Garanzia Giovani, gli stagisti che pur avendo iniziato da mesi il percorso formativo non hanno ancora percepito alcun compenso sono più del previsto. Dopo il caso del Lazio, la Repubblica degli Stagisti ha fatto un focus approfondendo la questione del rimborso regione per regione. Bisogna premettere che nella maggior parte dei territori i tirocini ancora non sono partiti, e dunque comprensibilmente non sussistono ancora problemi di rimborso. Là dove invece sono già in atto stage in Garanzia Giovani, la situazione è a macchia di leopardo.
Nelle Marche, in Basilicata e in Sardegna la situazione è purtroppo simile a quella del Lazio, con numerosi ritardi nei rimborsi. La Repubblica degli Stagisti si è dunque rivolta all'Inps per chiedere conto delle ragioni che stanno lasciando centinaia di ragazzi senza compensi, ma due settimane di contatti email e telefonici con la Direzione centrale Entrate e con il personale dell'ufficio stampa dell'Inps, tra cui il responsabile Marco Barbieri, sembrano non essere bastati: le spiegazioni purtroppo non sono ancora arrivate. La speranza è che arrivino presto, sopratutto per rispetto ai giovani che stanno svolgendo gli stage e che per adesso addirittura ci stanno rimettendo: anticipando denaro per gli spostamenti, per il pranzo, senza ricevere l'indennità prevista.
Nelle Marche i primi tirocinanti di Garanzia Giovani hanno iniziato a settembre: l'iniziativa lì prevede che ricevano 500 euro al mese, rimborsati dall’Inps ogni 2 mensilità. Ma già a gennaio centinaia di ragazzi segnalavano sui gruppi Facebook di non essere stati ancora rimborsati. All'inizio di febbraio Il consigliere regionale di Sel Massimo Binci ha depositato un’interrogazione in Consiglio regionale. Dopo due mesi è Jacopo Cesari, responsabile del Servizio orientamento lavorativo della Cgil Pesaro che ha seguito la faccenda dall’inizio, a fare il punto insieme alla Repubblica degli Stagisti: «A gennaio sono finalmente iniziati i pagamenti dei primo mese di stage, ma esclusivamente per i primi 300 tirocinanti, che hanno iniziato a ottobre 2014. Ora si dovrebbe procedere al pagamento col resto dei ragazzi, circa 2700, ma sulle tempistiche di pagamento non c'è nessuna certezza». Intanto sul gruppo Facebook Garanzia Giovani Pesaro Urbino all'inizio di aprile i ragazzi lasciano post chiedendosi quando verranno accreditati i soldi di gennaio.
Anche in Sardegna i primi dei 2mila tirocini extracurriculari previsti sono stati avviati da diversi mesi, ma i tirocinanti aspettano ancora i rimborsi spese. Il regolamento sardo li chiama voucher: 470 euro lordi al mese per un periodo di 6 mesi. I voucher sono stati ripartiti su base provinciale e assegnati in base all'ordine cronologico di adesione dei giovani al programma Garanzia Giovani. Per ora sono partiti i tirocini dei partecipanti iscritti al programma fino al 25 novembre. Anche la Sardegna ha affidato all’Inps l’erogazione del rimborso e, come nel Lazio, qualcosa non ha funzionato. Lo denunciano anche qui gli iscritti al gruppo Facebook Garanzia giovani Sardegna. La protesta è stata raccolta anche da un'interrogazione del capogruppo regionale Gianluigi Rubiu (Area Popolare). La Repubblica degli Stagisti si è messa in contatto con lo sportello “Sardegna tirocini” che si occupa di gestire il programma a livello regionale: «Ci scusiamo con I ragazzi che aspettano I loro voucher, immaginavamo che nei passaggi burocratici tra noi e l’Inps si sarebbero potuti verificare dei ritardi ma ci stiamo attivando per risolvere al più presto questa incresciosa situazione che riguarda centinaia di ragazzi».
Anche in Basilicata i primi tirocini sono stati attivati alla fine dell’anno scorso. Ai ragazzi che usufruiscono di Garanzia Giovani spettano 450 euro mensili lordi a cui l’azienda ospitante può aggiungere ulteriori benefit. La procedura di registrazione può avvenire anche online, così come le pratiche per ottenere il rimborso, di cui si occupa l’Inps. L’erogazione dovrebbe avvenire ogni due mesi. Ma anche in questa regione si sono verificati ritardi. Alcuni sono più fortunati: per esempio un tirocinante lucano, Federico d' Innocenzo, a fine marzo sul gruppo Facebook regionale scriveva rassicurante: «Ho iniziato a metà dicembre e mi è arrivato il primo rimborso». Ma molti altri sono ancora in attesa. Purtroppo la Repubblica degli Stagisti non è riuscita a raggiungere al telefono nessuno della Direzione regionale del lavoro, ma alcuni ragazzi hanno pubblicato sul gruppo Facebook il testo di una email che la Regione ha inviato ai partecipanti a Garanzia Giovani in tirocinio il 24 marzo: «I termini potrebbero slittare dato che la Regione inoltra i dati all’Inps che direttamente eroga il contributo» si legge «Una volta inoltrate le informazioni, la Regione delega le procedure di pagamento al suddetto ente che svolge in autonomia i processi. Una volta ricevuto il primo pagamento la procedura è automatizzata e costante senza ulteriori slittamenti».
Per quanto riguarda l'Umbria, il dirigente del centro dell’Impiego di Perugia Riccardo Pompili spiega alla Repubblica degli Stagisti: «Ai 1527 ragazzi a cui abbiamo finora assegnato un tirocinio spettano 500 euro lordi mensili. Anche il regolamento umbro prevede che sia l’Inps a erogare il rimborso. Stiamo comunicando ora i dati dei primi tirocinanti e probabilmente per ricevere l’indennità del primo mese si dovrà attendere, ma speriamo che una volta messa a punto la procedura digitale non si verifichino ritardi». Su Facebook una iscritta al programma, Silvia, appena dopo Pasqua ricorda che i tirocinanti vanno incontro anche a spese vive di trasporto per raggiungere il luogo dove effettueranno lo stage:«Finalmente il 7 inizio, anche se io avevo aderito perché il lavoro era a Bastia Umbra, a 15 minuti da dove abito, invece scopro ora che dovrò arrivare anche fino a Corciano: 45 minuti! Vabè, vedremo come andrà!».
E al Nord? Come già riscontrato da questa testata, in Lombardia Garanzia Giovani funziona a pieno ritmo. Confermano dal Centro dell'Impiego di Milano: «Finora, in questa regione, abbiamo assegnato il tirocinio a 6.271 giovani . Dopo le prime difficoltà di coordinamento nella trasmissione dei dati all'Inps, al momento non ci risultano ritardi nei rimborsi». E' bene ricordare che in Lombardia spetta all'azienda erogare il compenso allo stagista, fissato a un minimo 400 euro lorde mensili (o 300 se vengono forniti i buoni pasto). Completata l'esperienza formativa, l'ente ospitante può richiedere il rimborso all'Inps.
A riferire sulla situazione degli stage Garanzia Giovani in Piemonte è Roberta Cattoretti, funzionario della direzione lavoro della Regione: «I tirocinanti saranno rimborsati dall’Inps. A loro spetta un compenso che va da 300 a 600 euro lordi. A gennaio abbiamo assegnato i primi tirocini e a metà aprile avremo le rendicontazioni, speriamo che finora non si siano verificate situazioni di ritardo».
«In Toscana Garanzia Giovani propone alcune misure già presenti dal 2013, che il programma europeo contro la disoccupazione ha potenziato» le fa eco un’impiegata del call center di Giovanisì, sportello che in Toscana si occupa di politiche del lavoro: «Ai tirocinanti spettano almeno 500 euro mensili a cui deve provvedere l’azienda. Una volta terminata l’esperienza formativa, l’ente ospitante può chiedere all’Inps fino a 300 euro di rimborso mensile per ogni ragazzo ospitato».
Regole ancora diverse disciplinano Garanzia Giovani in Emilia Romagna. Il datore di lavoro che ospita un tirocinante è tenuto a corrispondergli un'indennità di partecipazione, che deve essere di almeno 450 euro al mese. Si legge nel portale web dedicato: «Per i tirocini avviati nell'ambito di Garanzia Giovani, una parte di questa indennità (al massimo 300 euro mensili) è finanziata dalla Regione ed erogata direttamente al giovane dall'Inps. Il datore di lavoro deve corrispondere al tirocinante solo la restante quota».
Per quanto riguarda il Veneto, la direzione lavoro regionale spiega alla Repubblica degli Stagisti: «Il rimborso spese dei tirocini extracurriculari, disciplinati dalla legge 1324/2013, prevede 500 euro mensili lordi per ogni tirocinante. Per quanto riguarda i tirocinanti inseriti nel programma Garanzia Giovani, spetta all’Inps l’erogazione: una prima parte arriva a metà del percorso formativo, la seconda a esperienza conclusa. Per ora non ci risultano ritardi nei rimborsi».
Stessa puntualità in Valle d’Aosta; dal Dipartimento politiche del Lavoro regionale aggiungono: «Prevediamo di destinare complessivamente 1 milione e 200mila euro ai tirocini extracurriculari, misura di cui beneficeranno circa 300 giovani per il 2015. Per gli enti ospitanti prevediamo un rimborso a risultato: da 200 a 500 euro mensili, che le aziende potranno richiedere una volta superato il 50% delle presenze. Ai tirocinanti spetta invece un rimborso mensile lordo di massimo di 500 euro mensili, che aumenterà nel caso di mobilità extraregionale. Per quanto riguarda l’erogazione dei rimborsi anche noi abbiamo delegato l’Inps».
Non risultano casi di ritardo nei rimborsi nemmeno in Friuli Venezia Giulia, che ha esteso le misure di Garanzia Giovani a disoccupati e persone sopra i trent'anni, e in Trentino Alto Adige. Dal Centro dell'impiego di Trento specificano: «In questa provincia hanno disciplinato i tirocini extracurriculari disponendo una retribuzione minima per il tirocinante di 70 euro a settimana erogata dall’Inps. Alle risorse di Garanzia Giovani, l’azienda può aggiungere ulteriori rimborsi e per ogni tirocinante che abbia superato il 70 % delle presenze, l’ente ospitante può richiedere un rimborso che va da 200 a 500 euro mensili, a seconda della distanza del giovane dal mondo del lavoro.
Ma nella maggior parte delle Regioni i tirocini di Garanzia Giovani non sono ancora partiti. Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo: in tutte queste Regioni i ragazzi ancora sono in attesa di cominciare.
In Sicilia, nel dettaglio, il il regolamento regionale prevede che a ogni tirocinante spettino 500 euro e che sia l’Inps a rimborsarli, ma dal centro dell’impiego di Palermo ammettono che le esperienze formative non sono ancora iniziate. Sui gruppi Facebook regionali alcuni ragazzi denunciano la diffusa disinformazione, ancor prima che i tirocini abbiano inizio: «Le aziende in cui sono stato non credono che per i primi sei mesi non dovranno rimborsarmi» scrive per esempio Eugenio.
La situazione procede a rilento anche in Molise: dall’Agenzia Regionale Molise Lavoro informano che la normativa sui tirocini di Garanzia Giovani sta per uscire, per questo preferiscono non dire a quanto ammonta il rimborso per ogni tirocinante, ma confermano che sarà l‘Inps a erogarlo.
In Calabria la Repubblica degli Stagisti non è riuscita a raggiungere nessuno dell’ufficio regionale preposto, ma un comunicato informa che dall'inizio di aprile è attivo un numero verde (800 10 11 40) proprio per dare informazioni su Garanzia Giovani. La normativa territoriale dispone che i tirocinanti verranno rimborsati con 400 euro lordi mensili e che sarà l’Inps a occuparsi dell’erogazione. Sul sito regionale appena dopo Pasqua è comparso un avviso per ricordare alle migliaia di ragazzi in cerca di lavoro che «Non vince la velocità, ma la qualità» e che la partenza del programma è prevista dal 7 aprile.
Idem in Campania: gli operatori del numero verde creato ad hoc per Garanzia Giovani (800 463303) rispondono che tirocini non sono stati ancora attivati. Ma assicurano che ogni tirocinante sarà rimborsato un massimo di 500 euro lordi al mese e che sarà cura del soggetto ospitante, e non del tirocinante come in altre regioni, preoccuparsi di inoltrare all’Inps i documenti necessari per ottenere il rimborso.
Anche in Puglia, come conferma il centro dell’Impiego di Bari, non è ancora possibile registrare casi di eventuali ritardi perché i tirocini non sono ancora partiti. Ai ragazzi spetteranno 450 euro lordi, che dovrebbero essere erogati dall’Inps ogni 2 mesi.
Tirocini non ancora partiti anche in alcune regioni del Nord: per quanto riguarda la Liguria, Piero Arganini del portale IolavoroLiguria precisa che «anche da noi sarà l’Inps ad occuparsi di erogare i rimborsi dei tirocini extracurriculari che fanno parte di Garanzia Giovani. A ogni tirocinante spetteranno 500 euro mensili che verranno rimborsati ogni 2 mesi. Ma dobbiamo ancora partire con l’assegnazione delle misure».
Gli oltre 2700 tirocinanti abruzzesi di Garanzia Giovani saranno infine più pagati d’Italia, con 600 euro netti mensili, che verranno rimborsati mensilmente dall’Inps. Per il momento le esperienze formative non sono ancora partite, ma la normativa regionale è già predisposta e dettagliata. A esperienza conclusa, le stesse aziende ospitanti potranno ricevere un rimborso in base a quale tirocinante avranno ospitato nell’azienda - se classificato come “molto distante” dal mondo del lavoro 500 euro mensili, se “mediamente distante” 300 o 400 euro, se “poco distante” 200 euro.
Resta comunque da capire la ragione per la quale in Lazio, Basilicata, Sardegna e nelle Marche si stiano verificando questi ritardi, che mettono in grande difficoltà i giovani stagisti e che ovviamente contribuiscono ad aumentare la diffidenza e la delusione nei confronti dell'intera iniziativa Garanzia Giovani. La Repubblica degli Stagisti auspica che in breve arrivino risposte chiare dall'Inps, anche in nome del "nuovo corso" di trasparenza e contatto con i giovani promesso dal neopresidente Tito Boeri.
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