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Chiarimento "Tirocini curriculari"

Mediamente il ciclo di istruzione in Italia comincia con le elementari (5 anni, cominciando nell'anno in cui il bambino ha già compiuto, o compierà entro fine dicembre, 6 anni e finendo nell'anno in cui il bambino ne compie 10), poi le medie (3 anni, cominciando nell'anno in cui il ragazzino ne compie 11 e finendo nell'anno in cui ne compie 13), e infine le superiori (5 anni, cominciando nell'anno in cui l'adolescente ne compie 14 e finendo nell'anno in cui ne compie 18). Ovviamente essendo che l'anno solare va dal 1° gennaio al 31 dicembre mentre l'anno scolastico va dal 1° settembre al 30 giugno ci sono degli aggiustamenti da applicare; inoltre si può finire più tardi perché si è dovuto ripetere uno o più anni, o finire prima perché magari si è fatta la primina. In linea generale, le scuole superiori evitano di far fare i PCTO nella forma di "tirocinio esterno" nell'ultimo anno, perché comunemente si ritiene che sia meglio permettere agli studenti di concentrarsi sullo studio e prepararsi per gli esami di maturità (anche perché molte scuole, anche se non tutte e non sempre naturalmente, preferiscono usare le ultime settimane per i PCTO di questo tipo). Dunque i giovani studenti impegnati in PCTO che siano già maggiorenni possono esistere, ma rappresentano una sparuta minoranza. Solitamente i PCTO vengono svolti da persone di 16 e 17 anni, che sono al terzultimo e penultimo anno di scuola superiore. Detto questo, la tua riflessione Andrea è assolutamente fondata; e sarebbe certamente meglio che nel testo della legge fosse specificata non tanto l'età dei potenziali beneficiari e non beneficiari, ma in questo caso il programma in cui queste persone sono/non sono coinvolte. Noi crediamo che i PCTO, che hanno una durata media di 1-3 settimane, nell'ambito della scuola superiore possano essere considerati pura formazione, senza un vero e proprio "vantaggio" per l'azienda ospitante, e che quindi non sia imperativo prevedere un obbligo di indennità (anche perché nemmeno potrebbe trattarsi di indennità mensile, dato che queste esperienze non arrivano a durare nemmeno un mese!). La nostra battaglia primaria è al momento concentrata sul rendere obbligatoria l'indennità per i tirocini curricolari svolti nell'ambito di tutti i percorsi formativi post-diploma (dunque università, master e corsi di formazione professionale in primis). La proposta di legge prevede, nella sua forma più recente (il testo unico votato a maggio 2022 dalle commissioni riunite Lavoro e Cultura-Istruzione della Camera dei deputati), all'articolo 8 comma 1 che "Ai tirocinanti spetta il rimborso integrale per le spese di trasporto, di strumentazione e, qualora il tirocinio superi le 5 ore giornaliere, di vitto, a carico del soggetto ospitante, salvo che la convenzione non disponga diversamente" e sempre all'articolo 8, comma due, che "Ai tirocinanti maggiorenni, a decorrere dal secondo mese del tirocinio, è corrisposta un’indennità omnicomprensiva pari a un minimo di 300 euro, a carico del soggetto ospitante, salvo che la convenzione non disponga diversamente". Il fatto che l'indennità diventi un diritto solo dal secondo mese di tirocinio esclude quindi tutti i percorsi PCTO in forma di tirocinio esterno di meno di un mese (cioè la stragrande maggioranza), anche se svolti da studenti già maggiorenni. Per come è scritta la proposta di legge, invece, a tutti i tirocinanti indipendentemente dall'età e dalla durata del tirocinio (senza che siano esclusi i PCTO) spetta il rimborso del trasporto ed eventualmente il buono pasto/mensa. Purtroppo la caduta del governo Draghi e le elezioni anticipate prossime venture, che cambieranno la composizione del Parlamento, hanno comportato per questa proposta di legge una battuta d'arresto: noi speriamo molto che anche il prossimo Parlamento vorrà occuparsi di diritti degli stagisti, e proseguire il lavoro avviato in questa legislatura per poter arrivare, dopo oltre un quarto di secolo, a una nuova normativa in materia di tirocini curricolari

Ultimo Post: 2 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Chiarimento ore tirocinio

Partiamo dalla fine: dato che il tirocinio non è un contratto di lavoro, i soldi che riceve a fine mese il tirocinante non sono una retribuzione, bensì una semplice indennità. Tale indennità è solitamente "forfettaria", cioè una cifra fissa calcolata non sulle singole ore di attività, ma sull'insieme totale di attività del tirocinante. Questo significa che non cambia a seconda che si facciano in un mese un po' meno o un po' più ore del previsto (è importante saperlo per non aspettarsi, per esempio, di ricevere più soldi a mò di "straordinari" se per un certo periodo si sono fatti orari più lunghi del concordato!). Ci sono delle occasioni in cui viene fissato un limite minimo di ore di attività di stage che lo stagista deve obbligatoriamente svolgere per poter ricevere l'indennità piena; e se non raggiunge questo minimo l'indennità viene decurtata, di solito riparametrandola in maniera proporzionale. Se cioè uno stagista prende 1000 euro al mese per un tirocinio di 40 ore alla settimana, e la clausola impone che faccia almeno il 70% delle ore, se per un mese quello stagista anzichè presentarsi per tutte le 160 ore previste in ufficio si presenterà solo 110 ore, non raggiungerà il 70% minimo richiesto, e dunque ne subirà le conseguenze a livello economico, secondo gli accordi sottoscritti prima dell'inizio del tirocinio; e non riceverà 1000 euro per quel mese, bensì magari 700. Come abbiamo scritto molto spesso in questo Forum, e nelle FAQ della nostra Guida Best Stage, questo discorso non si applica (o quantomeno non si dovrebbe applicare) quando le ore di assenza sono poche, sporadiche, e per giunta motivate da un impegno specifico dello stagista (che possibilmente, per correttezza, dovrebbe comunicarlo con un certo anticipo). Poiché lo stagista non è un lavoratore, infatti, non dovrebbe essere mai inserito nei turni, non dovrebbe essere mai considerato un "sostituto" di altri lavoratori regolarmente assunti, e dunque una sua assenza non dovrebbe mai scombinare i turni dei "colleghi": la presenza dello stagista in ufficio dovrebbe essere "aggiuntiva" rispetto al normale organico, mai necessaria. Da questo ragionamento deriva che se uno stagista ha una motivazione specifica per assentarsi per qualche ora, o anche un intero giorno, per fare cose che spaziano dal sostenere un esame all'università al fare una visita medica, dal fare come in questo tuo caso l'esame della patente a una qualsiasi altra incombenza impossibile da risolvere al di fuori dell'orario lavorativo, ha pienamente diritto di farlo, e di non vedersi "presentare" il conto, la settimana dopo, sotto forma di una richiesta di recuperare le ore "non svolte" da parte del soggetto ospitante. Crediamo che tu debba far presente questa situazione al soggetto promotore, Riccardo: chi è che ha attivato questo tirocinio? E BTW, pensiamo anche che 43 ore settimanali per uno stage siano un tantino troppe: i contratti nazionali di solito prevedono un orario standard non superiore alle 40 ore settimanali, dunque ci sembra veramente strano che nella tua convenzione di stage sia stato stabilito che tu debba regolarmente farne 43!

Ultimo Post: 2 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Info stage + part time

La compatibilità tra tirocinio e contratti di lavoro non è sempre facile da stabilire, perché bisogna appunto sommare le ore lavorative e capire se non si eccede il limite massimo. Tale limite è effettivamente 48 ore, ma il modo per calcolarlo è un po' complesso, perchè spesso non si calcola su una singola settimana, o su un mese, ma come una media su un periodo più lungo, fino a quattro mesi. Poichè il tuo tirocinio non è pagato, e invece il lavoro part-time lo sarebbe, il nostro consiglio è quello di andare a chiedere lumi direttamente all'ufficio HR dell'organizzazione presso cui stai svolgendo il tirocinio, chiedendo se loro solleverebbero obiezioni a che tu accetti il lavoro. Sempre dando per scontato che gli orari lavorativi quotidiani siano compatibili, anche logisticamente. Una postilla: pur non essendo specificamente esperti di organizzazioni sovranazionali, ci sembra improbabile che i dipendenti/collaboratori di queste organizzazioni non abbiano la tutela di alcun ordinamento giuridico. Pensiamo cioè che debbano rispondere a una qualche normativa nazionale: forse quella del Paese dove hanno la sede, oppure quella del Paese dove hanno la sede legale... In ogni caso, sarebbe strano avere lavoratori che prestano servizio senza avere alcuna tutela giuslavoristica. Dove ha sede, per curiosità, questa organizzazione sovranazionale?

Ultimo Post: 2 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Truffa all'agenzia

Nel caso di lavoro somministrato, cioè "interinale", viene stipulato un accordo commerciale tra l'agenzia e l'azienda cliente, e il lavoratore (cioè tu in questo caso) viene assunto formalmente dall'agenzia, non dall'azienda. L'agenzia poi "presta" il lavoratore all'azienda, per tutto il tempo per il quale l'azienda ne ha bisogno. Quindi possiamo dare per certo che l'agenzia sia al corrente del fatto che sei stato licenziato (cioè che il periodo di prova è stato interrotto anzitempo), perché è proprio l'agenzia ad aver dovuto procedere all'interruzione del contratto!Dunque è sicuro che l'agenzia abbia discusso con l'azienda di questa interruzione, e che quindi gestiranno tra loro la situazione. Certo, non abbiamo la sicurezza che l'azienda agisca con trasparenza rispetto all'intenzione di assumerti direttamente dopo l'estate; ma questo di per sé non è illegale.La cosa che possiamo suggerire è di non mentire a nessuno: dunque se l'agenzia ti contattasse nuovamente, chiedendo notizie del tuo "status" lavorativo, potrai dire quello che è successo e, se nel frattempo fossi stato assunto direttamente dall'azienda, dare un aggiornamento rispetto a questa assunzione.

Ultimo Post: 2 anni, 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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stage poco formativo

Davvero non è facile essere stagisti in Italia, hai ragione Camso. E la situazione in cui ti trovi tu, in cui hai l'impressione di perdere tempo e che il progetto formativo che era stato previsto per te sia stato accantonato o addirittura tradito, è una delle peggiori in cui ci si possa trovare. Perché c'è sempre quella vocina frenante che dice di resistere, che magari le cose miglioreranno...Innanzitutto il nostro consiglio è di raccontare tutta la tua vicenda al tuo tutor del soggetto promotore. Questo stage che stai facendo è legato al master in Event management? (e dunque sono loro ad avertelo trovato / attivato)? Oppure si tratta di uno stage che ti sei trovata autonomamente, una volta concluso il master?In ogni caso, un soggetto promotore deve esserci. E tu dovresti avere un alleato all'interno del soggetto promotore: la persona che nella convenzione di attivazione del tuo stage è indicata appunto come "tutor del soggetto promotore". Da come descrivi la situazione, è abbastanza chiaro che qualcosa sia andato storto fin da subito: il fatto che la persona designata come tuo tutor del soggetto promotore non fosse in ufficio, anzi che fosse già prevista la sua assenza per ben due mesi, non denota grande serietà. E anche se capita che l'incarico di tutor venga informalmente delegato a qualche altro collega, è chiaro che se l'altro collega si occupa di altre mansioni - e quelle può insegnare - a lungo andare il percorso formativo previsto viene accantonato, e le competenze professionali che era previsto lo stagista apprendesse restano per aria.Dunque innanzitutto va spiegata al soggetto promotore la situazione. Se si tratta di una persona capace e onesta, capirà subito che c'è qualcosa che non va.Quanto alle battute sessiste... In azienda non ci sono altre donne, più o meno giovani, anche in uffici diversi dal tuo, a cui poter fare riferimento? Loro come gestiscono il sessismo che sembra serpeggiare negli uffici? Sai se qualcuna si sia mai lamentata con le Risorse umane rispetto a questo aspetto della vita aziendale? Dato che si tratta di una grande e importante azienda, infatti, probabilmente c'è un ufficio Risorse umane: e uno dei compiti è proprio assicurarsi che in ufficio si respiri una buona aria, che tutti si sentano rispettati e valorizzati. Se senti che queste battute sono troppo frequenti, troppo pesanti, che sono offensive e inappropriate, puoi certamente tu stessa chiedere un incontro con l'ufficio HR e spiegare la situazione. PS: ma come due ore e mezza ad arrivare in ufficio? Cinque ore di trasferta solo per raggiungere l'ufficio... tutti i giorni?

Ultimo Post: 2 anni, 3 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Come si diventa esperti nel far donare denaro per il bene comune? Un nuovo master insegna la filantropia

Cos’è la filantropia? L’enciclopedia Treccani, dopo la classica definizione «amore verso il prossimo, come disposizione d’animo e come sforzo operoso di un individuo o anche di gruppi sociali a promuovere la felicità e il benessere degli altri», spiega che in età ellenistica e poi romana la parola cominciò a indicare un atteggiamento benevolo dei sovrani nei confronti dei sudditi; mentre la filantropia moderna, a partire dal 1800, ha portato per esempio alla creazione di ospedali e scuole e alla promozione …

Ultimo Post: 2 anni, 3 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Chi sono i data scientists? Boom di offerte di lavoro, ma rimane il gender gap

«La maggiore risorsa economica non è più il petrolio. Sono i dati». Niccolò Golinelli era uno studente di appena 22 anni quando fu colpito da questa frase mentre leggeva un articolo dell’Economist, giornale finanziario inglese. È bastato questo semplice concetto per mettere in ordine le idee e capire che il percorso nella data science era quello giusto da seguire. Golinelli si è laureato prima in economia all’università Cattolica di Milano nel 2017 e poi ha conseguito una laurea magistrale, nello …

Ultimo Post: 2 anni, 3 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Nuove normative sui tirocini, la Corte costituzionale non si pronuncerà prima del 2023

Entro lo scorso 30 giugno la Conferenza delle Regioni avrebbe dovuto approvare nuove linee guida per i tirocini extracurriculari. Il testo ad oggi non è ancora arrivato: il dibattito si è praticamente interrotto quando è caduto il governo. Ma già prima c’era stato un intoppo di non poco conto: il ricorso della Regione Veneto per illegittimità costituzionale presentato contro la decisione del governo Draghi, di indicare nella legge di Bilancio 2022 alla Conferenza Stato-Regioni in quale senso legiferare su un …

Ultimo Post: 2 anni, 3 mesi fa

Di: Marianna Lepore

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Non rispetto in ufficio

Ciao, guarda voglio essere il più schietto possibile in questa risposta, così da forse "smuovere" qualcosa in te.Il problema più grande che vedo nella tua domanda è la mentalità... mentalità che alla lunga ti porterà ad avere più insuccessi che successi se non cambierai il prima possibile.In primis nota bene come ti stai sottomettendo ad un "capo" che non ha quasi nulla di diverso rispetto a te: ha probabilmente una laurea simile alla tua e non guadagna chissà quanto rispetto a te. Togliendo il fatto che sia il "capo", quali altri motivi avresti per ricercare disperatamente la sua approvazione? "il capo non mi considera", "mi snobba". Smetti di stare indietro a lui, hai 30 anni, sei nel pieno delle energie, hai ancora tutto il tempo per diventare più brava e ricca di lui.Invece da quello che noto ti sei focalizzata nel ricercare la sua approvazione. E' uno a caso che tra un paio di mesi nemmeno vedrai più: ingoia la pillola, metti dei soldi da parte ed usali per migliorare la tua condizione. Inizia ad informarti: cosa fanno i top laureati in ingegneria gestionale? Elimina i limiti che potresti avere. Ripeto, sono discorsi ardui, ma è necessario che qualcuno te li faccia. Cosa fa un laureato in ingegneria gestionale che guadagna 20/30/40 mila euro al mese? In che paese lavora? Che abilità ha? Che tipo di lavoro fa? Sono domande che devi farti se vuoi sfondare, in qualsiasi ambito. Secondo punto: nella tua vita quasi nessuno crederà in te. Forse ancora ancora i tuoi genitori (se sei fortunata) e qualche parente. Nell'1% dei casi qualche amico. Nel resto dei casi gran parte delle persone sarà super contenta di credere in te (a parole), ma man mano che crescerai si scatenerà l'invidia e noterai che quasi nessuno avrà più interesse a credere in te. Gran parte dell'umanità non è contenta dei buoni risultati degli altri. Se vuoi fare carriera, qualsiasi cosa tu intenda per carriera, devi distaccarti da questa mentalità emotiva di ricerca dell'approvazione degli altri. Terzo punto: non so quale visione spirituale tu abbia, ma a me piace sempre cogliere il senso delle cose che succedono. Questa esperienza lavorativa negativa devi prenderla come un'importante lezione di vita, lezione che deve farti accedere a ragionamenti che cambieranno il tuo futuro. Pensa a lungo termine. Ok, ora probabilmente non hai capitale, ma se tu l'avessi, cosa potresti fare per diventare un ingegnere top e non un dipendente? Nulla di male nel lavorare da dipendenti, sia chiaro, ma a me pare di capire che tu abbia aspirazioni importanti. Lavorando da dipendente, te lo anticipo, difficilmente potrai toglierti soddisfazioni mastodontiche. Potrai toglierti limitate soddisfazioni, ma non oltre un certo punto. Consiglio da livio88: continua a lavorare finché ce la fai e metti i soldi da parte per avere capitale; studia e analizza molto bene cosa fanno i top ingegneri gestionali; impegnati fino allo sfinimento per diventare il top del top. Lavora sulle tue insicurezze emotive e sul tuo bisogno di approvazione: prima perdi questo bisogno, prima vincerai nella vita. Non confrontarti con gli altri, vai avanti per la tua strada. Lascia perdere questo tizio che ti dà fastidio, tieni con lui un rapporto superficiale ed il meno possibile, il suo parere è irrilevante. Splendi. In bocca al lupo 

Ultimo Post: 2 anni, 3 mesi fa

Di: livio88

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Dipendente può fare Tirocinio curricolare presso proprio ente?

Salve, ha trovato una risposta specifica alla sua domanda? anch'io mi trovo nella stessa situazione. 

Ultimo Post: 2 anni, 3 mesi fa

Di: giallo260

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