Ministero degli Esteri, 555 stage Mae-Crui bloccati e non si capisce il perché

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 05 Lug 2012 in Notizie

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Il ministero degli Esteri ha sospeso l'attivazione dei tirocini legati al secondo bando Mae-Crui 2012. Gettando nel panico i 555 ragazzi e ragazze che solo tra il 25 e il 26 giugno avevano saputo di essere stati selezionati. stage lavoroE di doversi preparare a partire il prossimo 3 settembre per un tirocinio di tre mesi. In un caso su tre questi stage si svolgono all'estero, senza purtroppo che la Farnesina garantisca alcun tipo di rimborso spese.

Molti di questi ragazzi si sono subito rivolti alla Repubblica degli Stagisti, condividendo il loro timore e raccontando il loro sdegno attraverso il forum. C'è ad esempio una ragazza selezionata per l'Istituto italiano di cultura di Dublino: «Fortunatamente non avevo ancora comprato il biglietto aereo, ma ho rinunciato ad uno stage di 3 mesi retribuito alla facoltà di Lingue e letterature straniere di Torino». E questa è solo una delle tante testimonianze presenti sul sito.
Ma perché si è arrivati a questa decisione?

«A seguito delle nuove disposizioni in materia di tirocini approvate dal Parlamento», vista la «necessità di acquisire chiarimenti interpretativi» e in «previsione della stipula da parte di govern
o e regioni di un accordo sulle linee guida sui tirocini», il ministero degli Esteri ha chiesto alla Crui di bloccare tutto. E di invitare i vincitori del bando ad «astenersi dal prendere iniziative organizzative in merito fino ad ulteriori indicazioni» che dovrebbero arrivare «nei prossimi giorni». Questo è il contenuto di una email che Vittorio Palladino dell'Istituto diplomatico ha inviato nel pomeriggio di giovedì 28 giugno alla Fondazione. Un contenuto sorprendente dato che, come la Repubblica degli Stagisti ha spiegato più volte, nella riforma Fornero non vi sono affatto «nuove disposizioni in materia di tirocini». Quindi non c'è nulla che giustifichi un atto tanto improvviso e forte come la sospensione di un programma già approvato e in partenza.

Attenzione poi alle date. Il 27 la Camera dei deputati ha dato il via libera alla riforma del lavoro, il giorno dopo il Mae ha bloccato i tirocini. Ma lo ha comunicato solo nel tardo pomeriggio, per la precisione un po' dopo le 18. Considerando che il 29 è il giorn
o del santo patrono di Roma, città dove ha sede la conferenza dei rettori, e che tutti gli uffici sono chiusi, solo lunedì 2 luglio la Crui ha provveduto a girare l'informazione alle università coinvolte nel progetto, permettendo loro di avvisare i singoli vincitori del bando. Per questo il panico è scoppiato con quasi una settimana di ritardo.

StagistiMa perché secondo il Mae la riforma del lavoro bloccherebbe i tirocini? La questione riguarda l'articolo 12, quello che prevede tra le altre cose l'abolizione degli stage gratuiti. O meglio impone che il governo si accordi con le regioni su alcune linee guida per stabilire alcuni parametri tra i quali «il riconoscimento di una congrua indennità, anche in forma forfettaria» agli stagisti. Il tutto entro 180 giorni dall'entrata in vigore della riforma. Pubblicate in Gazzetta ufficiale mercoledì 3 luglio, le misure volute dal ministro Elsa Fornero [nella foto sotto] dispiegheranno i propri effetti solo a partire dal 18 luglio. Fatti due conti, il provvedimento che stabilirà i rimborsi minimi dovrebbe arrivare entro la prima metà del gennaio 2013.

Ma allora che problema c'è?
Per quella data i tirocini del II° bando Mae-Crui, previsti in partenza per il 3 settembre prima della sospensiva, sarebbero conclusi da un pezzo. Perché  fermare tutto adesso? Martedì 3 luglio la Repubblica degli Stagisti ha immediatamente contattato la Fondazione Crui: ma purtroppo Francesca Decorato, una delle responsabili del progetto, si è rifiutata di rispondere alle domande, trincerandosi dietro la necessità di passare attraverso l'ufficio stampa. Però non è stata in grado di fornire un numero di cellulare dell'addetto stampa, in quel momento - e per tutta la giornata! - «impegnato fuori sede per un evento».

Stesso risultato contattando sempre martedì Vincenzo Palladino, l'autore materiale della mail che ha bloccato i tirocini. Dopo aver chiarito alla Repubblica degli Stagisti che la questione verrà discussa nel corso di una non meglio definita «riunione ministeriale» - che però purtroppo ancora non si sa quando sarà convocata nè quali saranno i partecipanti - Palladino ha invitato a far riferimento a Daniele Di Ceglie, funzionario del Mae che segue il bando.

Detto, fatto: la Repubblica degli Stagisti ha provato a chiamare Di Ceglie. «Oggi è in ferie, richiami domani» hanno risposto però dal suo ufficio. Stessa musica il giorno successivo, cioè ieri: «È in ferie». Ma quando è partito? «Non so se posso darle questa informazione». E quando torna? «Non lo sappiamo».
Una circostanza quasi incredibile: Di Ceglie, il responsabile dei tirocini del Mae, è in ferie proprio nei giorni in cui si decide la sospensione del progetto a lui affidato, senza che si sappia quando rientrerà in ufficio.
StagistiIntanto i ragazzi aspettano. E tempestano di telefonate le università, la Fondazione Crui e la Farnesina. Ma le risposte non sono incoraggianti: «Alla mia facoltà mi hanno saputo dire solo che con tutta probabilità non si avranno notizie prima di settembre, forse ottobre», scrive un lettore, «e che se la situazione si sbloccherà verrà comunque indetto un nuovo concorso». Poi ci sono casi addirittura emblematici come quello di Marcella: «Io stavo per licenziarmi, entro questa settimana dovevo dare la comunicazione». Lei oltre al danno rischia anche la beffa: «Se decidessero di farci cominciare a gennaio anziché a dicembre io perderei il diritto a partire perché non avrei più uno dei requisiti indispensabili». Ovvero quello di essersi laureata nei 12 mesi precedenti l'avvio dello stage, visto che «ho discusso la tesi a novembre del 2011».

A maggior ragione, dunque, la questione va chiarita in fretta: il 3 settembre 555 ragazzi che sarebbero dovuti partire al momento rischiano di veder sfumare questa opportunità. Non solo: il 10 settembre si aprono le selezioni per il terzo bando 2012, i cui stage prenderanno poi il via a gennaio del prossimo anno. Ora, visto che in questo Paese le leggi non sono retroattive, non sarebbe stato più opportuno concentrarsi sul reperimento dei fondi per offrire un rimborso a chi parteciperà a questo terzo bando invece di bloccare quelli del secondo? La Repubblica degli Stagisti, e più di 550 tra i migliori laureati d'Italia, restano in attesa di una risposta.

Riccardo Saporiti

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[La foto di apertura è di Simone Ramella, tratta da Flickr in modalità Creative Commons]

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