Mestieri del futuro, Magneti Marelli assume dodici giovani per custodire la cybersecurity aziendale

Scritto il 10 Set 2018 in Notizie

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Magneti Marelli ha sviluppato un progetto speciale messo in campo per potenziare un settore del futuro, la cybersecurity, assumendo dodici giovani.

stage lavoro magneti marelliLa parola cybersecurity è un neologismo che unisce un prefisso dal profumo fantascientifico – “cyber”, cioè “cibernetico” – al termine inglese che significa “sicurezza” e “difesa”. «La sempre più capillare diffusione di Internet e lo spazio virtuale nel quale si naviga grazie alle reti telematiche» recita l'enciclopedia Treccani «ripropongono situazioni spesso già proprie dell’esperienza umana, collocandole però in un’altra dimensione». Da qui la «necessità di trovare nuove denominazioni» che entrano nel linguaggio comune «per designare azioni, luoghi, funzioni o condizioni, anche quotidiane, che si avvalgono di tecnologie informatiche e telematiche».

E la sicurezza è certamente un'azione che oggi viaggia anche – forse soprattutto! – attraverso la Rete. In particolare, Magneti Marelli ha scelto di puntare sulla “cybersecurity di prodotto”:  «I nostri prodotti» spiega Simona Chiapino, HR Manager di Electronics Venaria, una delle Linee di Business di Magneti Marelli che ha sede in Piemonte «devono garantire una solida affidabilità dal punto di vista della sicurezza, intesa come prevenzione e protezione da parte di attacchi esterni, che ne possano compromettere integrità e funzionalità». A fine 2017 è dunque emersa l'esigenza di  creare un progetto sulla cybersecurity «per rispondere velocemente ad una richiesta dei nostri clienti, sempre più sensibili a questo tema».

È così partita un’azione di recruiting: Magneti Marelli ha aperto le candidature rivolgendosi a giovani con una buona infarinatura di competenze tecnico-scientifiche, nello specifico a laureati triennali o magistrali in Ingegneria elettronica, Ingegneria informatica, Fisica, Matematica e Informatica. «I candidati ricercati dovevano avere un buon background accademico nello sviluppo software» racconta Chiapino «E poi passione per tematiche di informatica, meglio ancora se proprio di cybersecurity, oltre alla conoscenza della lingua inglese e ad una predisposizione al lavoro in team».

L'annuncio è stato pubblicato a metà dicembre dell'anno scorso sulla pagina “Lavora con noi” del sito aziendale e pubblicizzato attraverso una campagna di comunicazione sui principali social network e utilizzando i classici canali di matching domanda ed offerta di lavoro. «Dalla campagna social abbiamo ottenuto davvero molta visibilità» dice soddisfatta Chiapino: «Oltre 220mila impression, quasi 2mila click e circa 300 candidature».

La preselezione ed il primo screening sono stati effettuati da una società esterna che ha supportato Magneti Marelli nell’individuare una trentina di cv validi per organizzare tre assessment. Alla fine del percorso di selezione, il dipartimento Human Resources di Magneti Marelli ha individuato i dodici profili idonei: «Per la nostra valutazione abbiamo considerato il percorso di studi, eventuali tesi con focus sulla Cybersecurity, la conoscenza di base di alcune skills tecniche, come la capacità di sviluppo in C, C++ e Linux. E poi naturalmente lingua inglese e le soft skills».

Ma non è stato facile trovare candidati che avessero il background richiesto: purtroppo ci sono ancora troppi pochi giovani, in Italia, che scelgono i percorsi formativi dedicati alla tecnologia e all'informatica. Il che è davvero un peccato, perché si tratta di competenze molto richieste dal mercato del lavoro di oggi e di domani, che garantiscono – come questo caso di Magneti Marelli dimostra bene – l'accesso ad opportunità di lavoro molto allettanti, con buoni inquadramenti contrattuali e buone retribuzioni. E la penuria di candidati con queste competenze è particolarmente accentuata per quanto riguarda le donne: la percentuale di ragazze che scelgono questo tipo di facoltà arriva mediamente a malapena al 15-20%.

stage lavoro magneti marelliPer i dodici prescelti – undici ragazzi e una ragazza, età media 27 anni – è arrivata l'assunzione all’interno dell’area Product Development presso la sede Magneti Marelli di Venaria Reale, alle porte di Torino, con un contratto a tempo indeterminato. «Abbiamo deciso di assumerli con questo contratto per essere competitivi: ad oggi il mercato offre spesso ai neolaureati in Ingegneria contratti a tempo indeterminato» dice Manuela Gamba, che all'interno di Magneti Marelli è HR Leadership Development e Recruiment Specialist presso la business line Electronics e ha seguito passo passo il progetto di assunzione del team Cybersecurity: «È stato estremamente importante stabilire fin da subito un forte commitment verso il progetto sia da parte dell’azienda sia dei candidati».

I neoassunti hanno iniziato il loro contratto di lavoro con Magneti Marelli il 20 febbraio di quest'anno. Non tutti vivevano già nel torinese: alcuni si sono trasferiti appositamente dal Lazio, dalla Sicilia, dalla Campania per poter cogliere al volo questa opportunità. Il primo step è stato quello di seguire un percorso di formazione: «Un master in Cybersecurity organizzato in collaborazione con il Corep e con la docenza del Politecnico di Torino presso la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino» aggiunge Gamba: «Il master è stato creato appositamente per dare ai ragazzi una formazione specifica sul tema Cybersecurity e le giornate in aula sono state intervallate da training on the job in azienda».

Ora i dodici addetti alla Cybersecurity sono coinvolti in attività di sviluppo software e “penetration test” – cioè quei processi che simulano un attacco informatico, o di un hacker, per valutare la sicurezza di un sistema informatico o di una Rete. Il lavoro si preannuncia anche un po' internazionale: «Non veri e propri periodi all’estero», precisa Simona Chiapino, «ma certamente qualche trasferta presso le nostre sedi estere: è una cosa abbastanza comune per i dipendenti di Magneti Marelli».

E per quanto riguarda le loro prospettive di crescita professionale? «Sono e saranno certamente seguiti e monitorati dal punto di vista formativo per consolidare ed accrescere le competenze e da quello gestionale. Per noi è molto importante curare anche la loro exposure con interlocutori e aree organizzative diverse». Un mestiere del futuro, dunque – che si preannuncia pieno di sfide.

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