In meno di un anno dallo stage al tempo indeterminato: la storia di Alberto in Bip

Giulia Cimpanelli

Giulia Cimpanelli

Scritto il 28 Ott 2012 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Alberto Ferrigno, assunta a tempo indeterminato in Bip.

Ci ho impiegato un po’ più del previsto a laurearmi ma non me ne pento. Nonostante ciò, infatti, ora ho un lavoro che mi soddisfa, pur non avendo mai rinunciato a vivere tutte le belle esperienze che un ragazzo di vent’anni si trova ad affrontare. In più nel corso degli anni universitari ho provato a crearmi una certa indipendenza economica dai miei genitori per pagarmi tutti gli extra visto che loro mi mantenevano in casa. Quindi ho sempre fatto qualche lavoretto saltuario, principalmente come steward in diversi eventi e fiere, pagato a giornata (di solito 50 euro).
Sono nato a Napoli nel 1982, ultimo di tre figli maschi. I miei genitori sono entrambi ex insegnanti ormai in pensione: mia madre ha insegnato analisi matematiche all’università Federico II di Napoli e mio padre, architetto, ha insegnato educazione tecnica alle scuole medie. Cresciuto a Napoli, mi sono diplomato nel 2000 al liceo scientifico e poi mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria delle telecomunicazione alla Federico II. La scelta dell’università è stata abbastanza facile e senza alcun tipo di condizionamento da parte dei miei genitori: avevo una predisposizione per le materie scientifiche e, rispetto a una facoltà più settoriale come matematica o fisica, ho preferito intraprendere un percorso che mi aprisse più sbocchi lavorativi.
Da subito mi sono reso conto che la scelta fatta era quella giusta, mi piaceva quello che studiavo e i risultati erano buoni. Nel 2005 ho conseguito la laurea triennale e nel 2009 la specialistica.
Dopo un’estate trascorsa con la massima spensieratezza possibile, un amico di mio cugino mi ha proposto di fare un colloquio per iniziare uno stage a Roma presso una società di consulenza direzionale, la Business Integration Partners.
Avevo già preso in considerazione l’ipotesi di lavorare in quest’ambito, quindi ho mandato il curriculum attraverso il sito aziendale e sono stato contattato per un colloquio. A ottobre ho iniziato uno stage in Bip. Per me si trattava anche un’importante esperienza di vita, perché per la prima volta andavo a vivere da solo. Conoscevo già Roma e non ho avuto problemi ad ambientarmi.
A parte qualche aiuto economico iniziale dai miei genitori, ho cercato subito di essere indipendente e con il rimborso spese mensile di 700 euro più 200 per la trasferta riuscivo a pagarmi l’affitto (530 euro per una stanza in un appartamento con un ragazzo siciliano) e le spese ordinarie.
Lo stage è durato sei mesi durante i quali il mio responsabile di progetto mi ha offerto diverse opportunità per mettere in mostra le mie capacità, che per fortun
a sono riuscito a sfruttare nel migliore dei modi facendomi apprezzare per la qualità del lavoro svolto.
Nel corso dello stage ho principalmente collaborato come analista funzionale e di processi in un importante progetto che viveva il suo periodo più critico, dimostrando da subito una buona autonomia nello svolgere il lavoro e integrandomi rapidamente con i miei colleghi più senior. Certo le mie mansioni non erano, e non sono, molto attinenti agli studi svolti, ma le attività che mi venivano affidate mi piacevano e lavorare come consulente presso un importante cliente mi ha dato da subito molte gratificazioni.
Al termine del periodo di stage mi è stato proposto un contratto a tempo determinato di un anno con un retribuzione netta di 1300 euro al mese più buoni pasto, che mi ha permesso di sostenere con più tranquillità le spese ordinarie. Mi sono trasferito in un appartamento con la mia ragazza, dove dividiamo l’affitto di 850 euro al mese.
Con il trascorrere dei mesi mi sono state affidate maggiori responsabilità, seguite quasi sempre da altrettante soddisfazioni e gratificazioni per il lavoro svolto e mi è stato permesso di lavorare su diverse tipologie di progetti e instaurando un ottimo rapporto con i miei colleghi e con il responsabile di progetto.
Ad aprile 2011 sono stato assunto da Bip a tempo indeterminato (mantenendo lo stesso stipendio) e quest’anno sono stato promosso a Consultant, con la un aumento di stipendio a 1500 euro.
Oggi mi guardo indietro e pensando a quando mi sono trasferito a Roma per intraprendere lo stage, sono felice di notare la mia crescita nel lavoro, ma soprattutto nella vita; in questi anni a Roma sono successe tante belle cose anche fuori dall’ambito professionale che mi hanno insegnato a prendere le mie responsabilità e a crearmi l’indipendenza che cercavo.

Testo raccolto da Giulia Cimpanelli

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Scopri a questo link quali sono le aziende che hanno aderito al Bollino OK Stage, sottoscrivendo la Carta dei diritti dello Stagista

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