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Expo, tante imprecisioni e una verità: in Italia c'è poco rispetto per i candidati in cerca di lavoro

9 anni, 7 mesi fa di Eleonora Voltolina

Link all'articolo originale: Expo, tante imprecisioni e una verità: in Italia c'è poco rispetto per i candidati in cerca di lavoro Il caso di questi giorni è l'affaire Expo. Ieri un articolo sul Corriere della Sera, «Turni scomodi per lavorare all'Expo: 8 su 10 ci ripensano», riportava la notizia che molte opportunità offerte da Expo vengono snobbate rimarcando come, seppur per pochi mesi, i contratti "rifiutati" prevedano ottime condizioni retributive - 1.300 euro al mese - e ventilando la possibilità che a far desistere i potenziali lavoratori sia stato il calendario di lavoro, con turni anche di sabato e domenica.Un articolo …

sissy_to2005

9 anni, 7 mesi fa

Buongiorno, vorrei allegarvi qui sotto la storia di mio fratello (che ha conseguito la Laurea Magistrale con 110 e lode il 12/03/2015 in Lingue e Civiltà dell'Asia e dell'Africa) , uno dei "bamboccioni" che avrebbe rifiutato,a finta, il lavoro presso l'Expo 2015 di Milano per i "turni scomodi" (scritto dalla maggior parte dei giornalisti). Questa è la verità di mio fratello così come anche di altri ragazzi  erroneamente chiamati "fannulloni o scansafatiche" provenienti da tutta Italia. 

Sono uno dei bamboccioni che avrebbe rifiutato un contratto da 1300 netti al mese. Questa proprio non la posso sopportare e vi spiego come sono stato TRUFFATO dall'agenzia Manpower. Leader mondiale di sfruttamento del lavoro, e non di "matching" come amano dire loro coi loro inglesismi gratuiti che servono solo a nascondere la verità.
Nel primo colloquio di gruppo fatto nella sede di Manpower (18marzo) ci è stato detto che avremmo firmato un contratto "del commercio o CNAI" per un lordo sul tempo pieno di "circa 1300euro". Poi ci è stata fatta fare la formazione sulla sicurezza, prima della firma del contratto, in modo da non pagarci come dovrebbe essere da legge (va infatti "svolta nell'orario di lavoro e retribuita"), il 25 e 26 marzo.Il 17 aprile, ci è stato fatto fare un secondo colloquio nella sede di Manpower che, in teoria, sarebbe dovuto servire a chiarirci i dubbi. Il colloquio è stato direi del tutto inutile visto che ci è stato solamente detto il nome del padiglione in cui avremmo lavorato e il tipo di contratto che avremmo avuto (entrambe cose comunicabili via mail). Questa cosa non è giuridicamente rilevante ma lascia intendere la totale strafottenza nei confronti dei lavoratori che venivano da fuori (chi da Torino, da Padova, Bologna, Roma, Napoli, Catania! La grande leader mondiale non aveva agenzie anche in quelle città?).Il contratto offerto è stato indicato come lo CNAI di 4°livello, il cui lordo sulle 40ore è per l'appunto di 1336euro. Ci è poi stato anche comunicato che non avremmo avuto diritto a chiedere le ferie nei sei mesi, ai buoni pasto, addirittura a una stanza o un'area dove poter mangiare, ma non importa: nessuno avrebbe rinunciato per quello.Il 20 aprile, alle 13.30 mi è stata spedita una mail da Manpower con la quale venivo convocato a firmare il contratto l'indomani mattina alle 9 (tralascio ancora i commenti sul preavviso non proprio congruo soprattutto per chi viene da fuori). Qualche ora più tardi, alle 17.30, vengo chiamato da un dipendente Manpower che mi comunica che l'indomani mi sarebbe stato offerto un contratto CNAI di 6° livello (1160 euro). Le cifre sono ovviamente da intendersi al lordo (e non nette! cari articolari sotto dettatura!), e per un tempo pieno mentre a noi veniva offerto un part-time tra le 28 e le 36ore a discrezione dell'agenzia (l'avrei scoperto solo alla firma!), quindi avrei percepito tra gli 800 e i 1000euro LORDI: una cifra che difficilmente mi avrebbe permesso di affittare una stanza nella zona dove una singola si aggira intorno ai 500euro (netti..). Ho chiesto spiegazioni sul motivo della modifica, visto che tre soli giorni fa, e alla presenza della stessa persona che mi ha telefonato, era stato ribadito che il contratto sarebbe stato di 4°livello. La risposta è stata che il cliente glie l'ha comunicato tardi.Purtroppo non finisce qui. Perché ho contattato altri due ragazzi che hanno fatto il colloquio con me: uno di loro ha firmato il contratto mercoledì scorso, l'altro l'ha firmato il giorno dopo, a entrambi è stato offerto uno CNAI di 4°livello. Ho ritelefonato a Manpower per chiedere se non avessero sbagliato qualcosa, la risposta è stata di no, sostengono di aver saputo "dal cliente" (Vinitaly) solo ora che le figure cercate erano diverse. Ma diverse in cosa? I due ragazzi con cui ho parlato si son candidati per la mia stessa identica posizione: uno nello stesso padiglione ma con competenze diverse (parla russo), l'altro in altro padiglione (sempre tramite Manpower, ovviamente) ma con lo stesso cv (parla cinese come me). Da Manpower hanno mostrato solo grande imbarazzo, ma non sono riusciti a spiegarmi il motivo del diverso trattamento economico per lavoratori che svolgono la stessa mansione.Ancora, se volessimo dare un'occhiata a questo contratto nazionale, scopriremmo che al sesto livello "Appartengono i lavoratori che compiono lavori che richiedono il possesso di semplici conoscenze pratiche", ad esempio "garzoni, fattorini, addetti alle pulizie", mentre io ero lì per fare lo steward plurilingue. E a questo punto mi chiedo se in Italia la conoscenza del cinese e dell'inglese sia da considerarsi una conoscenza "semplice e pratica", o se non sia invece illegale inquadrare in questo modo un dipendente a cui vengano richieste queste competenze.Nonostante l'Expo sia stato assegnato a Milano da anni, tutto ciò si è svolto il 20 aprile, a 10giorni dall'apertura dell'Expo, a 7giorni dall'inizio ufficiale del contratto (il 27), dopo che per quattro volte mi ero già dovuto recare a Milano (150euro tra treno e pasti, oltre a 4 giornate piene).Avrei mille altre lamentele da fare, ma cerco di attenermi al giuridico e chiudo qui, per rispondere all'articolo. Passare pure per bamboccione proprio no, permettetemi.

Luigi Ottolini

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