Il progetto era UNIENTOGETHER.
Il gruppo editoriale era Novotécnica, che gestiva il quotidiano La Voz de Almeria e le sezioni radio e tv, il mio tirocinio è stato solo nell'area stampa.
Molti dei ragazzi spagnoli venivano mandati dalle università di appartenenza o da enti promotori locali, il loro rimborso era circa 400-500 euro mensili.
Il numero di stagisti era intorno a 10, più altri inseriti in aree tecniche.
Il periodo di maggiore lavoro in redazione era da giugno a settembre per via delle festività locali e delle numerose manifestazione ad esse connesse.

Vi racconto la mia esperienza di tirocinio con il progetto Leonardo da Vinci. Nel 2009 ho vinto la borsa di mobilità finanziata dal progetto promosso dall'Università di Foggia (sono siciliana e all'epoca già laureata, quindi vi invito a spulciare ogni tipo di bando).
Copertura spese in due rate per un tot di circa 2300 euro.
Destinazione Spagna, settore editoria e giornalismo (area di mia competenza in quanto laureata in comunicazione).
Ho trascorso 16 settimane ad Almerìa, in Andalusia e ho lavorato in una redazione multimediale, sin dal primo giorno andando a fare interviste e scrivendo articoli. Alla fine dei quattro mesi curavo anche una rubrica tutta mia.
Visto che non ero a Madrid o Barcellona, pagavo davvero un affitto bassissimo. Le mie coinquiline erano tutte spagnole e per almeno due mesi non ho visto nessun italiano nei paraggi (il miglior modo per imparare davvero una lingua straniera).
Per quanto riguarda la preparazione iniziale, non ho avuto nessun tipo di supporto,se non un cd di "sopravvivenza", ma questo dipende dall'ente promotore.
Le ore di lavoro a volte superavano il limite di 40 a settimana ma perché il tipo di lavoro lo richiedeva (in redazione si sa quando inizi ma non sai mai quando termini...).
I colleghi tutti molto professionali e, udite udite, vi erano tanti stagisti spagnoli, tutti con ottimo rimborso spese mensile (da noi questa è un' utopia) e molti di loro, a fine stage, venivano assunti con contratti a tempo determinato.
Finito il tirocinio, a due anni e mezzo di distanza, consiglio a tutti di provare un'esperienza simile, magari non ti assumono ma almeno hai arricchito il tuo cv e impari a guardare tutto da un' altra prospettiva!

Cara sibylvane,
come forse hai letto il bando in questione (che per l'esattezza si chiama "Integration of second generation migrants into the European Labor Market through the Leonardo Programme") è promosso dal Circolo culturale Africa: un'associazione che ha tra i suoi scopi la promozione di una sana cultura della diversità e si adopera, tra le altre cose, per favorire l'integrazione appunto di immigrati e figli di immigrati (spesso nati in Italia o italiani per cultura, per citare i casi più frequenti).
I Leonardo sono dei tirocini, e come tutti i tirocini hanno un progetto formativo alla base. A proporlo all'Isfol,che valuta e approva i finanziamenti, è l'associazione/ente formativo/ateneo: il potenziale ente promotore insomma - in questo caso il Circolo - coerentemente con gli obiettivi del proprio statuto. E questo progetto, come viene anticipato a chiare lettere già nel titolo, è tagliato su misura per due categorie di persone: seconde generazioni e giovani con almeno un genitore immigrato.
Che poi l'ente sia talmente virtuoso da applicare una buona politica di rimborso, senza costringere lo stagista ad anticipare di tasca sua, tanto meglio, ma è un fatto del tutto indipendente dalla tipologia di destinatari del progetto.
E comunque il Circolo è in discreta compagnia: sono molti gli enti che si adoperano affinchè i vincitori non debbano anticipare nulla, o anticipino il meno possibile, del contributo che spetta loro.
Spero di aver chiarito un po' di tue perplessità!
Annalisa

Non mi è troppo chiaro per quale motivi ci debbano essere bandi riservati agli immigrati, e non possono invece "gareggiare" come noi tutti, per i bandi "normali"..
So che apparirà come un commento razzista, ma non lo è, credo che debbano essere trattati come tutti gli altri, né meglio, né peggio:ad. es, se le cose andranno come "sulla carta", i finanziamenti riservati a loro arriveranno subito, perché invece noi italiani, per avere i finanziamenti, spesso dobbiamo aspettare la fine del periodo di Leonardo/Erasmus etc?
Ho fatto l'Erasmus nel 2007/2008, ricevendo il finanziamento in parte a dicembre 2007, e in parte a gennaio 2009, quando ero già tornata da un pezzo..e se i miei genitori non avessero potuto mantenermi all'estero?
Ora ho fatto domanda per un progetto Leonardo, non so se mi prenderanno, ma anche qui, i finanziamenti arriveranno in parte a progetto iniziato, in parte..non so.
Leonardo, Erasmus,etc sono riservati solo ai figli di chi, tutto sommato, può permetterselo?