«Mi si è aperto un mondo»: in Kirey si chiude il primo ciclo di master in Digital Transformation

Scritto il 23 Dic 2024 in Notizie

Una giornata di restituzione e di festa, per chiudere un ciclo e festeggiare tre anni di formazione. È quello che gli apprendisti 2022-2024 di Kirey Group hanno vissuto pochi giorni fa, a inizio dicembre, per celebrare la fine dei tre anni del master in Digital Transformation, percorso formativo accreditato Asfor che l'azienda ha deciso di offrire ai suoi dipendenti più giovani assunti in apprendistato. «Con questo master mi si è aperto un mondo» racconta una delle partecipanti, Francesca Marengo, 28enne di Torino laureata in Psicologia, che in Kirey ha effettuato la tripletta stage, poi apprendistato, e poi contratto a tempo indeterminato (anche se tecnicamente già l'apprendistato lo è!)

stage lavoro Kirey«Abbiamo voluto dedicare la giornata ai colleghi che finivano il master» spiega Eugenia Rizzo, Learning manager di Kirey – che proprio da quest'anno fa parte del network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti: «Non è stata una giornata di formazione: abbiamo dato soprattutto la parola a loro, volevamo che si raccontassero».

Dopo una breve introduzione della neo General manager di Kirey, Alessandra Girardo, e della stessa Rizzo [insieme nella foto qui accanto], si sono dunque susseguiti gli interventi di tutti i protagonisti (o meglio, di alcuni in rappresentanza di ciascun gruppo) di questa esperienza: studenti-apprendisti, docenti, tutor, e il team che gestisce il master. «Mi ha emozionato sentire il racconto dei ragazzi» dice Eugenia Rizzo: «Noi del team avevamo dato loro solo il tema, e loro l’hanno raccontato molto bene, aggiungendo delle cose molto personali. Questo mi ha fatto capire che erano veramente ingaggiati, e avevano voglia di raccontarlo».

Alcune testimonianze sono state rese dal vivo, altre in video, per dare un movimento e poter «sia raccontare l'esperienza al momento, sia un po' fuori dal momento». In particolare, uno dei video ha raccolto il contributo di una partecipante di base a Roma «che è stata in maternità durante il master, e in più adesso è in allattamento! Quindi non è potuta venire all'evento, ma è riuscita a prendere la certificazione. Nel video ha voluto condividere la sua esperienza di neomamma che ha comunque potuto frequentare il master», spiega Rizzo, partecipando ai moduli in cui poteva, e fruendo degli altri moduli in altri modi, avendo anche a disposizione le registrazioni delle lezioni.

stage lavoro KireyIl master rappresenta in effetti uno sforzo organizzativo non da poco. «Dietro c'è un'organizzazione pazzesca: per essere stati "le cavie", i primi tre anni, con tutto nuovo, l'organizzazione da parte del team di formazione è stata impeccabile» riflette Francesca Marengo: «E poi il master non ci è costato assolutamente niente e ha un valore per sempre, perché è certificato Asfor, e lo si può inserire all'interno del curriculum. Le lezioni sono sempre state puntuali, noi ci trovavamo già tutti gli appuntamenti sul calendario pronti: dovevamo solo partecipare».

L'iniziativa è partita nel 2022, quindi questa è stata la prima "classe" a completare l'intero ciclo triennale. «Il loro è stato il progetto pilota» conferma Eugenia Rizzo: «Una classe molto interessante, molto ricettiva, che nei tre anni ci ha aiutato a apportare delle migliorie. Grazie ai loro suggerimenti abbiamo capito dove tagliare alcune cose, dove aggiungerne altre; negli anni abbiamo anche un po' rivoluzionato l'ordine dei moduli, perché ci siamo resi conto che magari un certo modulo aveva più senso portarlo all'inizio piuttosto che alla fine. Del resto, il master è un progetto sempre "working in progress"!».

Location dell'evento uno spazio molto informale, una ex scuola di danza a Milano: «Abbiamo volutamente scelto una sede diversa da quella utilizzata nei tre anni di master per le giornate in presenza» continua Eugenia Rizzo: «Per questo Graduation Day abbiamo voluto una sede luminosa, allegra, friendly: un open space con i classici specchi per fare gli esercizi di danza, in un angolo un biliardo, poltroncine molto moderne, una cucina a vista dove uno chef ha cucinato per noi, praticamente sotto i nostri occhi!»

Il master in Digital Transformation è pensato con l'obiettivo primario di far approfondire agli apprendisti tutti i rami di attività dell'azienda, i prodotti, le competenze, le business line, i mercati in cui Kirey opera, le relazioni con le sedi estere. « È difficile trovare una lezione che sia stata più interessante dell'altra» dice Francesca Marengo: «Forse quella che mi è rimasta più impressa, per come è stata gestita, è stata quella di Andrea Lazzarino, il nostro Sales director, sui bias che ci sono dietro il lavoro commerciale: molto interattiva, attraverso una sorta di gamificazione. È stato molto interessante proprio come ha strutturato la lezione».

La giornata di celebrazione è stata voluta dal team che ha ideato e organizza il master: «C'è bisogno anche di questi momenti, visto che noi siamo in full remote working; è un modo per conoscere i colleghi in un ambiente più easy» spiega Eugenia Rizzo. In particolare, i partecipanti del master per forza di cose (l'apprendistato è un contratto riservato alle persone under 30) «sono tutti ragazzi giovani: questa è un'occasione perché si parlino tra di loro, con il loro linguaggio», i loro codici. E infatti «il feedback che torna sempre è: ci piacerebbe farlo tutto in presenza!».

«Questo master mi ha fatto sentire meno sola: sono create delle vere e proprie amicizie, ora c'è un aiuto reciproco, si è creata più confidenza», conferma Francesca Marengo, cui da un lato questa flessibilità ha permesso di non essere costretta a spostarsi a Milano, e poter quindi rimanere a vivere nella sua città; dall'altro però inevitabilmente c'è un senso di solitudine nel non avere colleghi intorno. Si è creata una coesione di gruppo: «Avevamo già stretto amicizia in modalità online; nei corsi di formazione trasversale, e anche nei corsi tecnici, magari ci dividevano in stanze su Teams, e quindi avevamo modo di rapportarci con qualcun altro; però il fatto di vedersi in presenza ha un valore in più». Tanto che in futuro è prevista l'aggiunta di una terza data in presenza, a metà di ciascuna annualità.

Nel master, una importante parte della formazione consiste nel presentare alla classe dei "case history", situazioni avvenute realmente in passato nel business di Kirey: «Mettevano alla prova il nostro pensiero, ci portavano a ragionare: “a noi è successo questo, è stata una situazione critica, voi come l'avreste risolta?”» racconta Francesca: «Era anche un modo di confrontarsi con noi e di farci sentire parte attiva, come dire “a noi interessa il vostro pensiero, una visione più innovativa”. Noi giovani possiamo portare ulteriore innovazione e creatività all'azienda».

Il percorso formativo, essendo pensato per tutti gli apprendisti di tutti i settori aziendali, non è "esageratamente" concentrato sulla tecnologia: ma essendo pur sempre un master in Digital transformation, «mi spaventava un po' all'inizio» ricorda Francesca, che alle spalle ha un percorso molto improntato alle materie umanistiche. Ma poi se l’è cavata egregiamente; anzi «essendo io recruiter, quindi andando a parlare dell'azienda ai vari candidati, il fatto di approfondire così nel dettaglio tutte le business line mi ha dato modo anche di ampliare le mie conoscenze e di conseguenza trasmetterle ai candidati».

Per esempio, durante il master Francesca Marengo ha potuto seguire gli step di «creazione di una web app», ha potuto osservare con i suoi occhi la gestione dei database, la fase di sviluppo con la scrittura dei codici nei vari linguaggi informatici come Java, oppure «un Power BI in azione», o ancora «come si costruisce al meglio un front-end». Un'infarinatura che le è molto utile, adesso, nel suo lavoro quotidiano di recruiter di profili IT specie «nell'ambito del cloud, della business intelligence, degli sviluppatori». Anche se poi non spetta a lei valutare le competenze tecniche (per quelle c'è un colloquio specifico con i manager di linea), è chiaro che conoscere i temi di cui si parla è molto utile.

stage lavoro KireyE poi i moduli di soft skill hanno avuto anche dei risvolti inaspettati, rivelandosi utili non solo a «migliorare il nostro io lavorativo, ma anche il nostro io personale» riflette Francesca Marengo: «Queste soft skills ci aiutano nella vita quotidiana di tutti i giorni a livello lavorativo, ma poi ci migliorano proprio come persone, nel relazionarci non solo con i nostri colleghi ma anche con amici e familiari. Abbiamo migliorato la gestione del tempo e dello stress, imparato a comunicare in modo efficace, a lavorare per obiettivi e in gruppo; è stato un master molto ricco sotto questo punto di vista.»

Alla fine del Graduation Day a tutti i partecipanti oltre al diploma di partecipazione è stato consegnato anche il "tocco" (il cappellino tipico delle cerimonie di diploma) da lanciare in aria, «come si fa in America», per sancire la fine del percorso. «Non è così scontato che un'azienda offra un'opportunità formativa così completa a noi figure junior», chiude Francesca Marengo: «Una bella dimostrazione di quanto creda in noi giovani professionisti».

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