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Tirocini in tribunale, compenso con beffa: condizioni capestro escludono la maggior parte degli stagisti

Tirocini negli uffici giudiziari, un argomento che sembra essere diventato una costante nelle cronache degli ultimi tempi della Repubblica degli Stagisti. Questo perché i tribunali sono in evidente carenza di personale da anni. Nonostante la riforma della giustizia miri in parte a sopperire a questi vuoti, di fatto una larga parte del lavoro svolto in Italia per applicare la giustizia è svolta da persone che a vario titolo vengono definite “tirocinanti”. L’ultimo “caso” deriva dal decreto interministeriale del 10 luglio …

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Marianna Lepore

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Luxottica: varamente che vergogna!

Mi ricollego alla discussione di Blake7 "Luxottica: che vergogna!" e confermo tutto quello che ha detto purtroppo. Luxottica è una realtà bellissima ma non sperate di essere confermati. Attivano decine e decine di stage ogni mese (praticamente L'AZIENDA VA AVANTI GRAZIE AGLI STAGISTI) li sfruttano per 10/12 ore al giorno (é legale, mi chiedo????) dandogli mansioni di alta responsabilità e poi, a prescindere dal rendimento, ti lasciano a casa. Ho conosciuto ragazzi in stage per un anno e mezzo (1 ANNO E MEZZO!!!! Anche qui, E' LEGALE????) a cui è stato dato un calcio nel sedere. Che vergogna! Durante il colloquio ti dicono "noi garantiamo 6 mesi di stage ma la conferma dipende soprattutto dalla tua performance." NON CREDETECI!!! Solo quelli che entrano in supply chain hanno PER ORA qualche minima speranza, il resto ZERO! Ti trasferisci lontano da casa orgoglioso di lavorare in una grande azienda, lavori come un matto fino alle 9 o 10 di sera, sei proattivo, ti impegni e poi ti senti dire "non c'è budget, mi spiace.". RIFIUTATE OGNI LORO PROPOSTA!!!! Sono brave nel venderti un futuro e una crescita veloce, la realtà dei fatti è che gli stage NON SONO FINALIZZATI ALL'ASSUNZIONE. MAI, LO GIURO!

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Padduzzole

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adesione garanzia giovani

In risposta a #20507grazie :)

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: ermini

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Legittimità bando di volontariato

Ciao Giudi, il tema che ci sottoponi è scivolosissimo. Innanzi tutto una domanda: chi c'è dietro l'organizzazione del festival? Un ente pubblico o un privato? Perché nel secondo caso il volontariato non è consentito per legge. Ne scrivemmo in un articolo che potrà risultarti utile: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/lavoro-e-volontariato-dove-sta-il-confine-editoriale-eleonora-voltolina. Un caro saluto

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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la mia esperienza presso Original Marines

Cara Anna,  lo spieghiamo nelle nostre faq (http://www.repubblicadeglistagisti.it/pages/faq): rispetto agli orari le normative sugli stage non prescrivono in genere nulla di preciso. Vi sono dei casi in cui si concorda a priori che lo stage sia part-time, per esempio 20 o 25 ore la settimana; la stragrande maggioranza degli stage è tuttavia "full time", quindi presuppone la presenza dello stagista in ufficio per circa 38-40 ore settimanali (che è l'orario standard di lavoro). Presuppone anche - qui è il buonsenso che parla - che lo stagista si uniformi all'orario della struttura presso cui opera: e cioè arrivi all'ora in cui il lavoro comincia all'interno dell'ufficio, e se ne vada all'ora in cui il lavoro termina. Il buonsenso, tuttavia, suggerisce che se in una data azienda vi è l'abitudine di lavorare 10-11 ore al giorno, tirare nottata per rispettare le scadenze o altro, allo stagista non venga richiesto di assicurare una presenza continuativa secondo quegli orari "massacranti": perchè è appunto uno stagista, e non un lavoratore.  Se però non ti senti soddisfatta della tua esperienza perché, come ci sembra di capire, l'aspetto formativo lascia a desiderare, ricorda che puoi decidere liberamente di interrompere lo stage quando lo ritieni più opportuno e senza obblighi di alcun tipo. Se ti interessa puoi trovare informazioni più precise anche nella nostra guida Best stage 2015: http://www.repubblicadeglistagisti.it/pages/beststage.  Un caro saluto 

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Licenziamento in stage

Cara Coccinella,  è bene ricordare innanzi tutto che lo stage non è un rapporto di lavoro, quindi anche lo stesso utilizzo del termine 'licenziare' non andrebbe bene. Tuttavia, come spieghiamo nelle fa del nostro sito (http://www.repubblicadeglistagisti.it/pages/faq), uno prevede la possibilità che una delle due parti decida unilateralmente di interromperlo anzitempo, senza dover fornire preavviso o motivazioni. Solitamente questa possibilità è vista come a vantaggio dello stagista, che può interrompere l'esperienza formativa qualora non sia soddisfatto oppure riceva un'offerta migliore. Però può capitare che anche l'altra parte, cioè il soggetto ospitante, decida di avvalersene. Si veda però a questo proposito la direttiva del Ministro della funzione pubblica del 1 agosto 2005, n. 2/2005, che all'articolo 7 «Diritti delle parti» prevede testualmente: «la convenzione fra soggetto promotore e soggetto ospitante viene stipulata nell'esclusivo interesse del tirocinante che è soggetto terzo rispetto all'atto. Con tale atto i primi due si obbligano a garantire a quest'ultimo la formazione puntualmente individuata nel progetto di formazione allegato alla convenzione. Ciò comporta che le parti potranno recedere dalla convenzione solo per gravi motivi, quali un comportamento del tirocinante tale da far venir meno le finalità del progetto formativo, oppure nel caso in cui l'amministrazione non rispetti i contenuti del progetto formativo o non consenta l'effettivo svolgimento dell'esperienza formativa del tirocinante. Per quanto riguarda quest'ultimo si può ritenere che il medesimo possa invece interrompere il tirocinio in quanto il progetto è costituito nel suo interesse». La direttiva in questione riguarda i tirocini presso enti pubblici ma il senso del principio qui sancito si può chiaramente estendere anche ai tirocini presso imprese private. In questo senso, il comportamento dell'azienda che ti ospita non sembrerebbe essere corretto. Hai provato a parlare con l'ente promotore di quello che sta succedendo? 

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Garanzia giovani: «L'errore è credere che possa cambiare tutto in poco tempo»

Di Garanzia Giovani in Italia si parla ormai da mesi, spesso e volentieri per evidenziarne le mancanze e i punti critici. Ma probabilmente le motivazioni sono da ricercare in fattori preesistenti – come il già alto tasso di disoccupazione giovanile presente pre piano in Italia – e nell’aver esportato un metodo che ha le sue lacune anche nei Paesi in cui è stato creato. Sono gli argomenti che evidenzia Francesco Pastore, 49 anni, professore aggregato di Economia politica alla Seconda …

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Marianna Lepore

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Stranieri che lavorano molto e guadagnano poco, frontiera della discriminazione

Tra i primi anni '90 e il 2011 il numero di cittadini stranieri residenti in Italia è passato da mezzo milione a oltre 4,5 milioni. L'Italia è uno dei pochi paesi tra quelli dell'Unione Europea in cui i cittadini stranieri residenti mostrano tassi di occupazione più elevati dei cittadini nazionali con caratteristiche simili. Ma a fronte di questa maggiore probabilità di occupazione, i lavoratori dipendenti stranieri tendono a concentrarsi in settori a più basso contenuto professionale, a svolgere mansioni meno …

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Maurizio Bongioanni

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Chi nasce in Italia sia italiano da subito: ma sono ancora tanti gli ostacoli alla legge

Il dibattito si è riacceso di recente dopo le dichiarazioni della neo ministra per l'Integrazione Cécile Kyenge, la «ministra nera», come si è autodefinita di fronte ai media, generalmente avidi di ritratti nitidi. 49 anni, medico di origini congolesi, italiana - anzi emiliana, come ama ricordare - perché moglie di un italiano, all'indomani della sua elezione tra le fila del governo Letta la deputata Pd ha annunciato l'intenzione di stilare subito un ddl che riconosca in Italia lo ius soli, …

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: Annalisa Di Palo

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Mercato del lavoro, senza gli immigrati in Italia starebbe peggio

Il mercato del lavoro in Italia sta male, ma senza gli immigrati starebbe peggio. A guardare i numeri raccolti dal ministero del Lavoro nel quinto rapporto sul mercato del lavoro degli immigrati, i lavoratori stranieri stanno risalendo la china della crisi più e meglio di quanto non stiano facendo gli italiani. Crescono i disoccupati e gli inattivi, ma anche gli occupati. Si tratta però soprattutto di lavori poco qualificati e scarsamente retribuiti. Come per l’Italia, anche per gli stranieri la …

Ultimo Post: 9 anni, 11 mesi fa

Di: redazione Linkiesta

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