io sono stanca
13 anni, 6 mesi fa di manuper
Ciao a tutti,
mi presento: mi chiamo Manuela, ho 23 anni, sono laureata in Scienze Politiche e Tedesco...ferma a casa da un anno a far nulla. Una laurea un po' strana la mia in realtà, perché ho studiato in Inghilterra..ma non so più se pensare che ho fatto una cosa buona o no... parlo 5 lingue straniere, di cui inglese e tedesco benissimo, avendo vissuto a lungo in entrambi i paesi...quindi potete immaginare quanto mi faccia incazzare la frase "ogni lingua straniera è un plus" -.- ... finora ho ottenuto solo 2 colloqui, entrambi andati male.
Io mi rendo conto che un anno può sembrare non molto, ma io sto davvero perdendo il lume della ragione...non capisco assolutamente perché se sembro del tutto adatta per una posizione, nessuno prova nemmeno a telefonarmi..almeno a sentire se varrebbe la pena invitarmi ad un colloquio.. parlo in prima persona, ma sono certa che parlerò a nome di molti.. non capisco poi perché se non si è già domiciliati in un posto, non si può nemmeno esser valutati! ma dico, uno può essere domiciliato solo da una parte, come pensano allora che si possa trovar lavoro?? o forse non ci pensano e basta, sai quanto gliene importa.. non si fa altro che dire dell'importanza della mobilità e di come i giovani non si vogliano staccare da mamma e papà..ma non è vero, non è vero, sono loro che non ci danno le possibiità! a maggior ragione quando dal cv si vede che uno è già stato fuori per studio, certamente non sarà un problema andar fuori di nuovo! Io continuo a mandare cv ovunque, ma a che serve?? a che serve che io oggi ancora mi stia a rovinare gli occhi davanti al computer se tutti i cv che ho mandato negli scorsi mesi sono stati cestinati??? perché io, ditemi ciò che volete, non ci credo più nella fantomatica frase "Conserveremo il Suo profilo nel nostro Data Base" o "Terremo sicuramente presente la sua candidatura per altre opportunità in linea con il suo curriculum"!
Indubbiamente sono grata ai miei genitori di avermi permesso di studiare sostenendomi economicamente, e di avere un tetto sopra la testa ora che sono senza un'occupazione...ma la sfortuna vuole che io a casa dei miei non mi ci trovi bene per niente, e che per mio padre sostenermi economicamente vuol dire anche avere completo potere decisionale su di me. Sì, avete letto bene. Il che significa che se ricevo una proposta di stage o quello che è, è lui a decidere se ci posso andare, visto che è lui che paga. Se voglio fare una determinata cosa per la quale ci vogliono un po' di soldi, è lui a decidere se posso farla, e putacaso più ci tengo meno sono le chances che la sua risposta sarà sì. Se c'è da fare qualcosa per lui, devo interrompere i fatti miei e fare ciò che gli serve...e tutta una serie di altre cose che mi fanno impazzire, che non riesco a capire assolutamente.. Io sono grata del supporto economico, ma non è possibile che questo significa che debba venir trattata come una proprietà, come l'ultimo dei dipendenti, boh non so nemmeno io..
So solo che sono stanca, di tutto, della situazione lavorativa, di stare in questa casa maledetta, di non poter decidere da sola, di conoscere le lingue e non poterle usare, stanca di non poter decidere per me stessa, di stare senza far nulla e di avere l'impressione che nulla possa esser fatto. Anche se leggendo il post "Perché non facciamo qualcosa?" di qualche tempo fa, mi sono ritrovata in pieno! Non è possibile che nulla possa esser fatto, non è assolutamente possibile! Sono stanca anche di leggere delle truffe e scorrettezze che hanno subito alcuni di voi, perché non è assolutamente giusto! Stanca di leggere offerte di lavoro o stage scritte con parole che trasmettono positività e speranza, perché poi questa speranza sono loro i primi a togliercela. Ma cosa posso fare io da sola?
Ultimamente sto pensando seriamente di andarmene di casa. Faccio le valige, prendo ciò che più mi serve, e con quel poco che ho nel portafogli prendo un treno e vediamo dove mi porta. Con tutte ste lingue straniere da qualche parte potrò fare qualcosina, in qualche città turistica magari, che importa se non è un lavoro da laureati? Perché questo è l'altro pensiero che mi assilla in questi giorni: è meglio stare a casa aspettando la tanto sperata chiamata per lo stage/il posto che vorremmo, o è meglio nel frattempo, pur di non stare senza far nulla, fare un lavoro per il quale la laurea davvero non ti serviva???
Siccome di dubbi e pensieri ne ho ancora tanti e forse troppi, chiudo qui...che è meglio, come diceva uno dei puffi..;)
Vi saluto tutti, Manuela
Eugy
13 anni, 3 mesi fa
Hallymay: Non capisco perchè ti scaldi tanto al posto di Manuela.Non vivo con la mamma ma con il mio ragazzo con il quale condivido le spese. Io non ho mai detto di guadagnare tanto, che c'entra questo? Ma almeno mi do da fare e ho i soldi per le cose necessarie e per non dover dipendere da genitori. Credo che tra non guadagnare nulla e guadagnare uno stipendio di 1000 Euro ci sia una differenza, no? E per rispondere alla tua domanda: sì, sono sveglia, perchè di lingue non ne so 5 e non ho studiato all'estero, eppure io non sto a casa senza far niente: come mai?
hallymay
13 anni, 3 mesi fa
eugy, forse non hai capito una cosa: manuela cerca un REDDITO, non il lavoro dei sogni
E poi: ma te quanto guadagni a fare la receptionist in estate? e la traduttrice? e l'insegnante? ce lo paghi l'affitto? o vivi con la mamma?
Perché se rispondi di no, risparmiati i "dovresti essere più sveglia": tu lo sei?
Eugy
13 anni, 6 mesi fa
Ciao Manuela,
devo dirti che nel tuo racconto c'è qualcosa che non quadra. Hai solo 23 anni ma hai vissuto a lungo in Inghilterra e Germania (visto che l'università l'hai fatta in Inghilterra, deduco che tu abbia fatto le superiori o le elementari in Germania) salvo poi trovarti da un anno in Italia chiusa in casa senza uno straccio di lavoro, nemmeno part-time, né dando ripetizioni (cosa più che naturale sapendo 5 lingue: a proposito, ma le altre due quali sono?). Questa situazione non si addice proprio ad una giovane ragazza cresciuta in un ambiente così internazionale!!!
Dovresti essere più sveglia vista la tua esperienza di vita: hai studiato Scienze politiche e non hai mai pensato di candidarti ai titocini retribuiti dell'Unione Europea per traduttori o giornalisti?
Inoltre è davvero da ingenui pensare di aspettare a casa la telefonata per il posto dei nostri sogni, scusa se te lo dico, ma la tua era ovviamente una domanda retorica, visto poi il tuo malessere in famiglia, direi che non ci sono proprio dubbi! L'importante è darsi una mossa nella vita, accumulare il più possibile esperienze senza però umiliarsi a fare cose non pagate o che non prevedono sbocchi. Anch'io sono laureata in Lingue da due anni, sono stata in tutto due anni in Germania (un anno di Erasmus e uno come assistente linguistica di Italiano in un liceo)e subito dopo la laurea ho lavorato come receptionist in un campeggio al mare, cosa che ho fatto anche l'estate scorsa dopo essere tornata dalla Germania e che farò anche quest'estate. Da Gennaio per fortuna collaboro con un'agenzia di traduzioni come traduttrice e insegnante di tedesco turistico per i lavoratori del settore. Di certo se me ne stavo a casa ad aspettare la manna dal cielo sarei ancora disoccupata e sicuramente depressa. Insomma, vorrei dire una cosa che risulterà impopolare, ma in fondo l'università non è stata un sacrificio, perché studiare era una passione e mi sono goduta questi anni stupendi, e non sta scritto da nessuna parte che una laurea dia diritto a ricoprire il lavoro dei propri sogni. Almeno per quanto riguarda lauree umanistiche come la mia, mentre se uno studia Ingegneria o Medicina, certo investe tutto il suo tempo e le sue energie per un lavoro concreto. Perciò quando sento dire "dopo tanti anni di studio mi tocca fare segretaria/receptionist/cameriera" e vabbè, studiare non è mica lavorare in miniera,ci si diverte anche parecchio e poi si prova a fare del proprio meglio per essere indipendenti, magari coltivando sempre quel sogno, se lo abbiamo.
leballonrouge
13 anni, 6 mesi fa
ma io non consigliavo l'estero 'a tutti i costi'! il punto però è che manu sta cercando lavoro qui da un anno e non ha ancora trovato nulla... e quindi sapendo molte lingue (e avendo un titolo di studio inglese - qua secondo me nelle aziende piccole manco sanno cos'è un 1st class honours o una laurea combinata!!) potrebbe partire da questo per cercare di trovare qualcosa altrove... inoltre vorrei darle un altro paio di consigli non richiesti :) primo, come diceva elisa, l'idea di far dare un occhio al cv da qualcuno di esterno può essere utile, perchè magari può davvero essere impostato in modo non efficace. secondo, manu, quando parlavi di proposte di stage ricevute e rifiutate, di quante stiamo parlando di preciso? ed erano buone?
Francystage
13 anni, 6 mesi fa
avete scritto tutte cose giuste e condivisibili,però,lasciatemi dire una cosa: tutta questa smania di dover andare all'estero...ok, uno può far un periodo, perchè no, in un paese straniero, però questo mito che all'estero sia tutto perfetto e in Italia no non fa altro che alimentare due cose: 1) nessuno avrà voglia di cambiare nulla in questo Paese ("tanto me ne vado all'estero") 2) e chi ci rimane,in Italia???Siamo sicuri che all'estero sia tutto perfetto?
Quanta gente a me ha detto: "Ah, hai fatto lingue...e allora vattene all'estero!" Io ho fatto un percorso di studi per dei miei obiettivi, chi lo dice che me ne devo per forza andare all'estero??? Io ho pure una famiglia...i miei genitori mi hanno messa al mondo per non vedermi quasi più? No,non vivo con loro, se vi state chiedendo questo, ma a 300 km da loro...
Quanto a te, cara Manuela, ripeto, sei davvero giovane per abbatterti ed avere paura, impegnati e valuta ogni proposta che ti capita, presto troverai la tua strada o per lo meno farai passi avanti
Ilaria Mariotti
13 anni, 6 mesi fa
Ciao Manuela,
hai tutto il nostro sostegno e la nostra comprensione. Perchè non provi a candidarti a uno degli stage che pubblichiamo oggi in homepage? Sicuramente fanno al caso tuo perchè sono ben retribuiti, in sedi estere, e richiedono una buona conoscenza delle lingue. Fatti avanti!
khira79
13 anni, 6 mesi fa
Beh, io Manuela, fossi in te, già me ne sarei andata dall'Italia. anzi, visto la situazione attuale che ormai si protrae da anni mi chiedo perchè tu sia ritornata dopo aver studiato all'estero. Quando hai deciso di iscriverti all'università inglese presumo che tu lo abbia fatto anche in funzione di prospettive future lontane da qui, soprattutto perchè come tu stessa dici, la tua è una laurea particolare e che forse qui in Italia non ha il giusto valore.
La domanda che mi frulla è proprio questa: perchè non sei rimasta in UK a cercare lavoro?...Perchè non hai provato a darti da fare all'estero visto che conosci 5 lingue benissimo?...
Nel frattempo, se davvero la tua situazione a casa ti pesa troppo, sono d'accordo con Leballonrouge, prova a cercare anche qualcosa che ti tenga impegnata, ti permetta di mettere da parte intanto qualche soldo, hai a tuo favore l'età che ti permette di fare esperienze e per il lavoro della tua vita, beh spero che tu possa trovarlo, ma mi dispiace dirti che qui da noi ci hanno tolto anche semplicemetne l'illusione del lavoro!
Fein1979
13 anni, 6 mesi fa
Cara Manuela e cari amici,come vi comprendo.Tu almeno dalla tua parte hai l'età,che non è un fattore di poco conto.Ti permette un margine di errore più ampio rispetto a chi ormai sembra essere fuori mercato come me.Ho quasi 32 anni,una laurea in economia,master,esperienze di stage..
Ancora mi ritrovo a dovermi sentire offrire uno stage gratuito a 250km dalla città in cui vivo.
Mi ritrovo a fare un colloquio a 400km di auto da casa dove il titolare dell'azienda mi dice che sicuramente ha deciso di puntare su di me,che mi contattarà a breve per dirmi quando cominciare,e poi non ha neppure l'educazione di farmi uno straccio di telefonata per dirmi "vai a quel paese".Dopo un giorno di guida e un patrimonio di carburante speso.Ormai tutte le offerte di lavoro richiedono residenza in zone limitrofe,puoi anche essere Keynes o Einstein ma se non risiedi nelle vicinanze dell'azienda,non ti prendono neppure in considerazione.Hai voglia a urlare che la mobilità territoriale non rappresenta un limite per te.I colloqui?Quando hai la fortuna di essere chiamato,ti troverai nel 99% dei casi ad essere valutato non sulla base delle tue effettive competenze ma su test per decerebrati stile questionario dei tre giorni del militare,oppure ad essere sottoposto a domande tipo "dimmi 3 pregi e 3 difetti della tua personalità".A questo punto mi chiedo a cosa è servito studiare,gli stage sono la più grossa presa per i fondelli della storia.La finalità formativa dello stage è la più grossa bugia della storia.In un periodo di 3-6 mesi,a meno che uno non sia tanto presuntuoso da crederlo,è impossibile anche solo imparare le basi per svolgere un certo tipo di lavoro.Se davvero le aziende fossero interessate a formare,ti offrirebbero contratti di apprendistato o determinati di un paio di anni e non certo di 3-6 mesi.
Se non lo fanno è perchè cercano qualcuno che faccia il lavoro sporco per una dozzina di settimane e poi via..
cisco1978
13 anni, 6 mesi fa
Salve a tutti purtroppo siamo tutti nella stessa barca io sono di Napoli laureato da 3 anni in scienze politiche fra master e stage non ne esce nulla di buono, quando vedo dai post che ci sono ragazzi più giovani e che magari conoscono anche le lingue avere difficoltà d'inserimento è veramente assurdo qua non è solo il centro-Sud Italia ormai ma è un problema dell'intera Italia e forse un problema di tutte le università italiane....con i loro saperi accademici e la loro totale lontananza dal mondo del lavoro... e che sono diventate forse solo un parcheggio una sorta di nuovo collocamento dove i giovani si sacrificano studiando e alimentando aspettative di un futuro brillante che forse non verrà mai. Mi chiedo per le varie generazioni future se oggi la situazione è questa cosa accadrà??? Le Università dovrebbero accogliere solo studenti in rapporto all'effettivo bisogno lavorativo perchè non si può garantire il diritto allo studio a tutti ma poi negare un altro diritto fondamentale che poi è quello più impostante il diritto al lavoro!!!!!!!!!!!!
leballonrouge
13 anni, 6 mesi fa
manu scusa la domanda... ma come mai stai cercando lavoro in italia se hai fatto l'università in inghilterra? più che altro il dubbio che mi viene (un dubbio da profana perchè comunque non mi intendo molto di queste cose) è che un titolo di studio inglese qui non venga valutato pienamente... con le tue cinque lingue hai altri quattro paesi in cui mandare cv!!! te lo dice una che sa solo l'inglese e non così bene... e poi le istituzioni, chessò, l'ue... lì le lingue contano enormemente, quasi più del tipo di laurea!! inoltre, in che settore stai cercando? io ti consiglierei di partire una volta ottenuta una proposta (anche non 'da laureati', come dici tu)... sennò è un pò rischioso, se non hai molti risparmi. ad esempio, perchè mentre cerchi da qui non ti trovi un lavoretto che ti possa garantire una minima autosufficienza economica? niente di vincolante ma chessò... pizzeria, cameriera, babysitter... o ripetizioni di lingue! così almeno ti potresti tenere anche un po' impegnata, posso immaginare il tuo stato, sono stufa io che mi sono laureata da appena un mese!!
Francystage
13 anni, 6 mesi fa
Manu, una cosa su tutte ti deve rassicurare: LA TUA GIOVANISSIMA ETA', detto da chi a 31 deve ancora arrancare in questa melma orrenda attuale
mili84
13 anni, 6 mesi fa
ciao manuper e anche a tutti gli altri, il tuo pensiero è pienamente condivisibile da molti giovani che frequentano questa pagina, le nostre storie anche se diverse sono accomunate tutte dal un senso di amarezza e sconforto nei confronti del futuro lavorativo, io mi sento frustrata dal fatto di vivere in una sorta di terra di mezzo, laureata da un pò, con master e stage alle spalle fatti, eppure ai colloqui di lavoro prendono persone più grandi e con maggiore esperienza, mentre per gli stage e tra gli annunci vari cercano sempre più spesso giovani con meno esperienza della mia.
Me ne andrei all'estero anche domani.
calli
13 anni, 6 mesi fa
Manuela la penso esattamente come te. Sono mesi che mando curriculum, vengo chiamata ai colloqui che sembrano anche andare bene, ma poi nessuno si fa più sentire. Oppure altre volte anche se il mio profilo sembra essere perfettamente in linea con quello ricercato non vengo neanche presa in considerazione. Purtroppo inizio a pensare anch'io che la meritocrazia in Italia non esista, che le selezioni siano solo una farsa e che senza le giuste conoscenze in questo Paese non si arriva da nessuna parte.
Pensa che una volta sono stata chiamata da una grande azienda, ho fatto il colloquio con il selezionatore delle risorse umane, con il responsabile del settore per cui facevo il colloquio e infine con uno dei dirigenti. Quest'ultimo sembrava molto interessato, mi aveva anche fatto i complimenti per l'inglese e mi aveva fatto capire che sarei stata richiamata. Dopo due settimane mi arriva però una mail dal selezionatore risorse umane in cui mi dice che gli dispiaceva molto ma era stato scelto un altro candidato. A questo punto mi chiedo... o quelli delle risorse umane cambiano idea ogni 5 minuti oppure hanno tanti amici e parenti a cui fare favori!
ElisaP
13 anni, 6 mesi fa
Ciao Manuela,
che dire? Quel post che tu citi l'ho scritto io quasi un anno fa e mi sento quasi in obbligo di intervenire per dirti quello che è successo a me.
Io ero frustrata esattamente come te, e per quello mi son decisa a scrivere qui. La mia situazione era diversa dalla tua, decisamente più vecchia, a 27 anni e con 2 anni di esperienze di lavoro anche all'estero, mi ritrovavo solo offerte di stage ridicoli. Certo si trattava di una scelta mia, viaggiare, accettare offerte all'estero e poi la voglia di ritornare. Però ti assicuro, mi sentivo una rabbia dentro ogni volta che sentivo le solite cazzate (scusate il termine) sui giornali su noi giovani. Io sapevo quanto valevo, ma ad ogni colloquio ci tenevano a sottolineare (con le parole, ma spesso anche solo coi fatti) che c'era la fila di persone come me e che per loro uno vale l'altro.
E poi ho pensato: e se quella fila di persone si mettesse d'accordo e la smettesse di bussare alle porte di queste persone? Sì lo so, l'hanno pensato in tanti e la maggior parte pensa che "è impossibile, ci sarà sempre qualcuno che accetta..."
Non ti annoio, la mia storia è finita bene, benissimo per essere in Italia, quindi l'unica cosa che ti posso dire è di non arrenderti e continuare a battere tutte le strade che si prospettano davanti, senza ascoltare chi si riempe la bocca raccontando situazioni che neanche lontanamente conosce.
E poi un consiglio non richiesto e un po' borderline. Io non avevo il domicilio in una grande città, ma sul cv lo mettevo. In fondo a nulla serviva che mi dimostrassi disponibile al trasferimento immediato, nessuno mi chiamava... E' un rischio e non è corretto, ma da quel momento sono cominciate ad arrivare le offerte di colloquio.
Magari è anche il cv a non esser strutturato bene, puoi farlo rileggere a qualcun altro... E poi la lettera di presentazione, il networking... Non sottovalutare niente! Se posso dare una mano sono qui ;)
Ale2910
13 anni, 6 mesi fa
Ciao Manuela,
la tua lettera mi da la conferma di non essere sola. Mi sono laureata alla specialistica 3 mesi fa, ho avuto la fortuna di trovare uno stage un mese fa a 200km da casa. Sembra tutto perfetto,chi meglio di me?Un'esperienza appena laureata, in una grande azienda. Cavolo??!!I miei colleghi di università mi invidiano per questa fortuna. Ma sai io ho un gran difetto. Ragiono molto..e non riesco ad essere felice se chi ho attorno non sta bene.
Prendo 650 euro al mese, pago 600 di affitto (la sede dell'azienda è in una zona scomodissima da raggiungere, le case vicine nn le affittano per 6 mesi, cioè per la durata dello stage, e quindi sei costretta a vivere in un residence che approfitta di questa situazione e per un monolacale di 15mq ti fa pagare 600euro al mese), lavoro 11ore al giorno.
Fortuna è uno stage per imparare..a me sembra di lavorare al pari dei miei colleghi assunti, che hanno diritto a ferie, malattia e prendono 4 volte il mio stipendio. Sono stanca di essere presa in giro. Stanca che tutti dicono che noi giovani non abbiamo voglia di imparare, che vogliamo tutto e subito e che non usciamo di casa per vivere al comodo di mamma e papà.
Ma come posso diventare indipendente dai miei genitori??Come posso non farmi sostenere economicamente dai miei con 50euro al mese??Vorrei sposarmi e il mio ragazzo prende 300euro per un tirocinio in banca. Possiamo farci una famiglia?? A 24 anni non riesco a pensare al mio futuro. Penso a mia madre che alla mia età lavorava e aveva già una famiglia. E mi chiedo se questo a me si realizzerà quando ne avrò 40 di anni.
Siamo una generazione senza futuro. Perchè ci hanno tolto il futuro. Non si premia il talento, ma solo chi riesce a cavarsela con le raccomandazioni o perchè è figlio di...Io non ci sto. Voglio essere premiata per le mie capacità. Voglio che il mio essere donna non sia una penalità, ma un vantaggio. Voglio che il mio essere giovane sia un vantaggio e non una scusa per offrirmi contratti senza diritti. Ma perchè all'estero l'hanno capito e qui in Italia no???
Ciao Emanuela. In bocca al lupo per tutto.
Ferro84
13 anni, 6 mesi fa
Le lingue ti aprono strade infinite. Magari vedo che tu non te la senti di andare all'estero e ti comprendo, oltretutto fossimo un paese sottosviluppato magari uno se ne farebbe una ragione ma non si capisce come mai in uno stato che comunque, nonostante tutto, vive, ANCORA, nel benessere si debba essere costretti ad emigrare.
Io sono avvilito come te, faccio volontariato per fare un pò di curriculm e con volontariato intendo LAVORO, non so se sono stato chiaro.....
Questi sono gli anni della semina, purtroppo qui in Italia e soprattutto in questo periodo dobbiamo seminare 10 per raccogliere 1 fra 5 o 10 anni!
Il domicilio è un escamotage politico di alcune aziende pubbliche oppure un escamotage per pagarti poco e per essere sicuri di non doverti dare un aumento.
Quello che ti dico è di andare a lavorare in qualche città turistica, si guadagna bene e cercano persone che sappiano le lingue, potresti fare la recepstionist in qualche hotel e cominciare così a darti da fare. Almeno lavori e cominci a guadagnare poi lentamente ti guardi intorno e aspetti l'occasione.
Va detto che questo è anche un periodo infame per trovare lavoro in futuro mi auguro che le cose cambino altrimenti dovremo NOI farle cambiare in qualche modo....
Torna al più nuovo