Si chiama «Non dimenticare il futuro»: è un circolo indipendente composto da persone che si occupano di temi pubblici e politici non per mestiere ma per passione civile. I creatori di questa iniziativa sono Enrico Oggioni [nella foto] e Mariano Marchetti, a cui si deve anche il nome del circolo - mutuato dal suo libro Il futuro dimenticato, sottotitolo «L'economia italiana dalla metà degli anni '60 ad oggi», pubblicato dalla casa editrice FrancoAngeli nel 2006.
«Siamo dei veri ragazzini» scherza Oggioni con la Repubblica degli Stagisti: «Io ho 54 anni e lui un po' più di sessanta. Io sono milanese milanese, mentre lui è un bolognese trapiantato a Milano: per lavoro facciamo entrambi consulenza di management e siamo imprenditori nell'area della gestione risorse umane».
Oggioni e Marchetti hanno cominciato, tre anni fa, a riflettere sulla politica e soprattutto sulle strategie economiche che i governi degli ultimi trent'anni hanno messo in atto, mirate più a soddisfare gli interessi di breve respiro dei gruppi dominanti del momento che a fare il bene della maggioranza dei cittadini: «Con effetti deleteri sulle nuove generazioni e sulla competitività dell'Italia» osserva Oggioni «Ed è sulla base di queste riflessioni che abbiamo fondato il circolo. I nostri obiettivi sono concreti: elaborare idee e linee guida su temi specifici come per esempio il sistema pensionistico, il debito pubblico, il fisco, e su temi trasversali che possono essere di volta in volta l'etica e il costo della politica, il sistema elettorale, il sistema dell'informazione».
Il primo incontro risale al 22 marzo del 2007, ormai quasi tre anni fa: da allora il circolo organizza a Milano un appuntamento ogni tre-quattro settimane, invitando di volta in volta esperti dell'argomento (professori universitari, politici, giornalisti). Gli incontri durano un paio d'ore, dalle 19 alle 21, e vengono organizzati il più delle volte al bar Baldassarre, a due passi dal Duomo, proprio sotto la Torre Velasca. «Nel tempo hanno partecipato alle nostre iniziative circa 200 persone, una trentina in media ad ogni incontro, di vario orientamento politico e varia età» spiega ancora Oggioni: «Il circolo è un'associazione di fatto, a ricavi zero e a costi zero, senza finanziamenti, basata sul volontariato di chi vi partecipa».
A luglio è partito il progetto «Patto intergenerazionale», con tre obiettivi principali: mettere a confronto le esigenze e le visioni dei due soggetti del patto (genitori e figli, giovani e maturi) rispetto al futuro, in particolare rispetto a lavoro e pensioni; sintetizzare le migliori proposte di riforma in tema di lavoro e sistema previdenziale/pensionistico; elaborare un manifesto programmatico che tenga conto delle esigenze ascoltate e delle proposte in campo.
Tutte le informazioni sulla filosofia e le attività del circolo si possono trovare sul sito: per essere sempre aggiornati sulle attività, basta inviare una email a nndimenticarefuturo [chiocciola] libero.it chiedendo di essere inseriti nella mailing list.
Da poche settimane al sito si è aggiunto un blog, 10storie, [nell'immagine, l'homepage] per raccogliere le storie, le aspettative, le opinioni dei giovani. Ad oggi sul blog sono disponibili le testimonianze del 32enne brianzolo Gabriele e della 25enne milanese Betty, e un'intervista doppia sul tema delle consulenze a partita Iva con le voci di Annalisa e Albachiara.
Il prossimo appuntamento del circolo «Non dimenticare il futuro» è in calendario per giovedì 10 dicembre, dalle 19 alle 21, come di consueto presso il bar Baldassarre di Milano (la fermata più vicina della metropolitana è Missori, sulla linea gialla). L'ospite sarà Davide Corritore [nella foto], vicepresidente del Consiglio comunale di Milano: con lui si discuterà di economia e in particolare delle «proposte del (nuovo?) PD per il rilancio economico».
Eleonora Voltolina
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