Marianna Lepore
Scritto il 29 Ago 2023 in Notizie
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Un'esperienza di "learning by doing" in uno dei luoghi più richiesti dai giovani italiani per qualità dello stage e per il rimborso spese: il 15 settembre scade il termine per fare application per un tirocinio presso la Corte di giustizia dell’Unione europea. Se selezionati, i giovani saranno impegnati per sei mesi, dal 1° marzo al 31 luglio del prossimo anno.
«Sono disponibili fino a 130 tirocini per sessione», spiega alla Repubblica degli Stagisti Sofia Riesino, assistente dell’Unità Stampa e informazione. Quindi visto che ogni anno ci sono due sessioni di stage, si arriva a una “capienza” di 260 stagisti.
Gli italiani sono da sempre tra i più numerosi a far domanda, probabilmente attirati dal buon rimborso spese e dall’esperienza internazionale. E infatti anche per la seconda sessione del 2023 – che prenderà il via a inizio settembre – hanno battuto tutti: «Abbiamo ricevuto 609 domande entro il termine di metà aprile e di queste 174 erano italiane», spiega Riesino. Vale a dire che oltre una candidatura su quattro, per la precisione il 28,5%, proveniva dall’Italia: più del doppio del secondo Paese in questa classifica di application, la Francia, con 78 domande; in terza posizione poi la Spagna con 71. Proporzioni che non rispecchiano il numero di giovani che accedono effettivamente a questi stage, visto che la Francia batte tutti per tirocinanti selezionati – 15 – seguita a stretto giro dall’Italia, con 14 e poi dall’Irlanda con 11. Gli italiani sono piuttosto assidui nel far domanda, tanto da mantenere costante nel tempo la loro percentuale di application. E anche per la sessione cominciata a marzo di quest’anno, infatti, sono arrivate dall’Italia 146 domande su un totale di 488 (pari a un 30% tondo) e i Paesi con più stagisti selezionati sono stati ancora una volta la Francia, l’Italia e la Spagna.
La sessione per cui è possibile al momento partecipare è quella che di solito riceve più domande perché è l’unica nel corso dell’anno che raccoglie le application anche per la direzione dell’Interpretazione, in questo caso della durata variabile da dieci a dodici settimane. Qui il bando è rivolto principalmente a giovani diplomati in interpretazione di conferenza. Questo tipo di stage ha l’obiettivo di «permettere ai giovani interpreti di essere seguiti nel loro perfezionamento di interpretazione, in particolare giuridica, che comporta la preparazione dei fascicoli, un lavoro di ricerca terminologica ed esercitazioni pratiche in cabina muta». In questo caso la selezione dei candidati avviene una sola volta l’anno, a metà settembre appunto, per l’intero anno giudiziario. «Quest’anno il numero totale di posti disponibili è di circa 8-10: saranno distribuiti tra la sessione primaverile e quella autunnale del prossimo anno», conferma Riesino, con la raccolta delle candidature solo in questo periodo estivo.
Inutile dire che anche in questo campo la competizione è altissima e la selezione molto accurata. Nel 2022, infatti, sono arrivate 56 richieste per fare uno stage in questa Direzione, «17 dall’Italia, 8 dalla Francia e 7 dalla Spagna», ma un solo tirocinante, di nazionalità spagnola, è stato alla fine selezionato.
Per tutti il rimborso spese mensile è di 1.468 euro, a cui vanno aggiunti un contributo di circa 150 euro per spese di viaggio destinato agli stagisti che abitino a più di 200 chilometri dalla sede della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ovvero il Lussemburgo. L’indennità mensile negli anni è aumentata, passando dai poco più di 1.100 euro del 2011 ai 1.200 del 2021 fino ai quasi 1.500 per il 2024.
Rispetto agli anni del Covid, non è più possibile chiedere di svolgere parte o tutto lo stage in smart internshipping, possibilità che era stata introdotta per evitare il blocco del programma e che è stata eliminata vista la natura prettamente formativa di questi tirocini, che può meglio realizzarsi frequentando dal vivo i palazzi della Corte – il cui compito è quello di garantire l’osservanza del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione europea.
Nelle ultime due sessioni le richieste di partecipazione da parte dell’Italia sono tornate a circa il trenta per cento sul totale, in linea con quanto succedeva una volta. Ma nel 2020 invece, probabilmente a causa della pandemia Covid che colpì inizialmente l’Italia più degli altri Paesi europei, le candidature dall’Italia erano scese a poco più del venti per cento.
Per quanti siano interessati a provare questa esperienza, le opzioni di scelta sono tre: un tirocinio nei servizi, oppure negli uffici dei membri della Corte, o ancora nella Direzione dell’interpretazione. Per partecipare è necessario essere in possesso di un diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, economia o un settore affine, o per gli stage presso la Direzione dell’interpretazione di un diploma di interprete di conferenza.
La domanda si fa attraverso l’applicazione Eu Cv online: si deve prima fare la registrazione, poi selezionare il tirocinio di interesse e infine completare in inglese, francese o tedesco, prima la lettera di motivazione e poi le altre sezioni sui propri studi. Per tutte le selezioni è gradita una buona conoscenza della lingua francese e i candidati non devono aver già usufruito di uno stage presso un ente, un’agenzia o un organismo dell’Unione europea. L’esito della procedura di selezione sarà pubblicato, in questo caso, a fine dicembre.
Così si entrerà a far parte, anche se solo temporaneamente, di una grande macchina organizzativa che secondo i dati aggiornati al dicembre 2022 conta oltre 2.200 dipendenti, di cui oltre il sessanta per cento donne, con un’età media di 46 anni.
Val la pena ricordare che la Corte offre anche un altro tipo di tirocinio per magistrati nazionali nell’ambito del programma di scambi organizzato dalla Rete europea di formazione giudiziaria, per un massimo di 15 all’anno. La selezione, però, è affidata alla European Judicial Training Network e quindi le informazioni sono disponibili sul loro sito internet.
A chi, invece, è alla ricerca di nuove opportunità e trova interessante la possibilità di svolgere uno stage all’estero presso la Corte di giustizia dell’Unione europea, conviene far domanda ricordando, però, che lo stage non è un eventuale trampolino per una futura assunzione, che avviene solo tramite concorso. Il rimborso spese, l’ambiente e l’esperienza sono, però, molto allettanti!
Marianna Lepore
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