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Vita da stagista

Vivo a Roma, mi sono diplomata in grafica allo IED l'anno scorso, e mi ritengo (lo sottolineo solo perché questo piccolo particolare avrà un peso nella storia) piuttosto preparata. A fine settembre vengo contattata da un'azienda che aveva avuto il mio cv dalla scuola. Sostengo il colloquio, e mi propongono la solita settimana di prova. Settimana che va benissimo, e che mi fa guadagnare un contratto di stage che avrei dovuto firmare dopo una ventina di giorni (per questioni burocratiche con le quali non vi tedierò). Il posto, se devo essere onesta, non era granché, e non c'era alcuna possibilità che imparassi qualcosa: insomma, si trattava di un part-time retribuito male. Però, non essendoci di meglio all'orizzonte, mi ero detta che valeva la pena accettare, nonostante avrei dovuto realizzare un portale, facendoli risparmiare persino sul programmatore, che a loro avrebbe fruttato parecchio! Piccolo particolare: ogni volta che chiedevo a quanto ammontasse il rimborso spese, mi veniva detto: "eh, qualcosina, lo quantificheremo più in là". E lì, stupida io. C'è da dire che, nonostante fossi totalmente autonoma, per il timore che potessero cambiare idea, visto che non c'era ancora nessun contratto, spesso facevo anche più delle quattro ore che mi spettavano. Una volta, però, mi sono fermata per quasi due orette, e all'uscita chi incontro? Una ragazza dello IED che si era diplomata lo stesso anno. In sostanza, i furbi, stavano sviluppando due progetti in parallelo, sfruttando sia me che l'altra. Schifata, rinuncio allo stage. Dopo aver fatto altri colloqui, e aver scoperto solo dopo aver perso intere giornate che si trattava di uno stage gratuito, o che era previsto un rimborso spese ridicolo, arriva un'altra buona occasione: la Stanhome. Il primo incontro va benissimo. Vengo ricontattata dopo qualche giorno per sostenere la prova pratica, che va benissimo. Mi viene detto: "la chiameremo al massimo tra una settimana, in ogni caso". Dopo dieci giorni, nessuna telefonata. Sfinita da tre mesi di incontri fallimentari li chiamo io, e mi rispondono "ci stiamo ancora pensando, ecco perché non ci siamo fatti vivi. Potrebbe essere una cosa lunga, però. Se dovesse trovare lavoro, potrebbe avvertirci?". Rassegnata, dopo qualche settimana sostengo un colloquio alla LoJack. Mi viene dato un brief di tredici pagine, e mi viene chiesto di realizzare un concept per la prossima campagna. Lo faccio, torno lì dopo tre giorni, e mi viene chiesto di realizzarne altri. Insomma, l'ennesimo lavoro retribuito male con la scusa dello stage. Anche in quel caso, sarei stata l'unica grafica presente in ufficio. Cosa avrei potuto imparare, non è chiaro. A gennaio vengo contattata per un altro incontro, durante il quale metto subito in chiaro che avrei voluto un rimborso spese decente. Faccio il primo mese di prova, alla fine del quale mi accorgo che il mio tutor ne sapeva meno di me, e che nessuno sembrava intenzionato a ufficializzare la mia presenza in quel posto. Dopo un po' vado a parlare con il responsabile, il quale mi dice che vogliono assolutamente che rimanga, e che avrebbe parlato con il capo non appena possibile, per stabilire a quanto sarebbe ammontato il rimborso. Per farla breve: alla fine mi hanno dato 400 euro al mese, non mi hanno pagato i primi quindici giorni, e per i primi tre mesi non ho visto un soldo. Dopo pochi giorni, mi sono dovuta occupare di interi progetti, di mandare in stampa file in tremila copie senza che nessuno mi avesse spiegato cosa fare esattamente. Il mio tutor, assieme all'altro grafico, mi ha sempre riempito di lavori che ha puntualmente presentato ai clienti senza permettermi di partecipare alle riunioni. Non ho mai avuto orari, e a volte sono uscita dall'ufficio alle 21. Visto che loro avevano altre società, spesso sono andata in veste di fotografa a delle serate, benché non mi competesse e onestamente non ne capissi molto, lavorando dalle nove del mattino fino alle due di notte. Dulcis in fundo, ho scoperto solo alla fine che, a causa delle loro "dimenticanze", il contratto di stage partiva da maggio, mentre io ero lì da febbraio! Insomma, a luglio avrei dovuto finire tutti e sei i mesi, e invece ne terminerò a malapena tre ad agosto. Adesso ho deciso di lasciare Roma e di trasferirmi, sperando che altrove le condizioni lavorative siano decenti. La cosa incredibile è che ho sempre pagato il fatto di essere autonoma e in grado di gestire ogni cosa per conto mio, perché ho solo faticato il triplo senza imparare niente di nuovo, nel vano tentativo di farmi assumere dopo lo stage. Ora sono parecchio scoraggiata, e onestamente non so cosa aspettarmi dal futuro.

Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa

Di: Amber_Rain

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Primo sciopero nella storia di MTV: oltre cento in piazza per dire no ai tagli dei precari

E così ieri è andato on air il primo sciopero della storia di MTV. Oltre cento persone («Perfino secondo la questura», scherzano gli organizzatori) si sono date appuntamento nel centro di Milano, in piazza Duomo, e hanno gridato la loro preoccupazione per i tagli di personale che l'emittente ha già cominciato da qualche mese ad attuare, attraverso il metodo della non-riconferma dei contratti precari - cioè quelli a tempo determinato, a progetto e interinali. Gli striscioni [foto] riportavano le scritte …

Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Michel Martone, la freccetta della settimana: «Etica o economia, da che parte stiamo?»

Prosegue la collaborazione della Repubblica degli Stagisti con il social magazine Dillinger. Ecco la nuova puntata di «Freccette», la videorubrica di Michel Martone, docente di Diritto del lavoro all'università di Teramo e alla Luiss di Roma. Questa settimana il professore parla del connubio tra etica ed economia, e si chiede: «Come abbiamo potuto accettare che il mondo finisse sull'orlo del baratro dopo dieci anni in cui le retribuzioni dei top manager erano mille volte superiori a quelle dei singoli lavoratori, …

Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Lunedì sciopero a MTV, i precari: «Alla tv dei giovani i suoi giovani non piacciono più»

È ufficiale: come la Repubblica degli Stagisti aveva preannunciato, i lavoratori di MTV scenderanno in sciopero per la prima volta per protestare contro i tagli di personale. La mobilitazione è fissata per dopodomani, lunedì 20 luglio, dalle 10 alle 14: «Il corteo partirà da piazza Duomo sotto il balcone di TRL, il programma di punta dell’emittente musicale, e terminerà sotto la sede di Mtv in corso Europa 7» si legge nel comunicato stampa diramato ieri sera e pubblicato sul blog …

Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Quali aziende possono assumere stgisti?

Ciao Charlotte, il D.M. 142, art. 1, punto 3, impone dei limiti numerici relativi all'attivazione contemporanea di stage, che possono essere così riassunti: Fino a N°5 dipendenti: 1 STAGEUR Da 6 a 19 dipendenti: 2 STAGEUR Maggiore o uguale a 20 dipendenti: non più del 10% del numero dei dipendenti. Il numero massimo di stagisti è ovviamente una garanzia che lo strumento dello stage non assuma ruoli diversi da quelli previsti dalla normativa e dallo spirito del tirocinio stesso. Quanto agli orari, devono essere concordati con l'azienda ospitante e devono essere inseriti all'interno del Progetto formativo unitamente a obiettivi, attività da svolgere e tutor aziendale. In bocca al lupo!

Ultimo Post: 14 anni, 10 mesi fa

Di: simonamassaro

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Non è una tv per giovani: la denuncia dei precari di MTV a rischio licenziamento

E' da un pò che conosco questo blog dei dipendenti di Mtv...sono molto interessata a sentire la versione dell'emittente!

Ultimo Post: 14 anni, 10 mesi fa

Di: Alice

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Progetto GoTraining, le voci degli «ex»: Claudia Girolametto, alla Corte dei conti tra magistrati e udienze

Mi sono laureata in Giurisprudenza nel 2005, a ventiquattro anni non ancora compiuti, all'università di Trento. Durante gli studi avevo fatto le 150 ore presso l'Opera universitaria; poi ho svolto il biennio di pratica forense, il primo anno presso uno studio legale di Bassano e il secondo a Venezia, dapprima all'Avvocatura di Stato e poi alla Corte dei Conti. Qui una dirigente mi accennò alla possibilità di effettuare uno stage presso la sezione giurisdizionale della Corte: non avevo mai fatto …

Ultimo Post: 14 anni, 10 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Progetto GoTraining, le voci degli «ex»: Aureliano Mostini, lo stage mi ha aperto la strada del lavoro

Sono originario della provincia di Novara e ho frequentato l'università Statale di Milano, dove mi sono laureato nel luglio del 2004 in storia medievale. Come spesso accade, finita l'università - soprattutto se di indirizzo umanistico - uno non sa bene cosa fare. Io avevo venticinque anni e volevo andare via un po' da casa: cercando su Internet ho visto la possibilità di fare uno stage a Venezia con il progetto GoTraining. Ho mandato il mio curriculum a Veneto Lavoro e …

Ultimo Post: 14 anni, 10 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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tirocinii post laurea

Il problema è che ormai si sta abusando dello stage come strumento di inserimento lavorativo. nel negozio di calzature ho fatto effettivamente la commessa. Nulla di più. Lo usano come escamotage per prendere una persona giusto quei mesi che servono in ditta. Lavorando lì ho scoperto che io e altre ragazze prima di me hanno coperto una dipendente in maternità e che quindi le prospettive di assunzioni non esistevano (nè esistono tuttora). Abbastanza desolante. Ma l'azienda per cui ho lavorato non è la sola che usa stagiste al posto di commesse, lo fanno anche catene ben più grandi e non italiane...vorrei fare nomi, si può?)Ancora ora, alcuni mi contattano per propormi colloqui per fare stage su stage. Ma non si va oltre quello. Almeno una volta c'era il contratto di apprendistato, ora è un miraggio anche quello. Adesso, guardiamo al futuro: vediamo se dal 5 agosto ci sarà un nuovo tirocinio ad aspettarmi.

Ultimo Post: 14 anni, 10 mesi fa

Di: angryeli

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Progetto GoTraining, le voci degli «ex»: Elena Bovolenta e la biblioteca della Venice International University

Ho preso la laurea triennale in Lettere a Bologna nel 2007. Come molti, ho fatto tantissimi lavori per potermi mantenere all’università: cameriera, telefonista, hostess ai congressi, educatrice ai centri estivi. Appena laureata ho cominciato uno stage di sei mesi in una piccola emittente radiofonica locale, dove scrivevo testi per pubblicità. Fortunatamente era retribuito con un rimborso spese di 700 euro al mese… Ma intendiamoci: io lavoravo otto ore al giorno, non mancavo mai e per me era un lavoro vero …

Ultimo Post: 14 anni, 10 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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