Mi chiamo Mariana e sto frequentando il Master in “Comunicazione e mediazione interculturale. Gestione dei conflitti in ambito aziendale, educativo, sanitario, sociale e dei mass media”, presso l'Università di Verona e quando è arrivato il momento di effetture il prescritto "stage" con l'Università abbiamo deciso, di comune accordo, di effettuarlo presso una scuola vicino dove abito, in provincia di Verona. La scelta è ricaduta su di un complesso scolastico che comprende varie scuole: primaria e secondaria. Di conseguenza mi sono rivolta al responsabile della direzione didattica, fissando un appuntamento e quando mi sono presentata lo stesso negava di avercelo. Comunque mi permetteva di esporre la mia richiesta di stage che veniva accettata. Fin qui nulla di strano, se nonché per ben altre tre volte succedeva questo: faceva finta di non conoscermi; aggiungendo di non avere un appuntamento con me. Era alquanto umiliante tutto questo, ma comunque portavo pazienza con il fine di per poter raggiungere il mio scopo. Quindi, dopo aver adempiuto alle varie formalità di rito lo stesso inviava una e- mail all'università con la quale riferiva che mi avrebbe permesso di sostenere lo "stage" presso il complesso che dirigeva,fissando tra l'altro,una data per l'invio della prescritta documentazione. Giunta detta data, lo stesso non ottemperava a quanto accordato e quindi mi recavo nel suo studio e ancora una volta faceva finta di non ricordarsi e pertanto in detta occasione protestavo e lui candidamente mi disse: " visto che protesti non ti permetto di fare lo stage, mi giustificherò eventualmente dicendo con non ho un tutor", invitandomi caldamente a uscire dalla stanza. Di questa vicenda ho informato per iscritto il Ministero dell'istruzione, dal qual non è giunta nessuna risposta. E' passato un mese! Vi sembre giusto tutto questo? Cosa mi resta da fare? Con l'Università sto valutando la possibilità di effettuare una tesina in sostituzione dello "stage".