stage

11 anni, 1 mese fa di stellabari

ho effettuato otto mesi di stage presso l'azienda Euticals di Origgio (Varese).
nel corso degli otto mesi ho consciuto alcune persone importantissime della mia vita che stimo e penso ogni giorno. Quello di cui mi pento oggi è di non aver mai dimostrato alla persona più importante quanto ci tenessi(G.M.)e di non aver avuto la lucidità di fermarmi a ragionare e di riflettere su quello che stava accadendo. ho sbagliato a prendermela con te. Mi piacerebbe tanto avere la possibilità di parlarti e chiarirci.
La storia.
sono entrata in azienda come ingenere di processo, nei primi giorni ho avuto proposte di lavoro futuro e d affetto ma nei mesi che seguirono i risultati dati furono molto scadenti c'erano grossi problemi all'interno e fui messa all'angolo e maltrattata per quanto era stato.Il rapporto di amicizia si raffreddava sempre di più. nei messi successivi i risultati furono mezzi buoni ma mi mancava l'allegria. Che comunque poca se ne respirava in giro. per paura di perdere quanto avevo faticosamente costruito in pochi mesi mi sono sottomessa a vari sorprusi.
Capita la mia sottomissione i maggiori hanno cercato di imporre leggi che negli anni per via dei contratti a tempo indeterminato, delle amicizie secolari istaurate e dei favori e privilegi avuti
erano ormai dimenticate. Quindi venivo ripresa sugli orari di entrata e uscita che rispettavo meglio degli altri, sull'abbigliamento che paragonabile ad altri sembravo una suora, sul linguaggio che paragonata ad altri sembravo Platone e sul comportamento. Mi era vietato fare pause, prendere caffè, fumare una sigaretta e per questo lo feci per un periodo in bagno.
per via di un malessere sempre crescente e del lavoro che era completamente zero perchè ormai non nutrivo affetto nemmeno per me stessa e di una loro richiesta di amicizia invece crescente nei pochi minuti di libertà giornaliera mi licenziarono. l'obiettivo era quello di annullarmi, di farmi capire chi comandava e di scaturire in me una reazione di affetto nel loro confronti e di diventare più aggressiva e più autoritaria con chi ormai avendo acquisito il potere totale era diventato incontrollabile e ingestibile. per me fù la goccia che fece traboccare il vaso. Basti pensare che durante i primi tre mesi del mio arrivo due giovani brillanti andarono via.
Al licenziamento frustrata e umiliata e derisa per quanti notavano quello che stava accadendo andai via e lasciai tutti.. Il mio errore quel giorno fù far telefonare mio padre e farlo parlare con uno dei due miei più cari amici perchè mi aiutasse e si fidasse di me. che anche lui si ribellasse ad un modo di fare sbagliato. ero spaventata e non volevo tornare più li. Ma nei giorni qualcosa mi mancava sempre di più e inizia a farmi sentire in modo insistente perchè volevo che i miei amici mi aiutassero e mi parlassero in modo chiaro e fu invece capito come la volontà di volere di nuovo il lavoro. Tornai li e fui portata via dai carabinieri e denunciata.
I mesi che seguirono sono stati un inferno. Trovavo gente che spiava sotto casa mia, andavo ai colloqui ed erano tutti preparati, mi misero il telefono, le mail e la macchina sotto controllo.
cercavo di chiamarli per farli smettere e loro mi sbattevano il telefono in faccia. Non sapevo cosa dirgli per farli smettere. loro mi rinfacciavano il fatto che io non tenessi abbastanza agli amici trovati quando in realtà erano stati l'unica ragione del mio risveglio ogni giorno.
Ad oggi dopo circa sei mesi ho perso tutti gli amici dell'università e della mia città perchè sono stati vittime delle loro telefonate, ho cambiato tre numeri, non sono riuscita a trovare un lavoro e sono rinchiusa in casa perchè tutti sanno quello che è successo. ho seguito un master e sono stata umiliata indirettamente tutti i giorni. ho contattato la stazione di polizia ed era già stata avvisata del mio arrivo.
In realtà mi sono ribellata ad un mondo sbagliato, ad un mondo che deve cambiare e non deve cedere ed essere vittima.
Ho pagato un bel prezzo, un bel conto salato.

Ing. tiziana cianflone

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