stage». Gli orari saranno infine quelli del resto dell'organico, «con la possibilità di recuperare le ore "straordinarie" tramite riposi concessi dal tutor». E per le assenze, il massimo consentito è di due giorni al mese.

Ilaria Mariotti  

 

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