Riforma del lavoro, rilanciare l'apprendistato non basta
12 anni, 7 mesi fa di Eleonora Voltolina
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Il governo va avanti con la riforma del mercato del lavoro. Dopo le polemiche, in gran parte inutili, su aspetti secondari come l'articolo 18, e i dubbi sulla effettiva possibilità di reperire risorse - questo invece un punto fondamentale - per garantire ammortizzatori sociali anche ai precari, l'ultima notizia è che il ministro Fornero nei giorni scorsi ha smesso di parlare di "contratto unico" introducendo una dicitura nuova, il "contratto dominante". Che dovrebbe essere basato su una tipologia contrattuale già …
martmic86
12 anni, 7 mesi fa
Ciao ragazzi, credo che l'apprendistato possa rappresentare - come giustamente argomentato da Eleonora - un'ottima soluzione per chi si affaccia al mondo del lavoro.
Sarebbe importante, infatti, proprio per capire come integrare studio e lavoro: quello che all'Università si impara troppo poco.
E credo, riallacciandomi a quanto detto da Eleonora, che la serenità del rapporto lavorativo sia reciproca in questo senso: si ha modo di lavorare imparando ed essendo garantiti e soprattutto in una prospettiva a medio termine che garantirebbe, nell'eventualità di fine rapporto, una spendibilità maggiore dell'esperienza fatta.
Cosa rappresentano, infatti, i contrattini a progetto di tre o sei o nove mesi? Con cosa si resta in mano alla fine?
E l'azienda, dal suo canto, avrebbe modo di sviluppare intelligenze per una volta, e non solo tappare buchi.
GenerazioneP
12 anni, 7 mesi fa
Ciao Eleonora, credo che l'apprendistato sia un ottimo strumento.
L'apprendistato alla tedesca sostenuta da Tito Boeri e Pietro Garibaldi
ancora meglio. Ovviamente gli stage vanno aboliti.
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