Dalle colline toscane alle vette del ppc marketing: Booster Box investe sui giovani fin dallo stage

Scritto il 26 Apr 2023 in Notizie

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Si può definire “start-up” un'azienda che ha già sessantasei dipendenti, di cui cinquantacinque a tempo indeterminato? Probabilmente no. Anche se è nata solo sei anni fa? Ma ha già ses-san-ta-sei dipendenti! La storia di Booster Box è raccontata in maniera abbastanza esilarante – con lo stile narrativo scherzoso e graffiante che caratterizza tutta la comunicazione aziendale nella pagina “About” del loro sito, a partire dall'avventura del “padre fondatore” Gianluca Binelli e del gruppo di lavoro che a oggi comprende data scientists, developers, esperti di PPC «e un po' di persone che è abbastanza impossibile categorizzare se non come “semplicemente straordinarie”». Il ramo di business che l'azienda presidia è quello del PPC appunto, che sta per pay-per-click marketing: migliorare le performance della pubblicità online dei clienti in forme che spaziano dal paid social al paid search, dall'enhanced analytics al Seo all'analisi dei dati attraverso la lente Martech.

stage lavoro booster boxQualche mese fa Booster Box ha voluto anche entrare nel network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti. «La maggior parte dei nostri colleghi è prossima al traguardo della laurea, o ha terminato di recente un percorso universitario; ed è entrata nel mondo del lavoro attraverso uno stage curriculare o extracurriculare» racconta Federica D'Armento, Head of People & Culture di Booster Box: «Sappiamo cosa c’è dietro la ricerca di uno stage, gli sforzi che si fanno per studiare e svolgere contemporaneamente uno stage, e cosa significa per i giovani investire in una esperienza di stage a volte mal retribuito e/o con prospettive reali di inserimento nulle o poco chiare. Quest’ultimo aspetto in particolare ci ha spinto ad aderire al network: siamo felici di poter parlare in modo trasparente della nostra cultura lavorativa e delle nostre politiche di assunzione volte a garantire a giovani talenti la miglior formazione professionale e avviamento di carriera».

Anche perché «la Repubblica degli Stagisti ha lo scopo di  aiutare i giovani ad orientarsi nel muovere i primi passi nel mondo del lavoro, offrendo anche informazioni sui propri diritti come stagisti. Se questi obiettivi possono tradursi in valori come informare ed essere trasparenti» riflette D'Armento «ritroviamo senza dubbio convergenze con i valori di Booster Box: noi consideriamo tutte le nostre persone – ad iniziare proprio dagli stagisti – come il motore propulsore della nostra attività di business, e siamo organizzati in modo tale da prenderci cura del loro sviluppo professionale al meglio possibile. Per questo spendiamo tempo e risorse nella formazione continua e sin dai primi giorni in azienda rendiamo chiari e trasparenti i nostri processi, cosa fare e come fare per far sì che un percorso di stage si traduca in opportunità lavorativa permanente, e lo facciamo con costanti incontri di feedback durante tutta la durata del tirocinio».

Per esempio, per tutti i suoi stagisti Booster Box prevede un bootcamp iniziale: «due settimane di training intensivo presso il nostro quartier generale, a Pietrasanta, dove i tirocinanti acquisiscono una panoramica a 360° dell’azienda e del suo funzionamento, e iniziano anche a toccare con mano concetti e strumenti di Performance Marketing, tra i quali le piattaforme di advertising. Si tratta a tutti gli effetti di una Booster Box Academy del Performance Marketing, che punta a formare quelli che ci piace chiamare “PPC Ninja”!». Oltre a poter imparare fianco a fianco con manager e colleghi, e a vedersi assegnato un “buddy” per ambientarsi al meglio, gli stagisti sono anche coinvolti in «attività di volontariato, trekking, aperitivi, partite di ping-pong o biliardino». Così l’esperienza in Booster Box diventa «più divertente» dice D'Armento: e in più si crea «una sana identità di team allargato», in un ambiente di lavoro molto informale.

stage lavoro booster boxE se è vero che developers, data scientists ed esperti di PPC sono professionalità per le quali le figure femminili sono di solito abbastanza difficili da trovare, la distribuzione dell'organico di Booster Box per genere è invece molto buona: «Perché in realtà crediamo che si tratti di professioni senza genere! Per questo il gender balance tra i Booster è molto vicino ad essere in egual modo distribuito tra uomini e donne – il piccolo scarto che attualmente rimane non è in alcun modo legato alla scarsa ricezione di candidature da parte di donne, o alla difficoltà di trovare figure femminili in certi ruoli: assumiamo le nostre persone valutando le performance durante il processo di selezione, per noi questo è il solo parametro che conta».

I profili che Booster Box ricerca di più sono i Digital Marketing Specialist. Il percorso di stage, in questi casi, prevede una immersione «nella realtà del Performance Marketing» e cioè nella «creazione, ottimizzazione e gestione di campagne pubblicitarie di molteplici clienti attraverso le piattaforme più conosciute come Google Ads, Facebook Ads e Amazon Ads», spiega D'Armento, che coi suoi 39 anni è – si stenta a crederlo – uno dei membri più "anziani" del team: «Il nostro è un approccio scientifico: abilità analitiche e un’affinità per i numeri sono elementi chiave. Cerchiamo studenti universitari o neolaureati, anche senza esperienza ma che abbiano passione per i numeri, i dati e il mondo digital marketing in generale». Un altro aspetto rilevante per Booster Box è quello «delle human-skill: proattività, ownership e collaborazione sono caratteristiche che ricerchiamo nei ragazzi affinché possano gestire al meglio il proprio lavoro, le relazioni con i clienti, e anche con i colleghi».

Da parte sua, Booster Box promette ai candidati processi di selezione snelli e trasparenti: «Un nostro motto è “fast is better than perfect” – questo per dire che, come azienda, tendiamo ad essere responsive e, ove possibile, a velocizzare i vari processi anche a costo di farli risultare non perfetti» assicura D'Armento: «Il nostro processo di hiring è fluido e risulta veloce, qualora anche il candidato sia reattivo nelle risposte ovviamente. Dal momento in cui riceviamo la candidatura, procediamo con lo screening del CV. Se il profilo del candidato è in linea con le caratteristiche che stiamo cercando, diamo via alla procedura! E i nostri stage sono volti all'assunzione». In effetti, i numeri dimostrarono che ben il 70% degli stagisti viene poi assunto con contratto di apprendistato.

La policy prevede come trattamento economico per gli stagisti 750 euro di indennità mensile, senza distinzioni tra curricolari ed extracurricolari, e poi notebook e “tech gear” aziendale; gli stage si svolgono tutti a Pietrasanta e hanno una durata di sei mesi con impegno full-time. In questo esatto momento non ci sono posizioni di stage aperte, ma «contiamo di aprirne di nuove nella seconda metà dell’anno» anticipa l’HR manager: «Attualmente siamo alla ricerca di una figura di Business Development Manager e un Analytics Team Leader – posizioni permanent e che richiedono competenze tecniche specifiche ed esperienza pregressa».

stage lavoro booster boxSul sito di Booster Box viene sottolineata l'internazionalità dell'ambiente di lavoro: pur essendo l'headquarter immerso nella campagna toscana, in provincia di Lucca, l'azienda ha uffici anche a Milano, Barcellona e Londra. Per lavorare in Booster Box è indispensabile parlare bene inglese, e possibilmente anche qualche altra lingua: «Sebbene Booster Box sia nata in Italia, fin dall’inizio si è affermata come una realtà internazionale nello scenario del Digital Marketing – principalmente perché il portfolio dei clienti che serviamo si trova in Europa, Regno Unito, Stati Uniti ed Israele» spiega Federica D'Armento che a sua volta, forte di radici pugliesi e studi universitari alla Sapienza di Roma, ha in curriculum esperienze di molti anni all'estero come digital consultant nell’headquarter di Google a Dublino poi e nel mondo corporate come Head of E-commerce per un'azienda produttrice di orologi in Svizzera: «La prima lingua impiegata internamente in Booster Box è l’inglese. Vantiamo un mosaico culturale e linguistico interno eterogeneo – abbiamo Boosters di sedici differenti nazionalità – e questa diversità è uno dei nostri punti di forza».

Così come un punto di forza è l'attenzione alla qualità dei percorsi di ingresso, a cominciare dallo stage: testimoniata oggi anche dall'adesione al network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti.

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