26 anni, laurea specialistica ottenuta qualche mese fa.

La sera lavoro in un bar, tre pomeriggi a settimana seguo un corso e il resto do ripetizioni.

Insomma, delle cose che potrei fare benissimo anche senza laurea.

Da oggi ho iniziato uno STAGE le mattine in un'azienda abbastanza famosa nella mia provincia, dove oltre a non essere prevista una qualche retribuzione non c'è neanche rimborso.

Di moduli ho firmato il PROGETTO FORMATIVO con la mia università, riconosciuto come tirocinio postlaurea.

Ho accettato perchè (spero) mi facciano fare qualcosa che c'entri con i miei studi anche se di benzina ci rimetto parecchio (40 km al giorno)

Lo stage dura fino al 31 marzo.

Al colloquio mi avevano detto che avrei fatto, tra le varie cose, anche traduzioni (sono laureata in questo) ma che comunque il progetto sarebbe stato consono ai miei studi.
Oggi non ho avuto una buona impressione e mi pare di capire che non farò quello che mi aspettavo.

Sul Progetto Formativo c'è scritto tra gli Obblighi del Tirocinante: comunicare in forma scritta e con congruo anticipo la risoluzione anticipata del Progetto Formativo.

So che mi sto facendo troppe paranoie ma non saprei lo stesso la motivazione da addurre.
Offerta migliore? Ma come glielo dico?

C'è una responsabile e due che mi dovrebbero fare da tutor, ovviamente fanno le carinissime che offrono i caffè.

Mi hanno detto che prossima settimana arriva un altro stagista e a febbraio un altro ancora.

Io, per la mia salute mentale e fisica, non so se riuscirò a reggere giornate del genere per quasi 3 mesi.

Cosa mi consigliate?
grazie.